La fondazione edoardo garrone celebra due decenni di attività dedicata a progetti di respiro soprattutto locale ma con ricadute che coinvolgono giovani, scuola e imprenditoria. In questi venti anni si è radicata nel panorama italiano per l’impegno su formazione, cultura e sostegno alle aree interne. La sua storia si lega a investimenti mirati e all’attenzione verso la creazione di opportunità concrete per le nuove generazioni.
Il progetto appennino: crescita e imprenditorialità nelle zone interne
Il progetto appennino rappresenta un pilastro fondamentale degli ultimi anni della fondazione. Nato con l’obiettivo di creare imprese nelle zone interne, ha portato alla nascita di 61 nuove realtà imprenditoriali nate dai campus organizzati dalla fondazione. Questi corsi non solo formano giovani ma offrono anche accompagnamento intensivo per trasformare idee in attività concrete. Le aree interne, spesso marginalizzate, hanno visto così nascere nuove chance di lavoro e sviluppo.
L’impegno verso questo progetto riflette l’idea chiara che la rinascita di territori meno serviti passa attraverso il protagonismo dei giovani locali. L’approccio della fondazione punta a rendere i ragazzi capaci di utilizzare le proprie competenze e conoscenze per diventare imprenditori. Questo meccanismo crea una rete di opportunità che contribuisce a mantenere la popolazione residente, contrastando spopolamento e declino economico. Il progetto non si limita a insegnare, ma si spinge fino al supporto diretto alle attività avviate nel territorio.
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La nascita e le prime sperimentazioni della fondazione
La fondazione edoardo garrone è nata nel 2005 con un approccio inizialmente di sperimentazione. Nei primi anni ha testato progetti legati alla cultura, alla scuola e al lavoro con i giovani, puntando a definire un’identità precisa. Dal 2010 circa ha indirizzato le sue risorse verso temi ben definiti: formazione giovanile e sviluppo del futuro. Il percorso evolutivo ha portato a concentrarsi su iniziative che potessero sostenere concretamente i ragazzi, offrendo strumenti utili a costruire la propria vita professionale e personale.
Durante le prime fasi la fondazione ha esplorato diversi campi, raccogliendo insegnamenti da ogni esperienza. Questa fase ha contribuito a consolidare un modello operativo centrato sull’ascolto delle necessità giovanili, segno distintivo ancora oggi. Così la fondazione ha preso una direzione chiara, capace di fondere educazione, cultura e sostegno all’imprenditoria. La dimensione sociale è sempre stata centrale, con un occhio rivolto alle condizioni delle aree interne italiane, tra le più svantaggiate.
Gli investimenti e la ripartizione delle risorse negli ultimi venti anni
Nel corso di due decenni la fondazione edoardo garrone ha investito complessivamente 35 milioni di euro, con gran parte riservata allo sviluppo di progetti diretti. Oltre 27 milioni sono stati destinati a iniziative specifiche, dimostrando un impegno concreto e costante. Nel decennio più recente, il 53,3% delle risorse è confluito nel progetto appennino, che si conferma il cuore pulsante dell’attività. Un’altra fetta importante, il 38,4%, è andata alle scuole, a sostegno della formazione in senso ampio.
Le iniziative culturali e sociali hanno ricevuto quasi un decimo del budget totale, calibrato in modo da mantenere un equilibrio tra settore educativo e attività culturali capaci di coinvolgere più ampiamente il pubblico. Questa strategia economica dimostra una volontà di assicurare continuità ai programmi più efficaci, senza trascurare nuove aree di intervento. Inoltre, la fondazione pone una particolare attenzione alla misurazione dei risultati, per orientare le risorse verso ciò che produce effetti concreti e duraturi sul territorio.
La visione per il futuro e il rafforzamento delle collaborazioni tra fondazioni
In occasione del ventennale, il presidente Alessandro Garrone ha sottolineato “il desiderio di fare rete con altre fondazioni private per alleggerire il percorso dei giovani che supportano.” Il dna imprenditoriale della fondazione resta alla base di un metodo che punta a trasmettere esperienza concreta, orientata a permettere ai ragazzi di costruire famiglia, lavoro e futuro. Per la fondazione ogni attività è accompagnata da un’analisi precisa che verifica i risultati ottenuti, così da correggere la rotta ogni volta che serve.
Questa apertura ad altre realtà riflette un’idea di collaborazione che mette al centro la sostenibilità dei progetti. La fondazione guarda avanti, consapevole che le sfide sociali richiedono sforzi condivisi e continui. La misurazione degli esiti è uno strumento concreto per assicurare che gli interventi mantengano la capacità di generare effetti positivi nel tempo. Lo sviluppo di nuove risorse, insieme a un’attenzione costante al rafforzamento delle iniziative consolidate, rappresenta la nuova tappa di una storia lunga vent’anni.