La sede di Arezzo dell’università di Siena si prepara a offrire due nuovi percorsi universitari per l’anno accademico 2025-2026. Le nuove lauree puntano a soddisfare esigenze concrete del mercato del lavoro e territoriali, arricchendo la proposta didattica con un focus su patrimonio culturale e diritto del lavoro. I corsi sono stati presentati ufficialmente con la presenza del rettore e delle autorità accademiche.
Nuovi corsi di laurea e obiettivi formativi
Il primo corso attivato sarà quello di laurea triennale in “Patrimonio culturale, territorio, turismo sostenibile”, inserito nel dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali. Questo progetto intende formare professionisti in grado di valorizzare sia il patrimonio culturale materiale sia quello immateriale, con particolare attenzione allo sviluppo di un turismo che rispetti e valorizzi le peculiarità locali. La professoressa anna guarducci ha spiegato che il programma nasce da un confronto continuo con i soggetti del territorio, per offrire una formazione che risponda a necessità concrete di gestione e promozione di risorse culturali nel rispetto dell’ambiente e della storia.
Una laurea magistrale per nuovi percorsi
A complemento di questa offerta, l’università attiverà una laurea magistrale in “Scienze giuridiche del lavoro e della sicurezza”, affidata al dipartimento di giurisprudenza. Il percorso si rivolge non solo a laureati in discipline giuridiche, ma anche a studenti provenienti da altri indirizzi accademici, con due curricula specifici: il primo legato alla gestione delle risorse umane e del terzo settore, il secondo dedicato alla gestione del rischio e all’investigazione. La professoressa annalisa gualdani ha sottolineato che il corso mira a garantire opportunità di lavoro offrendo competenze trasversali in diritto, economia, sociologia e lingua straniera.
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Presentazione ufficiale e ruolo del rettore
La presentazione dei nuovi corsi si è svolta ieri presso il campus di Arezzo con la partecipazione del rettore roberto di pietra, dei docenti e dei rappresentanti dei dipartimenti coinvolti. Durante l’incontro, il rettore ha evidenziato come l’ampliamento dell’offerta rientri in un disegno più ampio volto a sostenere il ruolo dell’università nell’area aretina, rispondendo alle sfide sociali e professionali attuali. Di pietra ha spiegato che la scelta di investire su questi indirizzi formativi nasce dall’analisi delle trasformazioni del mercato e dalla necessità di creare profili con competenze mirate, sia nell’ambito della cultura sia in quello giuridico-sociale.
Il rettore ha inoltre ribadito l’importanza di rafforzare la presenza universitaria nel territorio, considerandola un punto di riferimento strategico per lo sviluppo locale. La collaborazione con le istituzioni e gli enti locali è stata indicata come elemento chiave per il successo di questi nuovi corsi, in una logica di scambio e supporto reciproco tra università e comunità.
Opportunità e dialogo con il territorio
“La collaborazione con le istituzioni locali è fondamentale per il successo dei nostri progetti formativi e per la crescita del territorio,” ha riferito roberto di pietra.
Profili professionali e sbocchi lavorativi
Per il corso triennale legato al patrimonio culturale, la formazione prevede competenze in gestione, conservazione e valorizzazione di beni culturali, con un forte legame con i processi di sviluppo turistico sostenibile. Questo indirizzo potrà formare figure per musei, enti locali, organizzazioni turistiche e realtà impegnate nella tutela e promozione del territorio. La professoressa anna guarducci ha rimarcato che la formazione intende promuovere un “turismo responsabile, capace di rispettare le tradizioni e l’ambiente, andando oltre una semplice fruizione superficiale.”
Per la laurea magistrale in scienze giuridiche del lavoro e della sicurezza, il focus è rivolto a preparare esperti con conoscenze multidisciplinari, capaci di operare in ambiti complessi e regolati. Le figure professionali potranno lavorare in uffici risorse umane, organizzazioni non profit, enti per la sicurezza sul lavoro, studi legali specializzati, e in strutture deputate a investigazioni. Il percorso include anche competenze linguistiche, per operare in contesti internazionali o multinazionali.
La professoressa annalisa gualdani ha evidenziato che il corso combina aspetti di diritto del lavoro con elementi sociologici e di economia, offrendo un quadro completo e adatto a rispondere alle necessità di un mercato in continuo mutamento.
Il ruolo di arezzo nel progetto universitario
Il potenziamento del campus di Arezzo rientra in una strategia decisa dall’università di Siena per rafforzare la sua presenza nelle province limitrofe. La scelta di sviluppare corsi rivolti ai bisogni locali conferma il legame stretto tra formazione e territorio. Questo approccio fa leva su risorse e peculiarità della zona, come il patrimonio storico e le esigenze del mondo del lavoro, offrendo allo stesso tempo ai giovani aretini un’ampia possibilità di formazione senza dover spostarsi in altre città.
Formazione e opportunità concrete
La sinergia tra università, enti locali e operatori del settore potrà agevolare la realizzazione di stage, tirocini e progetti sul campo, con ricadute dirette sull’economia locale e la valorizzazione culturale. Questo collegamento pratico permette agli studenti di entrare in contatto con realtà concrete fin dai primi anni di studio, migliorando l’inserimento nel mondo professionale.
L’impegno del campus di Arezzo nel fornire percorsi formativi calati nelle esigenze attuali testimonia la volontà di coltivare competenze utili e mirate, creando un’offerta formativa più aderente alle richieste di chi abita e lavora in quest’area.