Venezia spettrale e amori tormentati ne «di là dal fiume e tra gli alberi» di Paula Ortiz

Venezia spettrale e amori tormentati ne «di là dal fiume e tra gli alberi» di Paula Ortiz

Il film di Paula Ortiz, ambientato in una Venezia crepuscolare, racconta l’incontro tra il colonnello americano Riccardo Cantwell e la giovane contessa Renata Contarini, esplorando temi di amore, memoria e destino.
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«Di là dal fiume e tra gli alberi», diretto da Paula Ortiz, è un film del 2022 ambientato in una Venezia crepuscolare che narra la tormentata storia d’amore tra Riccardo Cantwell, colonnello americano malato, e la giovane contessa Renata Contarini, esplorando temi di memoria, dolore e destino. - Gaeta.it

Il film «di là dal fiume e tra gli alberi», diretto da Paula Ortiz e girato nel 2022, racconta una storia di amori inquieti e ricordi dolorosi ambientata in una Venezia spettrale. Il protagonista è Riccardo Cantwell, colonnello americano malato e segnato da un passato tragico, che si trova a fare i conti con un destino ineluttabile. Incontro casuale o destino, la sua esistenza si intreccia per breve tempo con quella di Renata Contarini, giovane contessa malinconica e incerta. Questa pellicola, pur uscita solo ora in sala per scelte di mercato italiane, era già disponibile in streaming negli Stati Uniti su piattaforme come Prime Video e Apple TV+.

Un colonnello in bilico tra vita e morte

Riccardo Cantwell, interpretato da Liev Schreiber, è un colonnello americano di 51 anni che porta sul corpo e nell’anima i segni di una vita difficile. È malato, ma anche profondamente tormentato da ricordi che lo perseguitano, tra lutti e dolori familiari che sembrano aver cancellato la sua felicità. La sua figura è ruvida, dura, quasi da mastino che non lascia scampo, eppure dietro quella corazza c’è un uomo che affronta l’inesorabile scorrere del tempo con un misto di rassegnazione e volontà. Il suo viaggio all’interno del film è anche un viaggio interno, una vera e propria contesa con i fantasmi del passato che non vuole dimenticare.

Venezia al centro del tormento

La scelta di collocare questo personaggio al centro di una Venezia quasi ferma, avvolta in un’atmosfera crepuscolare, sottolinea la sensazione di un tempo che scivola via e di un destino che si avvicina. Cantwell non è un uomo di azione nel senso classico, ma il suo stare in scena con questa intensità esprime lo scontro tra la vita e la morte che per lui si fa sempre più tangibile.

Renata contarini, l’equilibrio fragile di una giovane contessa

Renata Contarini, interpretata da Matilda De Angelis, è una giovane contessa che vive in un palazzo nobiliare veneziano insieme alla madre, interpretata da Laura Morante. Il personaggio di Renata si staglia come contrasto netto rispetto a Riccardo Cantwell: è giovane, insoddisfatta, inquieta, forse anche un po’ indolente. La sua presenza rappresenta una sorta di luce tenue in un ambiente dominato dall’ombra, un’esistenza che cerca risposte e significato ma resta sospesa in un limbo.

Renata e Riccardo si incontrano e incrociano, si sfiorano per un breve periodo che non riesce a evolversi in qualcosa di duraturo. Lei sembra incapace di liberarsi totalmente dalla sua condizione di ereditiera, mentre lui, troppo segnato dal passato, fatica a lasciarsi andare. Il dialogo tra i due personaggi scorre sui binari dell’ambiguità e della malinconia, senza una vera speranza di redenzione emotiva.

Venezia testimone silenziosa

La Venezia che li ospita diventa testimone di questo incontro effimero, una città che amplifica i temi del film con le sue calli silenziose, i riflessi sull’acqua e un’atmosfera che si piega alla malinconia dei personaggi.

Venezia come teatro di un addio in musica crepuscolare

La scelta di ambientare la storia proprio a Venezia gioca un ruolo fondamentale per le atmosfere del film. La città, già di suo evocativa e ricca di contrasti, qui appare ancora più spenta, quasi memorabile in un tempo sospeso, come se fosse diluita in un crepuscolo permanente. È significativo che le riprese siano avvenute durante la pandemia da Covid-19, quando Venezia stessa si è fermata, privata del suo solito caos turistico e trasformata in un luogo quasi irreale.

Questo scenario aiuta a ricevuta un senso di solitudine e di oggettiva immobilità che circonda e avvolge i personaggi e le loro vicende. Le calli vuote, i riflessi opachi sull’acqua, i palazzi nobiliari non più animati da quella vita rumorosa di sempre, creano uno sfondo ideale per una storia che parla di addii, di ricordi e di scelte inevitabili.

Venezia come personaggio silenzioso

La scelta visiva e narrativa di Ortiz punta proprio a fare di Venezia un elemento narrativo, quasi un personaggio aggiunto, testimone muto del declino e della sofferenza di Riccardo Cantwell.

L’eredità di hemingway come filo narrativo

Il titolo e la trama si rifanno al romanzo «di là dal fiume e tra gli alberi» di Ernest Hemingway, una scelta non casuale che offre un ulteriore strato di significato al film. Il romanzo, pubblicato nel 1950, ruota attorno a temi simili: la morte, la memoria, l’amore perduto, la ricerca di senso nell’ultimo tratto di una vita segnata dalla guerra e dalla sofferenza.

Nel film, questo libro assume il ruolo di collegamento simbolico ed emotivo, come un testamento letterario che accompagnerà Riccardo nel viaggio finale. La presenza di Hemingway e della sua opera fa da collante ai diversi elementi narrativi, fornendo un contesto letterario riconoscibile agli spettatori ma anche un’ombra che si allunga sulla vicenda.

Tematiche condivise

Il romanzo e il film condividono la riflessione sull’inevitabilità del tempo, sulla fatica di lasciarsi andare e sul confronto con la propria storia, temi che vengono tradotti sullo schermo con un tono più intimo e doloroso.

Un film atteso ma rimandato, tra piattaforme e distribuzione italiana

Nonostante il film sia stato girato nel 2022, è arrivato finalmente nelle sale italiane soltanto nel 2025, distribuito da PFA Films in collaborazione con L’altro film. Questa attesa, legata più a strategie di mercato che a motivi artistici, ha ritardato la visione per il pubblico italiano. Negli Stati Uniti, la storia è invece già disponibile da tempo in streaming, grazie a Prime Video e Apple TV+.

La distribuzione ritardata ha aumentato l’attesa intorno a una pellicola che racconta storie di sentimenti complessi e di un tempo sospeso, guardando al passato e all’elaborazione di un lutto personale. Le immagini della Venezia ferma e vuota, la tensione tra i due protagonisti e la componente letteraria rendono il film un appuntamento da scoprire, soprattutto per chi segue storie ambientate in città italiane dal fascino oscuro.

Uscita italiana come occasione

L’uscita italiana offre dunque un’occasione per osservare un racconto di emozioni adulte, animato da interpretazioni intense e da un’atmosfera che riflette la fragilità e la durezza della vita stessa.

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