Il settore dei prodotti DOP e IGP in Campania continua a giocare un ruolo importante nell’economia regionale, con un valore totale di 921 milioni di euro. Le ultime analisi, presentate nel Rapporto ISMEA-Qualivita, rivelano come questi prodotti non solo rappresentino una parte significativa dell’economia campana, ma evidenziano anche le dinamiche e le differenze tra le varie categorie.
Analisi del mercato delle denominazioni in Campania
I numeri parlano chiaro: la Campania si colloca all’ottavo posto tra le regioni italiane in termini di impatto economico dei prodotti DOP e IGP. All’interno di questo settore, gli operatori impiegati sono 10.162, un dato che sottolinea l’importanza di questa filiera non solo dal punto di vista economico, ma anche occupazionale. Un’analisi più approfondita rivela la composizione dei prodotti: il 55% è costituito da formaggi, seguiti dal 30% dedicato alle paste alimentari. Il vino si attesta all’11%, mentre i prodotti ortofrutticoli coprono il restante 4%.
Questi numeri mostrano un quadro interessante, in cui i formaggi predominano come categoria chiave, a dimostrazione della tradizione casearia della regione. La diversificazione dei prodotti testimonia, altresì, la capacità degli operatori di rispondere a diverse esigenze di mercato e di valorizzare le peculiarità dei terreni campani.
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Trend di crescita e prospettive future
Nel dettaglio, il comparto alimentare in Campania vale 820 milioni di euro, rappresentando un incremento del 3,6% rispetto all’anno precedente. Questo dato suggerisce una crescita sostenuta per quanto riguarda i prodotti alimentari, con 30 denominazioni registrate. La Campania si posiziona così al terzo posto a livello nazionale per l’impatto economico del comparto alimentare, con 5.756 operatori attivi.
Al contrario, il comparto vinicolo ha registrato un valore di 101 milioni di euro, mostrando una leggera flessione del 1,9% rispetto al 2022. Qui la Campania si colloca al 13° posto, con 4.406 operatori. Questa diminuzione suscita interesse, poiché indica possibili sfide nel mercato del vino, incoraggiando riflessioni su come sostenere e rilanciare la produzione vinicola regionale.
Implicazioni economiche e sociali
Il valore dei prodotti DOP e IGP non riguarda solo l’aspetto economico, ma ha anche importanti ricadute sociali e culturali. La valorizzazione delle tradizioni gastronomiche locali consente di mantenere vive le pratiche artigianali e di cultura alimentare, creando un legame tra produttori e comunità . Inoltre, il riconoscimento di queste denominazioni permette agli agricoltori e ai produttori di posizionarsi in mercati più competitivi, incontrando consumatori sempre più interessati alla qualità e alla tracciabilità degli alimenti.
La Campania, con il suo ricco patrimonio agroalimentare, rappresenta un esempio di come il rispetto delle tradizioni e delle pratiche sostenibili possa non solo preservare l’identità culturale ma anche contribuire al benessere economico della regione. Così, analizzare l’andamento di questo settore è fondamentale per pianificare strategie future e garantire una crescita equilibrata nel tempo.