Il mondo dell’opera milanese si prepara a una transizione significativa con il recente consiglio di amministrazione tenutosi al Teatro alla Scala. Questo evento segna non solo la fine del mandato di Dominique Meyer, sovrintendente del prestigioso teatro, ma anche l’inizio ufficiale della sua successione da parte di Fortunato Ortombina. Con il termine del contratto di Meyer fissato per il 28 febbraio, la scena si complica ulteriormente con il rinnovo del consiglio di amministrazione, portando con sé incertezze e possibilità per il futuro della Scala.
L’assemblea generale e il bilancio 2024
Durante l’assemblea che ha avuto luogo oggi, i membri del consiglio hanno approvato il bilancio 2024, che presenta un moderato attivo. Questo approvazione segna un passo avanti nel perseguimento della stabilità finanziaria del teatro, mentre i membri del cda vacillano su come procedere nella fase di transizione. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha colto l’occasione per ringraziare Meyer per il suo operato, sottolineando il suo impegno e i risultati raggiunti negli anni trascorsi alla Scala. Un momento di grande emozione, durante il quale l’intera sala ha tributato un applauso a Meyer, rendendo omaggio al suo contributo all’arte e alla cultura milanese.
Le prossime sfide di Fortunato Ortombina
Con l’arrivo di Fortunato Ortombina, si profilano importanti cambiamenti all’interno del Teatro alla Scala. Ortombina ha dichiarato di voler prendere tempo per valutare i prossimi passi strategici, considerando le molteplici posizioni di vertice da rinnovare, tra cui il responsabile del marketing, ora trasferito al Piccolo Teatro, e il responsabile del palcoscenico. Anche la direzione del corpo di ballo è in discussione, con la possibile proroga dell’attuale direttore, Manuel Legris, mentre ci si attende l’arrivo di Roberto Bolle una volta terminati i suoi impegni sul palco. Ortombina avrà un ruolo cruciale nel determinare queste decisioni, tenendo conto delle esigenze artistiche e della leadership del teatro.
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Il futuro del consiglio di amministrazione
Il 28 febbraio non segna solo la fine del periodo di Meyer, ma anche la scadenza per l’attuale consiglio di amministrazione. Proseguendo verso il rinnovo, alcuni membri sono sulla buona strada per essere confermati, tra cui Giovanni Bazoli di Intesa Sanpaolo e Giacomo Campora di Allianz. Le incertezze, però, rimangono per alcuni nomi, poiché i due membri nominati dal Ministero sono stati designati durante il governo di Franceschini. Maite Carpio Bulgari sembra avere meno possibilità di rimanere, mentre Francesco Micheli potrebbe ritrovare posto, essendo già confermato in passato, nonostante il variegato panorama politico.
Il prossimo periodo si preannuncia cruciale per il Teatro alla Scala, con Meyer che ha lasciato un’eredità prominente e un futuro ricco di aspettative che Ortombina dovrà affrontare. Il palcoscenico si prepara a nuove interpretazioni, mentre Milano e il mondo dell’opera osservano con interesse.