Uccisione di un ex vicesindaco a Garzeno: indagini portano a un minorenne

Uccisione di un ex vicesindaco a Garzeno: indagini portano a un minorenne

L’omicidio di Candido Montini, ex vicesindaco di Garzeno, scuote la comunità di Catasco; un minorenne arrestato come principale indiziato in un caso con possibili motivi economici.
Uccisione di un ex vicesindaco
Uccisione di un ex vicesindaco a Garzeno: indagini portano a un minorenne - (Credit: www.ansa.it)

L’omicidio di Candido Montini, ex vicesindaco di Garzeno e negoziante di alimentari, continua a far discutere la comunità di Catasco, frazione sui monti dell’Alto Lago di Como. La tragica vicenda, avvenuta il 24 settembre, ha scosso profondamente la piccola comunità locale, portando all’arresto di un minorenne di 17 anni, considerato il principale indiziato. Le indagini condotte dai carabinieri di Como rivelano dettagli inquietanti e un possibile movente economico.

Il ritrovamento del corpo e la causa della morte

Il delitto è avvenuto nel pomeriggio del 24 settembre, quando Montini è stato sorpreso nella sua abitazione, probabilmente mentre si preparava a riaprire il suo negozio, un’attività che serviva la comunità con consegne a domicilio. Il giorno successivo al delitto, il corpo di Montini è stato scoperto dal panettiere, che non l’ha trovato aperto per la consueta consegna di pane. L’autopsia ha rivelato che la vittima ha subito una ventina di coltellate, evidenziando un’aggressione violenta e deliberata. I segni di difesa sul corpo suggeriscono che Montini abbia tentato di opporsi all’attacco.

Montini, noto nel piccolo borgo, gestiva la propria attività con un sistema di pagamento tradizionale, basato su un “libretto” sul quale venivano segnate le transazioni da saldare mensilmente. Gli investigatori ipotizzano che l’assassino fosse a conoscenza di questo metodo di pagamento, e che quindi potesse aver avuto motivi economici per compiere il delitto.

L’arresto del minorenne e gli sviluppi delle indagini

La mattina del 24 settembre, dopo aver ascoltato diversi residenti e aver effettuato test salivari a campione per raccogliere dati biologici, i carabinieri hanno indirizzato le loro indagini verso un giovane del posto. Questo minorenne, che vive in prossimità della vittima, è stato prelevato dalla sua abitazione e portato nella caserma dei carabinieri di Como per un lungo interrogatorio, assistito da un sostituto procuratore minorile di Milano. Al momento, il giovane risulta indagato per omicidio volontario ma non sono stati adottati provvedimenti restrittivi.

Le indagini, condotte con l’ausilio dei Ros, hanno coinvolto anche un’accurata perquisizione della casa della vittima per raccogliere eventuali tracce biologiche. L’analisi del DNA ha portato a identificare la famiglia del minorenne come sospetta, fino ad arrivare a includere il giovane stesso fra i principali indagati.

La dinamica dell’aggressione e il contesto sociale

L’assassinio è stato presumibilmente motivato da un intento di rapina, sebbene non siano stati riscontrati segni di effrazione nella casa di Montini. Tuttavia, la scoperta di un portafogli vuoto lungo una stradina del borgo e il ritrovamento di un coltello da cucina, diverso da quelli presenti in casa, avvalorano questa ipotesi. Le telecamere di sorveglianza non hanno registrato movimenti sospetti, rendendo il quadro investigativo più complesso.

Il popoloso e tranquillo borgo di Catasco, con poco più di un centinaio di abitanti, ha subito un forte impatto emotivo con questo evento tragico. La vita quotidiana della comunità è stata interrotta da un crimine che appare estraneo al contesto locale, creando un clima di incertezza e paura tra i residenti. La cittadinanza attende ora che le autorità portino a termine le indagini per chiarire i dettagli dell’omicidio e giungere alla verità.

Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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