Il Comune di Ancona ha ricevuto un riconoscimento importante per la promozione della raccolta dell’olio vegetale esausto nelle scuole primarie. Il progetto, chiamato “Oliimpiadi“, si è distinto per la capacità di coinvolgere giovani studenti e famiglie in un percorso di educazione ambientale e pratiche sostenibili. Il premio è stato consegnato a Roma durante “EcoForum 2025 – Le filiere industriali dell’economia circolare“, un evento dedicato alle iniziative ambientali promosso da Legambiente, La nuova ecologia e Kyoto club.
Il premio ecoforum 2025 e il ruolo del Comune di ancona
Il riconoscimento conferito al Comune di Ancona è destinato a chi dimostra risultati concreti e campagne di sensibilizzazione efficaci nella gestione degli oli vegetali esausti. Durante la seconda giornata di EcoForum 2025, Ancona è stata premiata per il progetto che coinvolge scuole e comunità nella raccolta e corretta gestione di questo rifiuto. L’iniziativa si svolge in collaborazione con AnconAmbiente e Adriatica Oli, realtà impegnate nel recupero e trattamento degli oli esausti. Il progetto ha anche il supporto di GoodCom, Tea Natura e Conoe, partner tecnici e logistici fondamentali per la riuscita delle attività sul territorio.
Questo premio sottolinea l’impegno di Ancona nel portare avanti campagne dall’impatto ambientale positivo, punto di riferimento per altre amministrazioni. La città si è distinta per il modo sistematico e coinvolgente con cui ha diffuso la cultura della raccolta differenziata degli oli usati, un tema spesso poco conosciuto e valorizzato. Il riconoscimento ottenuto oggi riflette anni di lavoro coordinato fra servizi comunali e comunità educative.
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Come funziona oliimpiadi: l’educazione ambientale nelle scuole primarie
“Oliimpiadi” nasce come una gara fra scuole primarie per incentivare la raccolta di olio vegetale esausto. L’obiettivo principale è far capire ai bambini l’importanza di recuperare e smaltire correttamente questo tipo di rifiuto, spesso buttato nei lavandini o nei rifiuti indifferenziati, causando danni all’ambiente. Ma il progetto non si limita solo a una sfida di quantità raccolte: si tratta di un percorso educativo che coinvolge circa 5 mila bambini, le loro famiglie e insegnanti.
Le attività proposte includono laboratori interattivi dove i ragazzi imparano i danni ambientali legati all’olio esausto, e attività ludiche pensate per radicare questi concetti. Sono previste inoltre iniziative simboliche, come la piantumazione di alberi, che trasformano l’impegno collettivo in un gesto concreto verso la cura del territorio.
Questa esperienza didattica punta a stimolare una cultura del rispetto ambientale che parta dai più piccoli ma arrivi a tutta la comunità domestica. Educatori e scuole lavorano insieme per far diventare la raccolta dell’olio una buona pratica quotidiana, integrata nella vita familiare. Le Oliimpiadi generano quindi una rete di responsabilità condivisa che cresce intorno alla sostenibilità.
Le parole di Antonella Andreoli e il significato sociale del progetto
Antonella Andreoli, assessora alle Politiche educative del Comune di Ancona, ha commentato il premio definendo l’iniziativa un motivo di orgoglio per la città. Ha sottolineato come le Oliimpiadi rappresentino molto più di una semplice gara: a partire dai bambini si attiva una rete che coinvolge famiglie intere, diffondendo conoscenze e comportamenti responsabili.
L’assessora ha evidenziato che coinvolgere 5 mila bambini significa raggiungere indirettamente migliaia di persone, creando così un impatto sociale significativo. Il gesto di raccogliere l’olio esausto è descritto come un’azione concreta a favore del futuro, mentre ogni albero piantato simboleggia l’impegno verso il territorio e la tutela dell’ambiente.
Questo progetto dimostra come le politiche pubbliche possano sviluppare strumenti educativi capaci di coinvolgere la cittadinanza nelle questioni ambientali. La crescita della consapevolezza ecologica passa attraverso esperienze pratiche e condivise, che fanno della cura dell’ambiente una responsabilità comune e quotidiana.
Iniziative e spunti da ecoforum 2025
Il riconoscimento ottenuto da Ancona spinge a guardare con attenzione al ruolo delle scuole e delle comunità locali nella gestione sostenibile dei rifiuti. La raccolta e il corretto smaltimento degli oli vegetali esausti restano una questione delicata ma affrontabile con progetti di questo tipo. A Roma, durante EcoForum 2025, sono emersi spunti concreti per replicare esperienze simili anche in altre città, con la stessa forza educativa e sociale. Ancona conferma così di sapere mettere in campo attività mirate che migliorano il rapporto tra città, ambiente e cittadini.