Il periodo giovanile di Josip Stalin sta per tornare al cinema grazie a un progetto che unisce storia e cinema internazionale. La figura controversa e complessa del leader russo ha stimolato l’attenzione del regista georgiano Gela Babluani, noto per il premio Leone d’argento vinto nel 2005 con il film “13”. La sceneggiatura è frutto di una collaborazione con lo storico inglese Simon Sebag Montefiore, autore di un libro che ha già rivelato molti dettagli poco noti sugli anni formativi di Stalin. Le riprese del film, intitolato “Il giovane Stalin”, partiranno a luglio a Tblisi, capitale della Georgia, con l’attore Cosmo Jarvis protagonista, noto per il ruolo nella miniserie “Shogun” di Netflix.
Il contributo storico di simon sebag montefiore e il successo editoriale del 2007
Nel 2007 Simon Sebag Montefiore, storico britannico con una profonda conoscenza della storia russa, pubblicò un libro dedicato agli anni giovanili di Josip Stalin. L’opera raccolse rapidamente successo per la quantità di documenti e testimonianze rivelati, portando alla luce dettagli poco noti del futuro dittatore. Montefiore illustrò come la formazione ideologica e personale di Stalin influì sulla sua ascesa al potere, mostrando aspetti della sua personalità ancora oggi poco indagati. Il libro si distinse per l’accuratezza nella ricostruzione delle vicende, rendendolo un riferimento importante per studiosi e appassionati di storia contemporanea russa.
Un adattamento cinematografico per il pubblico internazionale
Quell’opera letteraria ha ispirato il regista Gela Babluani a ripercorrerne i contenuti, convinto che la storia di Stalin giovane abbia una risonanza particolare nell’attuale contesto politico della Russia. Babluani, nato in Georgia come Stalin, ha lavorato da tempo negli Stati Uniti e ha deciso di portare sul grande schermo questa storia, adattandola a un pubblico internazionale con l’aiuto dello stesso Montefiore nella scrittura del copione. Il film andrà oltre il semplice ritratto storico, provando a cogliere gli elementi che hanno segnato la formazione di Stalin come uomo e come leader.
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Gela babluani: dal premio leone d’argento al progetto internazionale
Gela Babluani è un regista georgiano noto al pubblico internazionale soprattutto per l’opera prima “13”, con cui si è presentato alle Giornate degli Autori di Venezia nel 2005, vincendo il Leone d’argento come migliore regista esordiente. Da allora ha sviluppato la sua carriera soprattutto negli Stati Uniti, dove ha approfondito il suo stile narrativo e maturato collaborazioni importanti. La scelta di Babluani di tornare a raccontare una vicenda legata alla sua terra d’origine aggiunge un valore simbolico al progetto, che punta a coniugare storia e presente.
Una narrazione rigorosa e coinvolgente
Il regista ha deciso di affrontare un personaggio storico complesso come Stalin, spinto dalle analogie tra la giovinezza del dittatore russo e gli eventi che riguardano oggi la Russia. La decisione di scrivere insieme a Montefiore è stata fondamentale per dare al film un rigore documentaristico senza rinunciare a una narrazione coinvolgente. Babluani e Montefiore hanno lavorato per descrivere un periodo della vita di Stalin poco approfondito dal cinema, puntando a mostrare il giovane uomo prima del potere assoluto.
Cosmo jarvis protagonista e le aspettative sul film in uscita
Il protagonista scelto per interpretare Stalin giovane è Cosmo Jarvis, attore britannico noto soprattutto per il ruolo nella miniserie Netflix “Shogun”. L’esperienza di Jarvis in produzioni seriali internazionali ha contribuito a creare già ora un’attenzione significativa intorno al film. Il nome del protagonista ha facilitato le richieste di acquisto del film da parte di distributori in diversi paesi, generando aspettative sull’immagine che verrà restituita del personaggio storico.
Riprese a tblisi e coproduzione internazionale
Le riprese partiranno a luglio nella città di Tblisi, scelta che non è casuale visto il legame tra la zona e la figura di Stalin. Il progetto nasce come una coproduzione di Access Entertainment, realtà che supporta spesso iniziative di respiro internazionale. Le notizie sui casting, le location e la collaborazione fra regista e storico hanno creato un interesse diffuso tra gli appassionati di storia e cinema storico, un genere che da sempre attira un pubblico curioso di conoscere il retroscena degli eventi che hanno segnato il mondo.
I motivi che hanno spinto a raccontare la giovinezza di stalin oggi
Raccontare Stalin giovane nel 2025 assume un significato particolare. A oltre ottant’anni dagli eventi in cui Stalin guidò l’URSS, la sua figura rimane ancora al centro di dibattiti storici e politici. Attrarre l’attenzione sulla sua formazione personale aiuta a capire i meccanismi di potere e l’evoluzione di un leader che poi stravolse la storia europea e mondiale.
Il regista georgiano ha sottolineato, in alcune interviste, come vedere le analogie con la Russia contemporanea abbia dato un motivo in più per realizzare il film. Le scelte narrative vogliono mettere in luce come l’ambiente e le esperienze della gioventù influenzarono Stalin, mostrando anche aspetti meno conosciuti del suo carattere. Il film ha quindi l’obiettivo di non riproporre l’immagine del dittatore come mero simbolo ma di presentarlo come un uomo con una storia, intrecciando contesto storico e dimensione personale.
Gli appassionati di storia, politica e letteratura troveranno nel progetto un’occasione per approfondire un tema ancora oggi attuale, mentre gli spettatori, attratti dalla recitazione e dalle ambientazioni, potranno seguire un racconto che coniuga documentazione e drammaticità . L’arrivo nelle sale e sulle piattaforme digitali di “Il giovane Stalin” sarà un evento di rilievo per il 2025, sotto il profilo culturale e cinematografico.