L’Aquila è tornata al centro dell’attenzione per un atto di vandalismo che ha colpito il monumento commemorativo dedicato a Sergio Ramelli, un giovane studente ucciso nel 1975. Questo triste episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha sollevato forti indignazioni tra i rappresentanti locali e la comunità. La lapide, inaugurata solo lo scorso settembre, si trova nella zona di Pettino, di fronte all’istituto superiore “D. Cotugno”, e rappresenta un importante simbolo per molti cittadini.
Il vandalismo e la reazione della consigliera Pagliariccio
L’atto vandalico è stato denunciato dalla consigliera comunale Claudia Pagliariccio, esponente di Fratelli d’Italia. La Pagliariccio ha evidenziato che il selciato su cui poggia la lapide è stato imbrattato con una scritta di vernice bianca, un gesto che, secondo le sue parole, dimostra l’intolleranza presente in alcuni gruppi della sinistra radicale aquilana. La denuncia della consigliera sottolinea quanto sia ancora viva la tensione ideologica che circonda la figura di Ramelli e il suo tragico destino, caratterizzato da un omicidio per motivi politici.
“Si tratta – argomenta la consigliera – dell’ennesima dimostrazione dell’odio ideologico di certo antifascismo militante”, aggiungendo che questi atti non fanno altro che perpetuare una cultura di violenza. È innegabile che questo gesto vandalico abbia un forte significato simbolico, non solo per il ricordo di un giovane che ha pagato con la vita le sue idee, ma anche per la capacità della comunità di gestire e preservare queste memorie.
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L’atto di vandalismo si aggiunge a una serie di episodi già verificatisi in passato, in cui la memoria di Sergio Ramelli era già stata oggetto di attacchi. La consigliera mette quindi in evidenza la necessità di ripristinare e proteggere questi simboli identitari, che rappresentano storie e lotte vissute.
Le prossime azioni e la risposta delle autorità
In risposta a questo evento, Claudia Pagliariccio ha annunciato che nei prossimi giorni ci sarà una denuncia formale alle autorità competenti. L’obiettivo è quello di individuare i responsabili di questo atto vile e garantire che le persone che si sono rese protagoniste di simili gesti siano chiamate a rispondere delle loro azioni. La consigliera ha espresso chiaramente l’impegno dell’amministrazione nel non restare a guardare, sottolineando l’importanza di una reazione forte e decisa da parte delle istituzioni.
Il vandalismo contro il monumento a Ramelli non è solo un attacco a un simbolo; è un attacco alla memoria storica e alla cultura democratica di una comunità. La denuncia e le azioni che seguiranno saranno cruciali, affinché la città possa rispondere in modo unito e determinato contro questi comportamenti. L’attenzione rivolta a questi gesti è fondamentale per mantenere viva la memoria storica e per garantire un ambiente di rispetto per le diverse ideologie e opinioni.
Oramai, la questione è diventata un simbolo di quanto sia necessario combattere contro l’intolleranza e per la valorizzazione dei valori democratici. La comunità aquilana si trova quindi di fronte a un importante bivio: non solo per difendere la memoria di Sergio Ramelli, ma anche per affermare il diritto di ogni singolo cittadino a esprimere le proprie idee, senza paura di violenza o intimidazione.