Ultimi concerti del festival musica da camera urbino nel palazzo ducale con schubert e mozart

Ultimi concerti del festival musica da camera urbino nel palazzo ducale con schubert e mozart

Il festival musica da camera 2025 a Urbino si conclude con concerti nel palazzo ducale, unendo musica dal settecento a contemporanea e valorizzando il patrimonio artistico con mostre e spazi restaurati.
Ultimi Concerti Del Festival M Ultimi Concerti Del Festival M
Il Festival Musica da Camera di Urbino 2025 unisce musica classica e patrimonio artistico nel suggestivo Palazzo Ducale, con concerti di rilievo e mostre che valorizzano la storia e la cultura della città. - Gaeta.it

L’edizione 2025 del festival musica da camera a Urbino si avvia alla chiusura con due concerti di grande rilievo ospitati nel palazzo ducale, cuore della città storica. La manifestazione si conferma spazio di incontro fra musica e patrimonio artistico, proponendo programmi mirati che valorizzano le sale del palazzo appena restaurate, arricchite da mostre temporanee. Le esecuzioni coinvolgono interpreti specializzati in repertori che spaziano dal settecento a compositori contemporanei, offrendo al pubblico un’esperienza culturale e musicale unica.

Il quintetto per archi di schubert apre il finale del festival

Domenica 1 giugno, il festival ha proposto una delle pagine più note della musica da camera: il quintetto per archi di franz schubert in do maggiore, D. 956. Si tratta di un’opera centrale della tradizione romantica, dove il linguaggio musicale che schubert sviluppa si spinge verso nuove espressioni emotive attraverso la combinazione di due violoncelli, due violini e una viola.

Esecuzione e interpreti di rilievo

L’esecuzione in programma ha visto la partecipazione di musicisti con esperienze concertistiche internazionali: elicia silverstein al violino, cecilia cartoceti al secondo violino, daniel palmizio alla viola, con sebastiano severi e luca bacelli ai due violoncelli. Questa formazione a cinque elementi ha immerso il pubblico nell’atmosfera intensa e ricca di sfumature del pezzo, che esplora temi contrastanti tra lirismo e tensione.

A completare l’esperienza, i visitatori hanno potuto accedere alla mostra dedicata a simone cantarini, giovane maestro del seicento, e al recentemente restaurato studiolo del duca. Questi spazi storici, nelle cui stanze si sono mossi protagonisti del rinascimento e barocco, hanno offerto un contesto suggestivo per ascoltare musica antica. La sinergia tra arte visiva e musica si è così concretizzata in modo tangibile, rafforzando il valore culturale del festival.

L’appuntamento conclusivo con mozart, kurtág e schumann

Sabato 7 giugno è stato il giorno dell’ultimo concerto, che ha portato sul palcoscenico clarinetto, viola e pianoforte. I protagonisti della serata sono stati clara dutto al pianoforte, aron chiesa al clarinetto e ancora daniel palmizio alla viola, interpreti di un repertorio che spazia da wolfgang amadeus mozart a robert schumann passando per györgy kurtág.

Il programma musicale

Il programma si è aperto con il trío kegelstatt di mozart, noto per il suo equilibrio formale e l’intesa tra gli strumenti, considerato una pietra miliare della musica da camera settecentesca. In seguito, è stata eseguita la composizione quasi contemporanea omaggio a robert schumann di kurtág, che riflette una sensibilità moderna ma legata alla tradizione romantica. Infine, le märchenerzählungen op. 132 di schumann hanno chiuso il concerto con racconti musicali ispirati a fiabe, giocando su atmosfere oniriche e racconti sonori.

L’esecuzione ha sottolineato il dialogo tra epoche diverse, mettendo in evidenza l’evoluzione stilistica all’interno della musica da camera e la capacità degli interpreti di passare da stili accademici a espressioni più complesse. Il pubblico, in una cornice storica come il palazzo ducale, ha usufruito di una serata che ha unito tradizione e contemporaneità.

Il festival musica da camera urbino e la valorizzazione del patrimonio artistico

La manifestazione, giunta nel 2025 alla sesta edizione, conferma la volontà di tenere insieme musica e arte visiva con un’attenzione particolare agli spazi storici urbini, in particolare il palazzo ducale. La collaborazione con la galleria nazionale delle marche permette di ospitare nel cuore della città una stagione concertistica rivolta a solisti internazionali e prime parti di teatri europei.

La scelta dei programmi prevede un focus sul repertorio cameristico che va dal settecento a compositori contemporanei, con un’attenzione ai dettagli della composizione e ai linguaggi musicali. Ogni concerto si affida ad una formazione specifica, calibrata sulle esigenze del programma scelto, rafforzando il carattere specialistico e insieme accessibile dell’offerta artistica.

Gli spazi scelti, tra sale restaurate e mostre temporanee, arricchiscono la proposta culturale dando modo al pubblico di vivere la musica in un contesto ricco di storia e bellezza architettonica. Il festival rappresenta così un momento di attrazione per musicisti e appassionati, ma anche un’occasione per riscoprire elementi storici di urbino poco conosciuti.

Change privacy settings
×