Un filo rosso dal Perù all’Etruria: il comune di murlo ospita artisti peruviani e una mostra a cerveteri

Un filo rosso dal Perù all’Etruria: il comune di murlo ospita artisti peruviani e una mostra a cerveteri

tra aprile e maggio 2025 murlo ospita una residenza artistica con quattro artisti peruviani, culminando in mostre gratuite a murlo e cerveteri che promuovono il dialogo culturale tra italia e americhe
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Tra aprile e maggio 2025, Murlo ospita una residenza artistica che coinvolge quattro artisti peruviani per favorire lo scambio culturale tra Perù e Toscana, con mostre a Murlo e Cerveteri, quest’ultima arricchita dalla partecipazione dell’artista italiana SOS. - Gaeta.it

Tra aprile e maggio 2025, il piccolo comune di Murlo, in provincia di Siena, si trasforma in un crocevia di culture e arti contemporanee. L’evento, dal titolo un filo rosso dal Perù all’Etruria, riunisce quattro artisti peruviani in una residenza creativa con l’obiettivo di favorire scambi artistici e culturali. A chiudere il percorso, una mostra collettiva a Cerveteri, nella prestigiosa cornice del Palazzo Principi Ruspoli, patrimonio UNESCO. L’iniziativa coinvolge enti pubblici e associazioni attive nel campo culturale, sottolineando l’importanza del dialogo tra americhe e italia attraverso l’arte.

Il progetto di residenza artistica a murlo: scambio e dialogo interculturale

Il progetto nasce da una collaborazione tra Associazione Intercultura ed ENAC , con il patrocinio della Regione Toscana, Regione Lazio, Consolato Generale del Perù, oltre ai Comuni di Murlo e Cerveteri. L’intento è creare occasioni concrete di incontro tra artisti con background differenti, promuovendo non solo lo scambio di tecniche e visioni ma anche momenti di socialità aperta al territorio locale.

La residenza dura due mesi, da aprile a maggio 2025. In questo periodo, gli artisti non si limitano a produrre nuove opere, ma partecipano attivamente a laboratori e incontri con la comunità. Il progetto punta soprattutto a stimolare nei giovani la curiosità verso culture diverse, favorendo la riflessione su identità e alterità. Murlo, con le sue radici storiche e paesaggi naturali, diventa così un laboratorio d’idee in cui la tradizione incontra espressioni artistiche contemporanee provenienti dall’altra sponda dell’oceano.

Un laboratorio d’idee fra toscana e americhe

L’esperienza diretta nel contesto toscano influenza il lavoro degli artisti peruviani, che si confrontano con colleghi locali e si immergono nelle peculiarità territoriali. La loro presenza contribuisce a vivacizzare la scena culturale senese, offrendo nuovi punti di vista sulle relazioni tra arte e società. La residenza non è solo un momento creativo, ma un percorso condiviso con il pubblico attraverso eventi aperti, aperti alla cittadinanza senza obbligo di ingresso.

Le tappe espositive a murlo e cerveteri: arte accessibile in luoghi storici

Al termine della residenza, le opere realizzate prenderanno forma in due mostre pubbliche. Il primo appuntamento è fissato per il 23 maggio a Murlo, nella Palazzina del Castello, dove tutti potranno assistere all’esposizione dalle ore 17 in poi. L’allestimento mette in evidenza il dialogo tra tecniche tradizionali e contemporanee, attraverso la scultura, il disegno e le installazioni sviluppate dagli ospiti.

Successivamente, dal 27 maggio al 5 giugno, la mostra si sposta a Cerveteri, nella Sale del Palazzo Principi Ruspoli, sede riconosciuta patrimonio UNESCO. Questo spostamento non è casuale: qui, il progetto si arricchisce con la partecipazione di un’artista italiana, SOS, che porta linguaggi di pittura, street art e arte concettuale. La convivenza delle diverse espressioni artistiche rafforza il ponte culturale tra due realtà distanti ma unite dalla volontà di raccontare storie di identità e memoria.

