Truffe online a macerata e cingoli: falsi siti e annunci ingannano acquirenti con pagamenti mai restituiti

Truffe online a macerata e cingoli: falsi siti e annunci ingannano acquirenti con pagamenti mai restituiti

A macerata e cingoli numerosi cittadini sono stati truffati online nell’acquisto di ricambi auto ed elettronica tramite siti falsi; i carabinieri hanno denunciato i responsabili e smantellato la rete criminale.
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A Macerata e Cingoli, i carabinieri hanno smantellato reti di truffe online legate all’acquisto di ricambi auto ed elettronica su siti falsi, denunciando i responsabili e invitando a prestare attenzione nelle compravendite digitali. - Gaeta.it

Negli ultimi mesi, diversi cittadini tra macerata e cingoli sono caduti vittime di inganni online legati all’acquisto di beni attraverso piattaforme non autorizzate. Le truffe riguardano soprattutto la vendita di ricambi auto e beni elettronici, con soldi versati e mai recuperati. Le forze dell’ordine sono intervenute denunciando i responsabili e smantellando alcune reti che operavano su internet con siti falsi e annunci trappola.

Il caso della ditta maceratese: ricambi auto pagati su conto truffa

Nel maggio scorso, un uomo di 63 anni ha cercato su internet ricambi per la sua auto rivolgendosi ad una ditta di macerata specializzata in autoricambi usati. Ha però incappato in un sito web molto simile all’originale, ma creato ad hoc da truffatori per attrarre clienti. Dopo aver contattato telefonicamente questo falso rivenditore, è stato indirizzato verso un altro venditore, che gli ha chiesto il pagamento di 250 euro tramite bonifico bancario su un conto intestato a lui stesso, cioè al truffatore.

A seguito del versamento, la merce non è mai arrivata. Solo dopo alcuni giorni, preoccupato, la vittima ha telefonato al vero numero dell’azienda di macerata scoprendo di essere stato raggirato. I carabinieri di cingoli si sono attivati, esaminando i tabulati telefonici e la pista del bonifico. Hanno identificato un 45enne della provincia di caserta, che con almeno altri complici ignoti aveva orchestrato la truffa. L’uomo è stato denunciato per frode informatica e accesso abusivo al sistema telematico.

Altre due truffe ai danni di acquirenti locali

Le indagini dei carabinieri hanno portato alla luce altre due frodi online con dinamiche simili. La prima ha coinvolto un giovane di 30 anni di cingoli che ha versato 490 euro su una carta postepay per acquistare una PlayStation pubblicizzata via internet. Il venditore, un 32enne siciliano, non ha mai spedito la console e per questo è stato segnalato per truffa.

La seconda truffa è partita da un annuncio pubblicato su una piattaforma di compravendita da un 19enne lituano residente in provincia di firenze. Il ragazzo offriva quattro cerchi per auto a 500 euro. Un uomo di 71 anni, incuriosito dall’inserzione, ha effettuato un bonifico, ma non ha mai ricevuto la merce. Anche in questo caso è scattata la denuncia.

Il ruolo delle forze dell’ordine e le tecniche per smascherare i truffatori

I carabinieri hanno adottato metodi investigativi tradizionali e digitali, recuperando informazioni dai tabulati telefonici e dal flusso dei pagamenti online. L’uso dei dati telematici ha permesso di risalire ai responsabili in tempi relativamente brevi. L’indagine ha evidenziato come i malviventi usino siti web clone, telefoni e piattaforme di pagamento online per costruire un quadro credibile e trarre in inganno gli acquirenti.

Questi episodi dimostrano la fragilità dei sistemi di compravendita online non ufficiali. Anche chi cerca beni di uso quotidiano, come ricambi auto o elettronica, rischia di imbattersi in raggiri ben organizzati. Le autorità invitano a verificare con attenzione i contatti e le modalità di pagamento richieste, per evitare di perdere somme di denaro in acquisti mai completati.

Il lavoro dei carabinieri continua per scovare eventuali altri responsabili e per fornire supporto alle vittime di frodi digitali nell’area di macerata e cingoli. Restano aperte le indagini su altri possibili coinvolti nella rete criminale individuata, mentre gli utenti sono avvisati a mantenere alta la guardia nelle transazioni online.

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