L’arrivo della primavera ha portato una decisa ripresa per il turismo all’aria aperta in Italia, nonostante qualche incertezza nei giorni del 25 aprile a causa del maltempo. I dati raccolti da Faita Federcamping e HBenchmark mostrano una tendenza positiva, con un aumento delle presenze rispetto agli anni precedenti. Le strutture all’aperto, tra campeggi e villaggi turistici, registrano numeri promettenti soprattutto sul lago di Garda, confermando come questo tipo di vacanza si stia affermando come scelta di qualità per i turisti nazionali e stranieri.
Numeri e trend del turismo open air nella stagione primaverile
I dati più recenti riguardano 29 strutture ricettive, con una classificazione che va dalle 2 alle 5 stelle, comprendendo circa 16.500 unità ricettive. In questo campione si sono registrate quasi 279mila notti trascorse tra il 18 aprile e il 3 maggio. Le presenze durante le vacanze pasquali hanno raggiunto un picco di occupazione media del 65% nella notte tra sabato e domenica di Pasqua. Anche il ponte del Primo Maggio ha mostrato livelli simili, con un’occupazione del 64% nella notte del 2 maggio.
Il 25 aprile e l’impatto del maltempo
Il 25 aprile ha segnato un risultato meno brillante, con tassi di riempimento attorno al 39%, a causa del maltempo. Tuttavia, la tendenza complessiva resta positiva, confermando la crescita del settore dopo un 2024 che ha superato del 13% gli arrivi rispetto al 2019 e che ha mantenuto livelli simili al record del 2023 . Questo dato sottolinea come il turismo all’aria aperta stia consolidando la sua posizione nella scelta dei viaggiatori italiani e stranieri.
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Preferenze degli alloggi e performance territoriali
Tra le tipologie di alloggi, le mobile home si confermano le più richieste, con un’occupazione che supera il 54% nel periodo considerato. Seguono bungalow e villette, che registrano un’occupazione del 50,1%, mentre le piazzole arrivano al 41,1%. Le tende e le strutture glamping raggiungono quasi il 31%, segno che anche forme più “rustiche” di soggiorno mantengono un certo interesse.
Il lago di Garda protagonista
La zona del lago di Garda si distingue per le migliori performance in termini di occupazione media quotidiana. Durante la Pasqua si sono registrati picchi del 71% e per il ponte del Primo Maggio livelli addirittura dell’87%. Queste cifre testimoniano la forte attrattiva del territorio gardesano per il turismo open air, favorito sia dal contesto naturale sia dall’offerta delle strutture ricettive.
Origine dei flussi turistici e dinamiche di mercato
Il 75% dei turisti proviene dall’Italia e dalla Germania, con ospiti tedeschi in aumento del 43%. Questo conferma il peso notevole del mercato tedesco per il comparto del campeggio e villaggi all’aperto. Gli altri paesi europei con un’incidenza significativa sono i Paesi Bassi, con quasi il 7,5% delle presenze, seguiti dall’Austria e dalla Svizzera, rispettivamente con il 5,6% e il 5,1%.
Differenze territoriali nei flussi
Nelle strutture delle aree di Chioggia e Sottomarina prevalgono gli italiani, con una quota dell’82,9% sul totale delle presenze. Diverso invece il contesto di Jesolo e Cavallino Treporti, dove la maggioranza degli ospiti arriva dalla Germania . Lo stesso vale per il lago di Garda, in cui il turismo tedesco rappresenta quasi la metà dei flussi . Questi dati indicano una netta differenziazione territoriale delle provenienze, con alcune località rivolte maggiormente al mercato interno e altre concentrate sull’utenza straniera.
I numeri raccolti confermano come il turismo all’aria aperta riesca a coinvolgere diverse fasce di visitatori, con un’offerta articolata e una distribuzione territoriale variegata. Le strutture si confermano punti chiave per attrarre turisti in primavera, pur in un contesto climatico che può influenzare i risultati, come dimostra il 25 aprile. Il settore segue una crescita costante, basata su una domanda che si orienta su sistemazioni qualificate e su destinazioni ricche di attrattive naturali e culturali.