Vescovi di Napoli in difesa dei lavoratori Stellantis: «Bloccate questa deriva pericolosa»

Vescovi di Napoli in difesa dei lavoratori Stellantis: «Bloccate questa deriva pericolosa»

I vescovi di Nola e Acerra esprimono preoccupazione per la crisi dell’industria automobilistica in Europa, chiedendo interventi urgenti per proteggere i lavoratori di Stellantis e le loro famiglie.
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Vescovi di Napoli in difesa dei lavoratori Stellantis: «Bloccate questa deriva pericolosa» - Gaeta.it

La crisi che sta colpendo l’industria automobilistica in Europa, in particolare la situazione drammatica dei lavoratori di Stellantis, è diventata un tema di rilevante importanza anche per la Chiesa. Recentemente, i vescovi delle diocesi di Nola e Acerra, monsignor Francesco Marino e monsignor Antonio Di Donna, hanno espresso la loro preoccupazione e solidarietà a chi sta affrontando la precarietà lavorativa e familiari in seguito al segno negativo che la cassa integrazione sta assumendo nel settore.

Un momento drammatico per i lavoratori dell’automotive

Le parole dei due vescovi arrivano in un contesto di forte incertezza economica per il settore automobilistico. I lavoratori di Stellantis e dell’intera filiera dell’automotive stanno vivendo una crisi senza precedenti, accentuata da una produzione ai minimi storici e da una politica industriale nazionale e europea che appare confusa e poco efficace. In particolare, la mancanza di un piano industriale coerente e ben definito sta causando enormi preoccupazioni tra le famiglie dei lavoratori, costrette a convivere quotidianamente con l’ansia e l’incertezza. La cassa integrazione, che ha raggiunto record allarmanti, ha contribuito all’instabilità di un’intera comunità.

I vescovi fanno notare come la situazione non sia solo una questione di numeri o di industria, ma tocchi direttamente la dignità e la vita delle persone coinvolte. La mancanza di un piano specifico e l’assenza di politiche chiare mettono a rischio non solo il posto di lavoro, ma anche il benessere delle famiglie, creando un clima di insicurezza e timore per il futuro.

L’appello alle istituzioni: fermare la deriva

In una nota congiunta redatta dall’Ufficio pastorale sociale e del lavoro di Acerra e dal Vicariato per la giustizia e la carità di Nola, i vescovi hanno rivolto un forte appello alle istituzioni affinché intervengano tempestivamente per fermare quello che definiscono una “deriva pericolosa”. Rimarcano la necessità di un dialogo costruttivo e di politiche mirate che possano fare la differenza in un momento di così grande incertezza.

Denunciano, inoltre, il “disimpegno” di Stellantis, che secondo loro sta causando un fermo pesante non solo nei singoli stabilimenti, ma nel settore manifatturiero nel suo complesso. Le istituzioni governative, invece di impegnarsi in un dialogo proficuo, rischiano di ritirarsi da tavoli di concertazione essenziali per trovare soluzioni. Questo potrebbe significare, avvertono, l’infausta conseguenza di licenziamenti di massa, aggravando ulteriormente la già instabile situazione in cui versano molte famiglie.

La centralità della persona umana nel lavoro

Riferendosi agli insegnamenti di Papa Francesco, i vescovi di Nola e Acerra ribadiscono la centralità della persona umana nel contesto lavorativo. Sottolineano che per la Chiesa, l’ordine di priorità è chiaro: prima viene la persona, poi il lavoro e infine il capitale. Tale visione evidenzia come l’importanza del lavoro non possa prescindere dalla dignità dei lavoratori stessi e dalla loro qualità della vita.

I due presuli chiedono, quindi, che Stellantis si impegni a mettere al centro delle scelte aziendali non solo l’utile economico, ma anche il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie. Riconoscono che la situazione è particolarmente delicata, ma si mostrano determinati a non lasciare soli i lavoratori in questo momento di crisi. L’unità delle comunità cristiane è una chiave fondamentale per affrontare la precarietà e sostenere chi si trova in difficoltà.

In un momento in cui l’industria dell’auto europea appare in crisi, le parole dei vescovi di Nola e Acerra rappresentano un invito all’azione e alla solidarietà, richiamando l’attenzione su quanto sia necessario un impegno collettivo per costruire un futuro migliore e più sicuro per tutti.

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