La pinacoteca di Palazzo d’Avalos a Vasta ha ospitato un evento culturale di rilievo, la semifinale del premio letterario Emily, che quest’anno ha come tema “i mille volti della violenza”. L’iniziativa ha acceso i riflettori su giovani autori e opere che affrontano con sensibilità e impegno il grave tema della violenza in molteplici forme. Numerose personalità locali e rappresentanti di associazioni e imprese hanno preso parte alla serata, consolidando il legame tra cultura e impegno sociale in città.
Partecipazione e sostegno delle istituzioni e associazioni locali
La serata ha mostrato un’ampia partecipazione di autorità e rappresentanti della società vastese. Tra gli ospiti hanno spiccato Nicola Della Gatta e Anna Bosco, assessori rispettivamente alla cultura e alle politiche sociali del comune di Vasta, ente che ha patrocinato l’evento insieme all’Unione Nazionale Vittime . Alla presenza si sono aggiunti rappresentanti del mondo associativo e imprenditoriale tra cui esponenti del Rotary Club e dei Lions Club di Vasta, insieme a figure di associazioni locali come Ricoclaun e Un Buco Nel Tetto, oltre a personalità della rete culturale cittadina.
Non mancavano gli esponenti del settore imprenditoriale come Jacopo Fossaceca, mentre i promotori principali, citati e ringraziati dalla presidente del premio Teresa Maria Di Santo, includevano Gianni e Silvio Petroro di Aqualand, main sponsor dell’iniziativa. Anche sostegni importanti sono arrivati da Vasto Basket e altre aziende del territorio, sottolineando il radicamento del premio nel tessuto sociale vastese.
Leggi anche:
Premiazioni della sezione scuole: i giovani raccontano la violenza
La parte clou della serata ha riguardato la premiazione della sezione dedicata agli studenti delle scuole secondarie. Con la conduzione del giornalista Rai Gianni Quagliarella e di Serena Giove, diplomata alla Factory di Gabriele Cirilli, sono stati proclamati i vincitori della sezione 2, quella che raccoglie elaborati inediti di ragazzi da tutta Italia.
Per la sottosezione a), dedicata a racconti, fumetti e graphic novel, il primo premio è andato al racconto “Erano madre e figlia”, elaborato dagli studenti della 2^H dell’istituto di istruzione superiore Pantini – Pudente di Vasta, coordinati dalla professoressa Francesca D’Alfonso. Lo stesso tema della violenza è stato riconosciuto come attuale nel racconto “Umanità calpestata” di Chiara Romani, studentessa del liceo scientifico Roselli di San Benedetto del Tronto, che ha ottenuto una menzione d’onore.
La poesia ha avuto uno spazio importante nel premio. Il riconoscimento massimo per la sottosezione b) è stato assegnato a “Cicatrici di auspicio”, opera di Teresa Greco e Maddalena Marelli del liceo delle scienze umane Fausto Melotti di Cantù, seguite dalla docente Lorena Maria Sacratto. Questo conferma l’attenzione rivolta alle diverse forme espressive attraverso cui i giovani affrontano la complessità della violenza.
Musica ed emozioni: momenti di arte e memoria durante la serata
La manifestazione non si è limitata alla lettura e alla premiazione, ma ha coinvolto anche arti diverse per accompagnare l’evento. I Neida, band di tre giovani musicisti romagnoli nati dal mondo Rec Film Festival, hanno arricchito la serata con performance musicali che hanno sottolineato i momenti più emozionanti. Le immagini della cerimonia sono state catturate dal fotografo cupellese Graziano D’Ovidio, che ha immortalato sia l’atmosfera raccolta sia l’intensità del tema trattato.
Questa combinazione di musica e fotografia ha segnato il valore emotivo della serata, rafforzando l’impatto delle opere premiate e ricordando ai partecipanti il potere comunicativo dell’arte collettiva contro le varie manifestazioni di violenza.
Semifinalisti e date della finalissima: un podio tutto da scoprire
Durante l’incontro, sono stati resi noti anche i semifinalisti della sezione principale, destinata agli autori professionisti, che si contenderanno il podio nella finale del prossimo settembre. Cinque opere sono passate alla fase successiva, presentate in ordine alfabetico per cognome dell’autore:
- “Sedici mesi” di Fabio Andina, edito da Rubbettino
- “Le circostanze fragili. L’ombra di Pirandello” di Virginia Asaro, pubblicato da Navarra Editore
- “Dosolina. L’angelo dei bambini” di Mara Di Noia, da Spartaco Edizioni
- “Sorelle spaiate” di Lucia Esposito, edito da Giunti Editore
- “Dove non canta più il cielo” di Luigi Mariani, Paoline Edizioni
Il pubblico è stato informato che la cerimonia finale sarà il 6 settembre alle 21, presso i giardini di Palazzo d’Avalos, dove si scopriranno i vincitori che chiuderanno questa terza edizione del premio.
Il valore simbolico dei libri e della scrittura contro la violenza
Al termine della serata, è stato consegnato a ciascun partecipante uno o più libri tratti dalle precedenti edizioni del premio. Questo gesto ha voluto rimarcare l’importanza del libro come strumento concreto per contrastare la violenza. La scrittura si conferma mezzo di riflessione e dialogo, capace di dare voce a chi a volte resta inascoltato.
Il premio letterario Emily si conferma luogo d’incontro tra cultura, impegno sociale e giovani talenti, una piattaforma che mette al centro storie e voci diverse impegnate a raccontare la complessità del fenomeno violenza in tutte le sue manifestazioni. La città di Vasta si prepara dunque ad accogliere la finale, con nuovi incontri e confronti sulle parole e sui racconti capaci di aprire una finestra sul presente.