Un intervento artistico di rilievo prende forma nel borgo di Scanno, in Abruzzo, con l’obiettivo di rivitalizzare i piccoli centri montani delle aree interne. La nuova installazione dell’artista Michelangelo Pistoletto si inserisce in un contesto paesaggistico e culturale di forte richiamo, valorizzando luoghi conosciuti anche grazie a famosi fotografi del Novecento. Questo progetto cerca di riportare attenzione e vitalità in una zona a 1000 metri di altitudine, unendo arte, territorio e rigenerazione sociale.
Il progetto terzo paradiso di michelangelo pistoletto a scanno
L’opera firmata da Michelangelo Pistoletto prende il nome di “Terzo Paradiso” e si compone di tre cerchi concentrici che modificano il simbolo matematico dell’infinito con l’aggiunta di un cerchio centrale. La scultura vuole rappresentare un grembo generativo, una fusione simbolica tra natura e artificio. Questa rappresentazione è pensata come metafora di una società che riesce a convivere in equilibrio tra progresso umano e ambiente naturale.
Il progetto è site-specific, cioè concepito appositamente per il borgo di Scanno, integrandosi nel paesaggio circostante. L’opera verrà installata sull’Aia di Sant’Angelo, un belvedere con vista panoramica sul centro storico del paese, che attendeva da tempo un intervento di riqualificazione. L’installazione diventa così il perno di una più ampia iniziativa di rinascita territoriale e culturale, capace di creare slancio e nuove opportunità per il borgo.
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Il contesto culturale e il coinvolgimento delle istituzioni
Scanno è stato negli anni oggetto dell’attenzione di grandi fotografi come Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Hilde Lotz-Bauer, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice e Ferdinando Scianna. Questi maestri hanno raccontato il territorio nelle loro immagini, rendendolo celebre a livello internazionale. L’opera di Pistoletto si inserisce in questa tradizione di valorizzazione culturale, ma partendo da una visione che vede l’arte come motore di cambiamento sociale.
Il progetto “Scanno, Terzo Paradiso” è promosso e coordinato dalla Fondazione Pistoletto-Cittadellarte, con il sostegno del Comune di Scanno e la collaborazione dell’agenzia Pomilio Blumm. Lo scorso 19 aprile, nella stessa Scanno, è stato firmato l’accordo ufficiale tra tutti i soggetti coinvolti, consolidando l’impegno comune.
La presentazione alla biennale di architettura di venezia: attese e protagonisti
Oggi, nella sede della Fondazione Querini Stampalia a Venezia, il progetto sarà presentato ufficialmente nell’ambito della Biennale di Architettura. L’appuntamento è previsto per le 15.30, quando Michelangelo Pistoletto illustrerà la sua opera accompagnato da esponenti di rilievo legati all’arte, all’architettura e alle istituzioni locali.
Tra i protagonisti figurano Cristiana Collu, direttrice della fondazione veneziana, Serena Tarquini Pomilio, ambasciatrice del Terzo Paradiso, e Giovanni Mastrogiovanni, sindaco di Scanno. Saranno presenti anche Giuliana Setari Carusi, presidente della Fondazione Pistoletto-Cittadellarte, Benno Albrecht, rettore dell’università IUAV di Venezia, e figure accademiche come Nicola Di Battista e João Ferreira Nunes, insieme a rappresentanti della comunicazione e della direzione del progetto.
Un’opera tra arte e rigenerazione sociale
Il progetto con cui Pistoletto torna a lavorare sul territorio non si limita all’aspetto estetico o simbolico. I promotori sottolineano come l’opera debba diventare uno strumento di “coinvolgimento e progresso sociale”, con responsabilità diffuse rispetto ai problemi ambientali e alle sfide del pianeta. L’arte, in questo senso, si fa mezzo per stimolare un cambiamento concreto nelle comunità.
L’opera “Terzo Paradiso” a Scanno si configura quindi come un tentativo di rinsaldare il legame tra uomo, natura e cultura in una zona interna che rischia lo spopolamento e la marginalizzazione. Il lavoro sul territorio mira a costruire una nuova comunicazione strutturata, capace di coinvolgere cittadini, istituzioni e visitatori, aprendo nuovi spazi per la crescita culturale e sociale del borgo montano.