La politica marchigiana si muove forte in vista delle prossime elezioni regionali del 2025. Valeria Mancinelli, ex sindaca di Ancona e vincitrice del World Mayor Prize 2018, ha deciso di scendere in campo per il Consiglio regionale, con l’obiettivo di sostenere Matteo Ricci, l’ex primo cittadino di Pesaro che aspira alla presidenza della regione. Il suo ingresso attivo nel lotto elettorale rappresenta un segnale chiaro di confronto tra le forze politiche attualmente in gioco nelle Marche, in particolare con il centrodestra guidato da Francesco Acquaroli.
La candidatura di valeria mancinelli e il sostegno a matteo ricci
Valeria Mancinelli ha ufficializzato la propria candidatura dal Passetto di Ancona, dichiarando che si candidava come parte della squadra del centrosinistra a fianco di Matteo Ricci. L’ex sindaca si definisce come “centravanti di sfondamento”, ruolo che dice di sentire proprio nell’azione politica a sostegno del candidato presidente del campo largo di centrosinistra. Il percorso di Mancinelli parte dall’esperienza e dalla notorietà maturata durante il suo mandato a capo del Comune di Ancona, culminato con il prestigioso riconoscimento mondiale che l’ha definita “migliore sindaca del mondo” nel 2018.
Non ha nascosto il suo intento di colpire duro soprattutto contro l’attuale governo regionale di centrodestra, in particolare il presidente uscente Francesco Acquaroli, che aspira a un secondo mandato. Mancinelli ha accusato la leadership di Acquaroli di essere debole e priva di autorevolezza, sostenendo che la sua presenza in carica dipenda esclusivamente dalla fedeltà alla leader nazionale Giorgia Meloni. Per lei le Marche hanno bisogno di una classe dirigente con maggiore determinazione e capacità di affrontare le sfide che la regione si trova davanti.
Leggi anche:
Critiche all’amministrazione regionale e situazione delle marche
L’ex sindaca non ha risparmiato critiche nette alla situazione regionale attuale, affermando che i problemi che investono le Marche non siano nati di recente, ma abbiano visto un peggioramento notevole sotto l’attuale gestione. Le tematiche centrali sulle quali ha puntato l’attenzione riguardano le infrastrutture lombarde e il necessario rilancio delle aree interne, temi vecchi e mai realmente affrontati a fondo.
Un nodo importante riguarda il porto di Ancona, elemento cruciale per l’economia locale e regionale, che si trova ad affrontare molte difficoltà sul piano dei collegamenti e degli investimenti. Anche la sanità è rimasta un tema di alta priorità, con diverse criticità che non hanno ricevuto finora soluzioni concrete. In questo contesto, Mancinelli accusa la mancanza di iniziative risolutive da parte dell’amministrazione regionale uscente, definendo la sua azione “annunci senza seguito”.
La situazione del Comune di Ancona emerge nel panorama descritto da Mancinelli come aggravata da tensioni interne alla maggioranza di centrodestra, con accuse di “faide interne” e azioni ostili contro l’attuale sindaco Daniele Silvetti. Il collegamento politica-imprenditoria viene messo in luce attraverso la figura di Giacomo Bugaro, ex consigliere regionale di Forza Italia e attuale rappresentante comunale nel Comitato portuale, prossimo a candidarsi come indipendente sostenuto da Fratelli d’Italia.
I risultati raggiunti da valeria mancinelli e le posizioni su temi locali
Mancinelli rivendica con forza alcune delle iniziative effettivamente portate a termine durante il suo mandato come sindaca. Tra queste cita la mobilitazione di oltre un centinaio di sindaci di diverse regioni che si sono ritrovati a Palazzo Chigi per chiedere fondi destinati al Bando periferie. La protesta puntò a garantire risorse vitali per il territorio, ottenendo un risultato significativo.
Un altro intervento rilevante riguarda il cosiddetto “ultimo miglio” per collegare il porto di Ancona, finanziato ancora prima dei governi attuali. Mancinelli racconta anche della decisione di rinunciare alla Stazione marittima per motivi di sicurezza legati alle prescrizioni di Rfi, che imponeva l’installazione di barriere protettive vicino alla Mole, soluzione ritenuta poco pratica e sostituita con l’ipotesi di linee di bus elettrici.
Posizioni personali e pragmatismo nel centrosinistra
Sui punti più specifici del programma del centrosinistra relativi al porto di Ancona, come il no al Molo Clementino dedicato alle crociere e la conferma dell’Area Marina protetta del Conero, l’ex sindaca ammette qualche dissenso personale. Ma ha preferito lasciare da parte le divisioni per non compromettere la coalizione, dimostrando un atteggiamento pragmatico davanti a scelte di squadra. Evidenzia però che il problema vero non è rappresentato dalle questioni da sollevare, ma dalla capacità e dalla serietà nell’affrontarle, elemento che reputa mancare nel centrodestra.
Valeria Mancinelli punta dunque a mettere in campo la sua esperienza, per tradurre in azioni concrete una regione che ha bisogno di risposte rapide e decisioni coraggiose. La mobilitazione politica nelle Marche continua con questi nuovi sviluppi, mentre si avvicina la competizione elettorale che potrebbe cambiare gli assetti del governo regionale.