Un concerto che celebra l'innovazione musicale: Dallapiccola, Berlioz e Liszt alla Filarmonica della Scala

Un concerto che celebra l’innovazione musicale: Dallapiccola, Berlioz e Liszt alla Filarmonica della Scala

La Filarmonica della Scala presenta un concerto straordinario con Dallapiccola, Berlioz e Liszt, diretto da Gianandrea Noseda, esplorando l’innovazione musicale del Novecento e dell’Ottocento.
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Un concerto che celebra l'innovazione musicale: Dallapiccola, Berlioz e Liszt alla Filarmonica della Scala - Gaeta.it

La Filarmonica della Scala si prepara a un evento straordinario, con un concerto in programma lunedì prossimo, che vedrà protagonisti tre giganti della musica: Luigi Dallapiccola, Hector Berlioz e Franz Liszt. Sotto la direzione di Gianandrea Noseda, il concerto promette di esplorare le sonorità uniche e audaci che hanno caratterizzato la musica del Novecento e dell’Ottocento, ponendo l’accento sui contributi di questi compositori che hanno forgiato il percorso della musica classica.

Luigi Dallapiccola e la dodecafonia

Luigi Dallapiccola, considerato il pioniere della dodecafonia in Italia, ha lasciato un’impronta indelebile nella musica contemporanea. I suoi “Due pezzi sinfonici” apriranno il concerto, riflettendo l’attenzione di Noseda verso il repertorio novecentesco e contemporaneo. Dallapiccola ha spesso mescolato tradizione e innovazione, e i suoi lavori sono un chiaro esempio di come la musica possa evolvere pur mantenendo legami con le correnti precedenti.

Noseda ha sottolineato l’importanza di riscoprire i lavori di altri autori italiani come Castiglioni, Maderna e Casella, riconoscendo che la musica di Dallapiccola merita uno spazio più ampio negli attuali programmi delle orchestre. Questa attenzione alla composizione italiana risalta ulteriormente con l’annuncio del programma di Washington, dal 6 all’8 marzo, dove Noseda presenterà brani a solo e orchestrali, tra i quali il “Boléro” di Ravel, il Concerto per trombone di Nino Rota e il pezzo commissionato alla prima mondiale di Nicola Campogrande. Questa strategia di promozione della musica italiana contemporanea dimostra l’impegno di Noseda nel rivolgere uno sguardo attento al patrimonio musicale del Novecento.

Hector Berlioz e la rivoluzione romantica

La seconda parte del concerto sarà dedicata a Hector Berlioz, il compositore francese che ha sconvolto le convenzioni musicali del suo tempo. La sua “Symphonie Fantastique” rappresenta una delle opere più iconiche e innovative del repertorio romantico. Questo capolavoro non è solo una mera esecuzione musicale, ma un viaggio emotivo che racconta storie attraverso le sue sezioni dinamiche e colorate. Berlioz è spesso considerato un ‘sovversivo’ non solo per la sua musica, ma anche per il modo in cui ha reinventato la forma della sinfonia, dando vita a narrazioni musicali profonde e evocative.

La scelta di includere un estratto da “Roméo et Juliette” permetterà ai musicisti della Filarmonica di esplorare per la prima volta questo capolavoro sfaccettato, proponendo una selezione orchestrale che non era mai stata eseguita da loro prima. Questa occasione è un’opportunità preziosa per il pubblico, che avrà modo di apprezzare la ricchezza e la complessità della musica di Berlioz, ulteriormente valorizzata dalla maestria di Noseda.

Franz Liszt e la magia del recital pianistico

Il concerto si concluderà con il “Concerto n. 2 in la maggiore” per pianoforte e orchestra di Franz Liszt, un’opera che sfida le capacità tecniche e interpretative dei pianisti. Sarà Francesco Piemontesi a prendere il posto di solista, portando in scena una performance che sicuramente metterà in evidenza non solo la sua abilità tecnica, ma anche la sua profondità interpretativa.

Franz Liszt è noto per aver rivoluzionato il concerto pianoforte, trasformandolo in una forma d’arte a sé stante. La sua abilità di combinare virtuosismo ed espressività ha segnato una tappa fondamentale nello sviluppo di concerti e recital. Noseda, che dirige anche la Washington National Symphony Orchestra e ha ricevuto il prestigioso Ambrogino d’oro, interpreta i programmi con un occhio rivolto alla continuità e alla narrazione musicale, come se stesse raccontando una storia che si sviluppa attraverso i vari epìsodi del concerto.

La serata alla Filarmonica della Scala si prospetta come un’esperienza coinvolgente, non solo per gli amanti della musica classica, ma anche per chi desidera immergersi in un viaggio attraverso la creatività e la ribellione di tre compositori che hanno sfidato le norme e ridefinito il panorama musicale. L’unione di Dallapiccola, Berlioz e Liszt promette di offrire al pubblico un’assoluta rarità: una fusione di innovazione e tradizione che celebrerà l’essenza stessa della musica.

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