Una tempesta di fulmini uccide 33 cavalli tra i monti di casalattico, frosinone

Una tempesta di fulmini uccide 33 cavalli tra i monti di casalattico, frosinone

Una tempesta di fulmini nei monti di Casalattico provoca la morte di 33 cavalli nella faggeta di Selva della Cornacchia; carabinieri forestali e Asl escludono altre cause, mentre le autorità intensificano i controlli.
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Trentatré cavalli sono morti folgorati da una tempesta di fulmini nella faggeta di Selva della Cornacchia, Casalattico (Frosinone); la zona impervia ha ritardato la scoperta, mentre autorità e veterinari escludono altre cause. - Gaeta.it

Un evento tragico ha colpito una mandria di 33 cavalli, adulti e puledri, nella faggeta di Selva della Cornacchia, monti di Casalattico, provincia di Frosinone. I cavalli sono stati trovati morti a seguito di una tempesta di fulmini che si è abbattuta nella zona durante la notte tra martedì e mercoledì della scorsa settimana. La scoperta è avvenuta solo pochi giorni fa, a causa del terreno impervio raggiungibile solo a piedi dopo un percorso di circa un’ora. Le autorità competenti, tra cui veterinari della Asl e carabinieri forestali, hanno svolto accertamenti sulle cause del decesso escludendo altre ipotesi.

La zona dell’episodio e le difficoltà di accesso al pascolo

La faggeta di Selva della Cornacchia si trova in una parte impervia dei monti di Casalattico, area appartata e caratterizzata da sentieri poco battuti. Il luogo è raggiungibile solo con una camminata di circa un’ora a piedi, il che ha ritardato la scoperta della tragedia. Questa zona è abitualmente utilizzata come pascolo per cavalli lasciati liberi dall’allevatore locale. La natura selvaggia del luogo limita l’accesso per veicoli e mezzi motorizzati, richiedendo controlli sul posto con impegno fisico e tecnologie di supporto minimali.

Conformazione del territorio e interventi di emergenza

La conformazione del territorio, fatta di boschi fitti e sentieri stretti, rende difficile un rapido intervento in caso di emergenze. Non è raro che eventi critici accadano senza essere immediatamente notati, proprio per questo isolamento. La scoperta degli animali deceduti è avvenuta grazie a sopralluoghi effettuati dai carabinieri forestali, che gestiscono la vigilanza sulle aree boschive e naturali protette, collaborando con i veterinari della Asl di zona. La sinergia tra queste figure ha permesso di identificare rapidamente le cause del decesso, evitando speculazioni errate.

Le dinamiche della tempesta e le cause della morte dei cavalli

La notte tra martedì e mercoledì della scorsa settimana una forte tempesta si è abbattuta sui monti di Casalattico, portando con sé numerose scariche di fulmini. L’intensità del fenomeno atmosferico ha provocato un blackout che ha interessato anche il centro abitato più vicino, interrompendo la corrente elettrica per alcune ore. Secondo le ricostruzioni degli esperti, i cavalli, spaventati dal temporale, hanno cercato rifugio tra gli alberi della faggeta.

Esposizione ai fulmini e folgorazione

Questo comportamento li ha esposti direttamente alle scosse generate dai fulmini. Gli alberi, infatti, funzionano come conduttori naturali e le scariche possono viaggiare attraverso il terreno e le radici. Numerosi animali sono probabilmente stati colpiti da folgorazione mentre si trovavano a contatto con il suolo umido e con la vegetazione circostante. Dopo gli accertamenti, i carabinieri e i veterinari hanno escluso altre ipotesi: non sono state ritrovate tracce di avvelenamento o ferite da armi da fuoco.

La situazione dell’allevamento e precedenti analoghi nella zona

I cavalli facevano parte di una mandria gestita da un allevatore locale che, come consuetudine nella zona, li lasciava liberi al pascolo nella faggeta. Questo metodo di allevamento si basa sulla condizione naturale degli animali, che si muovono liberamente durante il giorno e trovano cibo e acqua all’aperto senza restrizioni particolari. L’accaduto ha riportato alla memoria un episodio simile del 2010, quando, sempre nella Valcomino e non lontano da Casalattico, una serie di fulmini uccise 45 cavalli in un altro pascolo.

In quel caso, come in questo, le condizioni ambientali e la presenza di temporali violenti in montagna avevano provocato la morte degli animali. Eventi di questo tipo sono rari ma possibili nelle zone boschive di montagna, soprattutto durante le stagioni con maggiori fenomeni temporaleschi. L’allevatore coinvolto segue ora le normative sanitarie e comunica con i veterinari per gestire la situazione, mentre i controlli nella zona proseguono per evitare rischi per altri animali o abitanti delle aree vicine.

Attenzione delle autorità e prevenzione

Le autorità locali mantengono alta l’attenzione sulla sicurezza delle mandrie libere e monitorano le condizioni atmosferiche per prevenire nuovi incidenti. Questo episodio richiama l’attenzione sui rischi naturali presenti in luoghi poco accessibili e sull’importanza di specifiche precauzioni durante tempeste elettriche in montagna.

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