Truffa ai parroci: scoperto un gruppo che ha estorto oltre 35mila euro a sacerdoti anziani

Truffa ai parroci: scoperto un gruppo che ha estorto oltre 35mila euro a sacerdoti anziani

Un gruppo di truffatori ha ingannato anziani parroci, estorcendo oltre 35mila euro attraverso false emergenze. Le indagini hanno portato agli arresti, ma il tribunale ha escluso procedimenti penali.
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Truffa ai parroci: scoperto un gruppo che ha estorto oltre 35mila euro a sacerdoti anziani - Gaeta.it

Un caso di truffa che ha coinvolto anziani parroci ha svelato una rete di inganni organizzata. In un periodo di poco meno di due anni, un gruppo di persone è riuscito a carpire la fiducia di sacerdoti, estorcendo loro una somma considerevole. Le modalità utilizzate per l’inganno erano astute e, purtroppo, sfruttavano la buona fede di questi uomini di chiesa.

La tecnica della truffa

Le persone arrestate si sono rivelate particolarmente abili nel mettere in atto un piano che prevedeva la simulazione di situazioni critiche. Chiamavano le parrocchie spacciandosi per parrocchiani in difficoltà finanziaria. Un’altra strategia consisteva nel fingersi parenti di defunti, sostenendo che la parrocchia dovesse anticipare le spese di successione per accedere a una eredità destinata alla chiesa. L’inganno ha funzionato, tanto che i quattro truffatori sono riusciti a farsi accreditare oltre 35mila euro.

Le comunicazioni telefoniche si sviluppavano con messaggi attentamente costruiti, nei quali venivano descritte situazioni drammatiche. La maggior parte delle richieste faceva leva su un’immagine toccante, facendo appello alla generosità degli anziani parroci. I pagamenti venivano effettuati tramite carte Postapay o vaglia postali, strumenti che hanno permesso ai truffatori di incassare le somme in modo rapido e discreto.

Le indagini e gli arresti

L’operazione di polizia che ha portato all’arresto dei quattro truffatori si è svolta grazie a un’attenta indagine condotta dalle forze dell’ordine. La denuncia di alcuni parroci ha attivato un monitoraggio mirato, permettendo di raccogliere prove sufficienti per procedere con gli arresti. Durante le indagini, è emerso che il gruppo aveva truffato diversi parroci in tutta la regione, agendo in un arco di tempo compreso tra il 2018 e il 2019.

Una volta identificati, i truffatori sono stati arrestati, mentre un quinto individuo è stato denunciato per la sua connessione con l’attività illecita. Gli avvocati difensori hanno tentato di mettere in discussione la validità delle accuse, ma il giudice ha pronunciato un verdetto non luogo a procedere, classificando la situazione come priva di aggravanti significativi.

Il verdetto del tribunale

Oggi il tribunale di Genova ha reso noto il proprio verdetto riguardo al caso. Dopo un’attenta analisi delle prove presentate, i giudici hanno escluso la possibilità di procedere penalmente. Questo esito ha suscitato un certo stupore, considerando l’entità delle somme sottratte e la vulnerabilità dei soggetti bersagliati, in particolare i sacerdoti anziani.

L’assenza della querela, che avrebbe potuto supportare ulteriormente le accuse, ha quindi portato a questa decisione. La comunità ecclesiale sta ora riflettendo su come proteggere meglio i suoi membri da simili inganni, evidenziando l’importanza dell’informazione e della formazione nella prevenzione delle truffe.

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