Un convegno all’aquila per discutere la formazione e il reinserimento dei minori detenuti in carcere

Un convegno all’aquila per discutere la formazione e il reinserimento dei minori detenuti in carcere

Il 23 maggio 2025 all’Aquila, esperti e istituzioni si incontrano per discutere formazione e reinserimento sociale nelle carceri minorili, con focus sul nuovo istituto penale e progetti educativi in Abruzzo.
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Il 23 maggio 2025 all’Aquila si terrà il convegno “Formazione minorile carceraria in Abruzzo” per discutere il ruolo dell’istruzione nel reinserimento dei giovani detenuti e presentare il nuovo istituto penale per i minorenni. - Gaeta.it

Un appuntamento importante per affrontare il tema dell’istruzione nelle strutture carcerarie minorili è previsto il 23 maggio 2025 all’aquila. Il convegno “Formazione minorile carceraria in abruzzo – Analisi e prospettive” si terrà nella sala convegni dell’ordine degli avvocati, all’interno del tribunale di via XX settembre 68. L’evento riunirà esperti, istituzioni e operatori del settore per confrontarsi sul ruolo della formazione come strumento di cambiamento e reinserimento per i giovani detenuti.

Formazione come chiave per il cambiamento nelle carceri minorili

L’idea centrale del convegno ruota attorno alla possibilità di trasformare il carcere in un ambiente che faciliti la crescita e il nuovo inserimento sociale dei ragazzi. La formazione non è solo una questione di apprendimento, ma diventa uno spazio dove costruire relazioni e promuovere consapevolezza, anche in situazioni di estrema difficoltà come la detenzione. In un contesto dove la marginalità rischia di isolare, la scuola rappresenta un veicolo per restituire ai giovani strumenti utili al futuro, fornendo una rete di rapporti umani e opportunità intellettuali.

Un approccio educativo di questo genere mira a coinvolgere i minori in processi rieducativi efficaci, andando oltre la semplice detenzione punitiva. L’accento è posto sulla necessità di programmi di lungo periodo, che rispondano alla complessità delle situazioni personali dei ragazzi detenuti e alle sfide sociali che li attendono una volta fuori. Solo così la pena può trasformarsi in un passaggio di recupero e non solo in una sospensione della libertà.

Organizzazione e relatori del convegno dell’aquila

L’iniziativa è promossa dal cpia di l’aquila insieme all’ordine degli avvocati locale. Il convegno prenderà il via con i saluti istituzionali di rappresentanti chiave del territorio e delle istituzioni: il presidente dell’ordine degli avvocati maurizio capri, il sindaco pierluigi biondi, l’assessore regionale roberto santangelo, il procuratore generale alessandro mancini e il direttore dell’ufficio scolastico regionale massimiliano nardocci. Queste autorità porranno il tema all’interno del più ampio quadro sociale e istituzionale abruzzese.

La prima relazione sarà affidata ad alessandra de cecchis, dirigente scolastica del cpia l’aquila, che presenterà un intervento intitolato “educare nei luoghi della fragilità”. Il suo discorso aprirà il dibattito sull’importanza dell’educazione in ambienti segnati da situazioni difficili, come appunto le carceri minorili.

L’intera giornata sarà divisa in due parti distinte. La mattina si concentrerà sul rapporto tra istruzione e giustizia minorile, approfondendo il ruolo della scuola all’interno di questi ambienti. Nel pomeriggio, invece, si svolgerà una tavola rotonda dedicata alla condivisione di esperienze e buone pratiche. Tra i partecipanti ci saranno rappresentanti università, inapp, ministero dell’istruzione e il ministero della giustizia, oltre a esponenti dell’associazione antigone, dell’ordine professionale, garanti regionali e operatori del terzo settore.

Il nuovo istituto penale per i minorenni e le prospettive abruzzesi

Uno dei punti salienti del convegno riguarda la prossima apertura del nuovo istituto penale per i minorenni dell’aquila. Questo nuovo centro avrà un ruolo fondamentale nel mettere in pratica quanto discusso durante la giornata, offrendo una struttura adeguata per gestire percorsi educativi e rieducativi rivolti ai minori.

L’obiettivo è sviluppare progetti integrati e duraturi che sappiano affrontare con attenzione le specifiche esigenze di ciascun ragazzo, favorendo recupero e reinserimento nella società. La complessità del contesto richiede interventi programmati e attenti, capaci di evitare che la detenzione diventi solo un momento di isolamento o di recrudescenza delle difficoltà.

L’approccio concreto riguarda anche il coordinamento e la collaborazione tra diverse istituzioni e realtà territoriali, per sostenere un progetto educativo che vada oltre la singola struttura carceraria, comprese scuole, associazioni e servizi. In questo senso il convegno si propone di stimolare iniziative condivise e di avviare sinergie operative.

Contributi e chiusura dei lavori

A chiudere il convegno sarà ada maurizio, dell’istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa . Il suo intervento riassumerà le prospettive di innovazione educativa e le esperienze nazionali che potranno fare da riferimento anche per l’abruzzo. Il coordinamento dell’intera giornata sarà affidato a francesca bafile, che porterà continuità tra i vari momenti dell’incontro e favorirà il confronto fra i partecipanti.

La giornata del 23 maggio rappresenta un’occasione per esaminare da vicino le sfide e le opportunità della formazione minorile nelle carceri, mettendo al centro diritti e strumenti che aiutino davvero a costruire un futuro diverso per i ragazzi detenuti. Gli interventi e il dibattito aiuteranno a tracciare linee di lavoro concrete per il nuovo istituto penale e per tutto il territorio abruzzese.

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