Un format gastronomico nato a tarquinia diventa itinerante con food blogger da tutta italia

Un format gastronomico nato a tarquinia diventa itinerante con food blogger da tutta italia

La gara culinaria Il Divin Mangiando, ideata da Vittoria Tassoni e promossa dal Comune di Tarquinia e Slow Food, si trasforma in un tour nazionale con food blogger per valorizzare le eccellenze della Tuscia.
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"Il Divin Mangiando", gara culinaria ideata da Vittoria Tassoni, si trasforma in un tour nazionale coinvolgendo food blogger per promuovere le eccellenze enogastronomiche di Tarquinia e della Tuscia attraverso ricette originali e contenuti digitali. - Gaeta.it

La gara culinaria “Il Divin Mangiando”, ideata dalla cuoca Vittoria Tassoni e nota nel viterbese, si apre a nuove regioni italiane con un progetto su più tappe chiamato DivinMangiando in Tour. Questa iniziativa punta a valorizzare le specialità enogastronomiche di Tarquinia e dintorni, affidandosi all’esperienza e alla creatività di food blogger provenienti da tutta Italia. Il tour rappresenta un’occasione per promuovere i prodotti locali, raccontandoli attraverso ricette originali e contenuti digitali diversificati.

Le origini e l’evoluzione della gara gastronomica il divin mangiando

Il Divin Mangiando è nato come gara culinaria dedicata alle eccellenze gastronomiche della Tuscia, ideata da Vittoria Tassoni, cuoca dell’alleanza Slow Food Viterbo e Tuscia. Con il patrocinio di Slow Food Costa della Maremma Laziale, il concorso ha raggiunto diverse edizioni di successo proprio a Tarquinia, diventando un appuntamento fisso per chi ama la cucina legata al territorio. Lo scopo principale è sempre stato mettere in luce le materie prime locali e tradizioni enogastronomiche attraverso preparazioni uniche, capaci di raccontare storie e cultura.

L’edizione 2025 porta una novità rilevante: il format diventa itinerante, attraversando più regioni italiane e coinvolgendo un pubblico più ampio. L’idea nasce dalla collaborazione tra Slow Food, Comune di Tarquinia e l’Associazione Italiana Food Blogger . Questi soggetti insieme hanno deciso di trasformare una manifestazione locale in una piattaforma di promozione digitale e culturale con una rete di appassionati e esperti di cibo provenienti da diverse parti del paese.

Il ruolo dei food blogger e la mistery box con le materie prime locali

Il cuore dell’iniziativa è la partecipazione di 15 food blogger e food writer italiani, selezionati per la loro capacità di raccontare con passione il cibo e la cultura gastronomica. A ogni partecipante viene consegnata una mistery box, contenente ingredienti tipici delle aziende agroalimentari di Tarquinia e della provincia di Viterbo. Questi prodotti rappresentano la ricchezza del territorio e la tradizione agroalimentare locale, elementi fondamentali per creare piatti autentici e originali.

I blogger sono chiamati a realizzare ricette inedite usando i prodotti della box. Il loro compito non è solo cucinare, ma anche raccontare storie legate agli ingredienti, con testi, foto e video. I contenuti saranno pubblicati su blog personali e social network come Instagram, Facebook, YouTube, TikTok e altri canali digitali. La diffusione su piattaforme diverse consente di raggiungere pubblici eterogenei e stimolare interesse intorno alle eccellenze della Tuscia.

Grazie al sostegno di associazioni partner, i contenuti creati saranno condivisi anche da realtà locali, creando una rete che amplifica la visibilità delle produzioni tipiche e mantiene vivi i legami con la comunità di origine.

La giuria e i criteri di valutazione delle ricette proposte

Le ricette e i racconti digitali realizzati dai food blogger saranno esaminati da una commissione tecnica composta da esperti del settore. Tra i membri c’è lo chef Salvo Cravero, con esperienza e prestigio, già candidato alla stella Michelin. Accanto a lui, il sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti rappresenta l’ente locale promotore. La giuria comprende anche Anna Maria Pellegrino, presidente di AIFB e accademica della Cucina Italiana, oltre al giornalista gastronomico Alessandro Creta e naturalmente la stessa Vittoria Tassoni.

Questi giudici valuteranno le ricette in base a fattori come originalità, qualità tecnica, capacità di esaltare gli ingredienti del territorio e la forza comunicativa nei racconti digitali. L’obiettivo è premiare non solo la bontà del piatto, ma anche la capacità di promuovere con efficacia e sensibilità le radici culturali e i valori legati al cibo. Questo approccio punta a sostenere la cucina come forma di espressione culturale e comunicazione.

Il coinvolgimento di professionisti in campo gastronomico e culturale garantisce un giudizio equilibrato tra tradizione, innovazione e qualità, elementi essenziali per mantenere viva la memoria del territorio e stimolare nuove idee.

Un progetto che apre nuove strade per la promozione delle eccellenze locali

DivinMangiando in Tour si presenta come un progetto che sposta il focus dalla manifestazione tradizionale a un’esperienza capace di abbracciare strumenti digitali contemporanei. Le ricette e i racconti diffusi attraverso blog e social media offrono un canale diretto con un pubblico nazionale. Questo metodo rende possibile far conoscere prodotti e storie del territorio senza confini geografici.

Il sostegno del Comune di Tarquinia e delle aziende locali nell’organizzazione dimostra l’interesse verso modelli di promozione che non si limitano agli eventi in presenza, ma si avvalgono del racconto online per aumentare la partecipazione e la curiosità verso la cultura del cibo.

Attraverso i contenuti pubblicati, il progetto vuole anche stimolare la riscoperta di tradizioni e ingredienti spesso poco noti al di fuori della zona d’origine. Il coinvolgimento di food blogger provenienti da tutta Italia offre un punto di vista nuovo e variegato sulle materie prime, contribuendo a mostrare la loro versatilità e valore.

In futuro, questa formula potrebbe allargare il raggio d’azione includendo ulteriori territori e altre forme di collaborazione, rafforzando il legame tra territorio, cibo e comunicazione digitale. L’esperimento è già un passo significativo verso strategie diverse di valorizzazione culturale e gastronomica.

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