Mostre a ingresso libero per tutti

Le due esposizioni sono a ingresso gratuito, favorendo una facile fruibilità da parte del pubblico locale e dei turisti. Sono inserite in un calendario di eventi che offre approfondimenti, attività collaterali e momenti di riflessione sul ruolo dell’arte come strumento di comunicazione interculturale. Il percorso da Murlo a Cerveteri si presenta come un esempio di collaborazione tra territori e comunità diverse.

I protagonisti peruviani: identità, tradizione e innovazione in mostra

Il cuore del progetto sono quattro artisti peruviani con percorsi e tecniche differenti ma con un punto in comune: la forte radice culturale legata al loro paese d’origine.

  • Muriel Erquínigo, scultrice autodidatta nata a Lima nel 1991, si dedica alla lavorazione del legno con un linguaggio ispirato alla cultura amazzonica. Dopo una formazione in ingegneria agricola, ha scelto l’arte come mezzo per esprimere temi di identità, spiritualità e resistenza. Presenta spesso le sue opere in mostre collettive e lavora anche come docente, portando avanti un legame stretto con le comunità.

  • Mariana Santistevan, nata nel 1971, ha studiato ceramica e arti tessili a Lima ed è stata perfezionata negli Stati Uniti. La sua ricerca artistica si concentra sulle forme naturali, usando ceramica e ricamo per raccontare relazioni profonde tra corpo, materia e paesaggio. Ha esposto in molti paesi ed è riconosciuta per l’esplorazione della trasformazione, un tema ricorrente nelle sue creazioni.

  • Mónica Moscol Cifuentes, artista visiva classe 1966, ha un passato accademico in zootecnia ma ha scelto l’arte come principale veicolo espressivo. La sua ricerca attraversa scultura, pittura e attività educative rivolte a fasce d’età diverse, dai bambini agli anziani. Le sue opere indagano la connessione tra l’essere umano e la natura, focalizzandosi sulle radici ancestrali. Ha lavorato in Perù, Germania e Francia, portando avanti progetti culturali e didattici.

  • Jorge Pérez-Ruibal, nato a Lima nel 1978, è un grafico e incisore che fonda il suo lavoro sui simboli precolombiani rivisitati con uno stile pop e critico. Co-fondatore di collettivi artistici come La Gubia Roja e Latino Toons, affronta temi legati al colonialismo, al saccheggio culturale e alla mercificazione delle culture indigene. Le sue opere sono presenti in America Latina, Europa e Stati Uniti. Tra i suoi progetti più noti c’è il libro d’arte Neohuaquero, che riflette sull’identità e sul patrimonio culturale.

L’artista italiana sos: un contributo tra pittura e street art

In occasione della mostra di Cerveteri, al gruppo di artisti peruviani si aggiunge SOS, artista visiva che opera tra Roma e altre città italiane. Nata a Firenze nel 1970, lavora su diversi supporti, dalle tele alle installazioni urbane. Il suo stile mescola pittura, street art, collage e poster art, spaziando tra ricerca visiva e simbolica.

Interventi urbani e tematiche collettive

SOS ha realizzato interventi site-specific come mattonelle a forma di puzzle installate nei centri storici, e opere su banconote da un dollaro. Questi lavori mettono a fuoco tematiche quali identità, memoria collettiva e consumismo. È presente in collezioni private e gallerie specializzate in Europa e Stati Uniti, come Le Lavo//Matik a Parigi e Signature Fine Art a Miami.

La sua presenza offre un punto di vista urbano e contemporaneo che arricchisce il dialogo artistico interculturale promosso da un filo rosso dal Perù all’Etruria. Questa sinergia tra artisti di origini distanti espande le prospettive sulla relazione tra arte, territorio e patrimonio. La mostra di Cerveteri punta a far emergere queste tensioni e intenzioni creative in modo aperto e accessibile.

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