Vandalismo a Valperga: attacchi al murales e scritte minacciose contro istituzioni

Vandalismo a Valperga: attacchi al murales e scritte minacciose contro istituzioni

A Valperga, atti vandalici mirati a simboli pubblici e figure istituzionali creano un clima di tensione, con scritte offensive contro l’europarlamentare Ilaria Salis e i giudici italiani. Indagini in corso.
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Vandalismo a Valperga: attacchi al murales e scritte minacciose contro istituzioni - Gaeta.it

In un nuovo episodio di vandalismo, la cittadina di Valperga si trova al centro di una serie di attacchi contro simboli pubblici e figure istituzionali. Le scritte contro l’attivista ed europarlamentare Ilaria Salis, nonché contro i giudici italiani, sono emerse recentemente, confermando un trend preoccupante di intimidazione. Questi eventi si sono verificati probabilmente durante le ore notturne, ripristinando un clima di tensione nel centro abitato.

Il murales di via Villa: un obiettivo ripetuto

Il murales di via Villa, situato di fronte alle scuole, è l’artefatto che ha attirato di nuovo l’attenzione dei vandali. Questo grande dipinto, realizzato nel 1995 dall’artista albanese Kastrioti Zakani e promosso dall’ANPI, segna il 50° anniversario della Liberazione. Purtroppo, l’opera, che racconta una parte importante della storia locale, è diventata un obiettivo per chi cerca di esprimere disprezzo verso figure pubbliche e le istituzioni italiane.

Le scritte vandaliche attuali sono l’ultima di una serie di attacchi. Solo pochi mesi fa, in febbraio, il murales era stato deturpato con frasi rivolte verso Alfredo Cospito, un anarchico in sciopero della fame. In quell’occasione, la frase “Cospito sciopa” era rimasta visibile, ma ora è stata alterata in “Cospito muori”. L’azione dei vandali mostra non solo una mancanza di rispetto per l’arte pubblica, ma anche un’intolleranza verso la libertà di espressione e i diritti umani.

Oltre a questo, è comparsa una nuova scritta: “Salis e Cospito sciopate”, accompagnata da simboli connotativi. Queste minacce colpiscono l’espressione della dissidenza legittima, minando il tessuto sociale della comunità. La continua deteriorazione di questo murales chiama in causa problematiche più ampie legate alla libertà di espressione e all’accettazione del dissenso.

Messaggi inquietanti in piazza Pastore

A pochi passi dal murales, su una cabina elettrica in piazza Pastore, è stata trovata un’altra scritta che incita alla violenza. “Spara alle toghe” si legge sullo sfondo, un messaggio allarmante che sembra mirare ai giudici italiani. Questo avvertimento risulta particolarmente grave considerando il contesto attuale, in cui si discute intensamente la questione dei migranti in Albania. Gli autori di questi atti vandalici potrebbero essere gli stessi che hanno colpito in precedenza il murales di via Villa.

La direzione presa dai vandali mette in evidenza una crescente ostilità verso istituzioni e rappresentanti pubblici, creando un ambiente di paura nel quale i messaggi di violenza sembrano aleggiare. Questo sviluppo pone interrogativi sulla sicurezza degli spazi pubblici e sulla necessità di proteggere le opere d’arte che rappresentano la cultura e la memoria storica.

Indagini in corso sui vandali

La situazione è ora sotto la responsabilità dei carabinieri di Cuorgnè, che hanno avviato indagini per identificare i responsabili di questi atti vandalici. La polizia sta lavorando per raccogliere prove e testimonianze, con l’obiettivo di fermare questa spirale di intimidazione e vandalismo che colpisce non solo il murales storico di Valperga, ma anche altre aree sensibili della comunità.

Il verificarsi di questi eventi mette in evidenza l’urgenza di una risposta da parte delle autorità locali e della società civile. È fondamentale che si sviluppi un dialogo attorno a queste manifestazioni di sfida ai valori democratici, così che si possano proteggere le espressioni artistiche necessarie per comprendere la storia e le esperienze di vicinato. Valperga, come altre comunità, deve lavorare per garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti i suoi cittadini.

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