Tensione a Procida nella baia di Chiaia per invasioni non autorizzate di diportisti e problemi di sicurezza

Tensione a Procida nella baia di Chiaia per invasioni non autorizzate di diportisti e problemi di sicurezza

La baia di Chiaia a Procida è invasa da imbarcazioni non autorizzate che mettono a rischio sicurezza e ambiente; residenti e il deputato Francesco Emilio Borrelli chiedono interventi urgenti alla Capitaneria di Porto.
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La baia di Chiaia a Procida è invasa da imbarcazioni non autorizzate, creando pericoli per bagnanti e danni ambientali; i residenti chiedono interventi urgenti alle autorità per ripristinare sicurezza e rispetto delle regole. - Gaeta.it

La baia di Chiaia, a Procida, sta attraversando un momento di forte disagio a causa dell’invasione di imbarcazioni al di fuori delle zone consentite. I diportisti continuano a occupare aree riservate ai bagnanti, limitando la fruizione serena della spiaggia e mettendo a rischio la sicurezza di chi frequenta il luogo. Nonostante le numerose segnalazioni alla Capitaneria di Porto, la situazione non accenna a migliorare, spingendo gli isolani a chiedere un intervento deciso delle istituzioni.

Come avviene l’invasione delle imbarcazioni nella baia di chiaia

Il fenomeno delle imbarcazioni non autorizzate nel tratto di mare riservato ai bagnanti è diventato un problema evidente e di difficile controllo. Molti diportisti scelgono di ancorare nelle acque antistanti la baia, invadendo lo spazio destinato a chi vuole godersi una giornata in spiaggia. Questo crea non solo tensione tra chi vuole rilassarsi ma anche pericoli derivati dalla vicinanza delle barche alle persone.

Le immagini raccolte dai residenti e dai frequentatori mostrano chiaramente questa invasione e l’assenza di una linea di confine rispettata tra diportisti e bagnanti. Il fenomeno si ripete soprattutto nei fine settimana e nei periodi di alta stagione, quando l’afflusso turistico e locale aumenta. In molti segnalano pure la presenza di rifiuti e residui lasciati in mare dagli occupanti delle imbarcazioni.

Le segnalazioni continue alla capitaneria di porto

Gli isolani, esasperati dalla situazione che sembra non trovare soluzioni, hanno più volte allertato le autorità competenti, ovvero la Capitaneria di Porto di Procida. Le segnalazioni riguardano sia l’occupazione selvaggia delle acque che la mancanza di controlli efficaci per garantire il rispetto delle norme. Nonostante questo, la presenza degli imbarcati resta diffusa e, in qualche caso, la situazione degenera.

Di fronte a questa impasse, gli abitanti si sono rivolti direttamente al deputato Francesco Emilio Borrelli, appartenente al gruppo Alleanza Verdi-Sinistra, per richiedere un intervento più deciso. La richiesta è quella di mettere un freno ai cosiddetti “corsari del weekend”, cioè quei diportisti che usano il mare senza rispetto delle regole, creando disagi e rischi. La politica viene chiamata a far sentire la propria voce e a far rispettare i diritti di chi vive e frequenta quotidianamente quei luoghi.

Rischi ambientali e di sicurezza nella baia di chiaia

L’occupazione non autorizzata delle acque non provoca solo fastidi ma comporta anche un concreto pericolo per l’ambiente e la sicurezza pubblica. I rifiuti abbandonati, spesso plastica e altri materiali non biodegradabili, inquinano il mare e compromettono la qualità delle acque. Questo impatto ambientale, già denunciato da associazioni locali, rischia di intaccare l’ecosistema marino e le risorse naturali della baia.

Dal punto di vista della sicurezza, la presenza massiccia di imbarcazioni vicino alla riva aumenta le probabilità di incidenti con i bagnanti. Spesso l’area destinata ai nuotatori viene invasa da motoscafi e gommoni, creando situazioni pericolose e difficili da gestire per le autorità marittime. A questo si aggiunge il disagio dei residenti, che vedono compromessa la tranquillità di un luogo da sempre simbolo della loro isola.

La posizione chiara di Francesco emilio borrelli

Il deputato Borrelli ha preso una posizione netta rispetto alla situazione della baia di Chiaia. Ha ricordato che la tutela dei bagnanti è una priorità e che nessuno deve rinunciare al diritto di godersi il mare in sicurezza. Ha sottolineato la necessità di intensificare i controlli e di adottare misure che impediscano il continuo abuso da parte dei diportisti fuori legge.

Secondo Borrelli, un muro invalicabile deve separare chi rispetta le regole da chi invece si comporta come un “corsaro”, violando le norme e mettendo a rischio la convivenza nell’area marina. La richiesta è chiara: mantenere libera e sicura l’area riservata ai bagnanti, assicurare rispetto per le leggi e difendere chi frequenta la baia da soprusi e pericoli. La parola passa ora alle autorità locali e nazionali per concretizzare questi auspici.

Richiesta forte degli abitanti di procida per la baia di chiaia

I residenti di Procida non intendono cedere davanti a questa situazione. Chiedono interventi immediati per ristabilire ordine e garantire il rispetto delle regole nel tratto di mare che rappresenta il cuore balneare dell’isola. Per loro, la baia di Chiaia è un patrimonio da proteggere, sia per motivi ambientali sia per preservarne la qualità della vita.

La pressione dei cittadini punta a far aprire un dialogo con le istituzioni per ottenere più vigilanza e sanzioni più severe contro chi non rispetta le delimitazioni. Il rischio è che il progressivo sfaldamento delle norme provochi un danno irreparabile, non solo per i bagnanti ma per tutta l’isola di Procida, nota per le sue bellezze naturali e per il legame saldo tra popolazione e mare.

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