Un uomo di 39 anni, Vladimir Radu, è deceduto in ospedale due giorni dopo essere stato aggredito con un pugno durante una lite scoppiata fuori dalla discoteca Area City di Mestre. L’episodio si è verificato nella notte del 21 giugno 2025, quando Radu ha tentato di difendere il figlio minorenne coinvolto in una discussione. La dinamica dell’aggressione, seguita da un’emorragia cerebrale fatale, ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine e della magistratura veneziana.
Indagini e procedimenti giudiziari sull’aggressore
Il 25enne coinvolto nella lite si è reso irreperibile per alcuni giorni, allontanandosi probabilmente verso la Moldavia. Dopo il rientro in Italia, è stato fermato su ordine del pm veneziano Alessia Tavarnesi con l’accusa di omicidio preterintenzionale.
Dopo la convalida del fermo, il giovane è tornato libero con l’obbligo di dimora nel comune di Spinea, vicino a Mestre. La misura restrittiva limita gli spostamenti ma non prevede la detenzione in carcere.
Leggi anche:
Le indagini aperte dalla polizia e dalla procura proseguono per chiarire la causa esatta dell’emorragia cerebrale mortale. Gli esperti dovranno stabilire se il pugno o la caduta sull’asfalto abbiano provocato il trauma cruciale. La presenza di testimoni e la ricostruzione dei fatti saranno determinanti.
I fatti: dalla lite alla tragedia davanti alla discoteca
La notte del 21 giugno intorno al parcheggio della discoteca Area City a Mestre è scoppiato un alterco tra un giovane 14enne e un altro ragazzo moldavo di 25 anni. Il motivo dello scontro sarebbe legato a parole offensive rivolte dal minorenne all’aggressore, che hanno acceso rapidamente la tensione.
La scena è stata osservata da due testimoni che si trovavano con la vittima. Sono subito intervenuti gli operatori sanitari che hanno trasportato d’urgenza Radu in ospedale. Purtroppo, due giorni più tardi, il 23 giugno, l’uomo è morto a causa di un’emorragia cerebrale.
Dinamica dell’aggressione
L’episodio è degenerato quando Radu, padre del minore, è intervenuto per difenderlo. Secondo la versione dell’aggressore, durante il confronto sarebbe stato minacciato dal 39enne, che gli avrebbe stretto le mani al collo. A quel punto la discussione è passata dalle parole ai fatti con uno spintone, e quindi con il pugno che ha colpito Radu in volto. Il 39enne è caduto a terra privo di sensi.
Il contesto della zona e la storia della discoteca area city
L’Area City di Mestre non è nuova a episodi di violenza. Recentemente, il locale era stato chiuso per 15 giorni dal Questore di Venezia dopo una serie di aggressioni sul posto. La discoteca si trova in una zona frequentata da giovani, dove l’alcol e le tensioni possono sfociare facilmente in conflitti.
Le autorità locali e le forze dell’ordine hanno più volte segnalato la necessità di un controllo più attento durante le serate per prevenire situazioni di pericolo. Il grave episodio del 21 giugno porta nuovamente all’attenzione i temi della sicurezza e del rispetto delle regole in luoghi pubblici affollati.
Le circostanze dell’aggressione e la sua tragedia sollevano interrogativi sul rapporto tra genitori e figli, sul comportamento dei giovani e su come evitare che una lite diventi un episodio mortale. Il caso di Vladimir Radu resta al centro dell’attenzione mentre in corso ci sono approfondimenti da parte della magistratura.