Usura tra Bellona e Vitulazio: tre arresti per un giro d'affari illecito

Usura tra Bellona e Vitulazio: tre arresti per un giro d’affari illecito

Tre arresti per usura tra Bellona e Vitulazio: un’organizzazione sfruttava vulnerabilità economiche, imponendo tassi d’interesse fino al 140% e praticando intimidazioni sui debitori. Indagini in corso.
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Usura tra Bellona e Vitulazio: tre arresti per un giro d'affari illecito - Gaeta.it

Una dettagliata indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha portato all’arresto di tre persone coinvolte in un sistema di usura operante tra Bellona e Vitulazio. L’analisi dei fatti rivela un’organizzazione ben strutturata, con pratiche scorrette che infliggevano elevati interessi a coloro che si trovavano in difficoltà economica. Il coinvolgimento delle forze dell’ordine ha messo in luce la gravità della situazione, interrompendo un’attività considerata “fiorente” ma totalmente illegale.

L’attività di usura e gli interessi praticati

Da anni, i due coniugi di Bellona, Colomba Modesto e Gianluca D’Agostino, insieme alla madre di quest’ultimo, Raffaela Vigliotti, gestivano un’attività di usura che si estendeva tra i comuni casertani di Bellona e Vitulazio. Gli indagati applicavano tassi d’interesse usurari che oscillavano tra il 40% e il 140%, costringendo le vittime a ripagare somme che variavano da 100 a 1200 euro mensili. Le situazioni di vulnerabilità economica di queste persone venivano sfruttate per intrappolarle in spirali di debito sempre più insostenibili.

Le indagini, coordinate dalla Procura, hanno rivelato che tra le vittime c’erano anche coloro che pagavano debiti di oltre dieci anni. I debitori erano spesso costretti a fronteggiare non solo l’ammontare crescente dei debiti, ma anche gravi minacce da parte degli usurai. Vi sono riscontri, infatti, di intimidazioni pesanti ai danni di chi non riusciva a onorare i pagamenti, con frasi minacciose che sono state anche intercettate dagli inquirenti.

L’indagine e gli arresti

La vicenda ha avuto inizio nel febbraio 2024, in seguito alla denuncia di una giovane donna ai carabinieri di Vitulazio, la quale lamentava di subire stalking da parte del suo compagno. Dalla denuncia è emerso il pesante debito di 2500 euro che lui aveva contratto con l’usuraia Colomba Modesto, il quale nel tempo era lievitato fino a 5000 euro. Da questo episodio sono scattate le indagini che hanno rivelato una rete di pratiche illecite e un business fiorente in diretta violazione della legge.

I carabinieri della Compagnia di Capua hanno eseguito perquisizioni presso le abitazioni dei coniugi, dove sono stati rinvenuti registri dettagliati riguardanti i prestiti e i debitori. Questi registri fornivano un quadro chiaro delle operazioni condotte dagli indagati, evidenziando l’ampiezza dell’attività di usura e i meccanismi coercitivi utilizzati per mantenere la loro clientela sotto controllo.

Misure cautelari e sviluppi futuri

La Procura ha agito tempestivamente richiedendo misure cautelari per i tre indagati. Colomba Modesto è stata arrestata e portata in carcere, mentre Gianluca D’Agostino ha ricevuto il divieto di uscire dalla propria abitazione. Raffaela Vigliotti, madre di Gianluca, è stata invece soggetta all’obbligo di presentazione presso la polizia giudiziaria. Ulteriori sviluppi dell’indagine potrebbero portare alla scoperta di altri complici e vittime coinvolte in questo sistema di usura.

La vicenda sottolinea un problema sociale importante legato all’usura, che continua a rappresentare una piaga in molte comunità del nostro paese. Le indagini proseguiranno per smantellare definitivamente questa rete illecita e restituire dignità e sicurezza a chi ha subito abusi economici.

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