Trieste: incontro cruciale fra Wärtsilä Italia e sindacati riguardo a fattibilità di esternalizzazione

Riunione tra Wärtsilä Italia e sindacati a Trieste per discutere l’esternalizzazione dei servizi, suscitando preoccupazioni per il futuro occupazionale e la stabilità della sede locale.
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Trieste: incontro cruciale fra Wärtsilä Italia e sindacati riguardo a fattibilità di esternalizzazione - Gaeta.it

Nella giornata di ieri, la sede di Confindustria a Trieste ha ospitato un’importante riunione tra la direzione di Wärtsilä Italia e il Coordinamento sindacale nazionale di Fim, Fiom e Uilm. L’oggetto del dibattito è stato un primo confronto sugli accordi stipulati nel mese di luglio durante le trattative con il governo. La discussione è stata focalizzata sulla possibilità di esternalizzare alcuni servizi della divisione Technical Information, che attualmente occupa 120 dipendenti, di cui 23 localizzati a Trieste. L’incontro ha messo in luce preoccupazioni rilevanti riguardanti il futuro occupazionale nella sede triestina e l’aderenza dell’azienda agli accordi precedentemente stabiliti.

La posizione di Wärtsilä Italia

Durante il meeting, la direzione di Wärtsilä ha confermato di essere attualmente impegnata in uno studio di fattibilità riguardo all’esternalizzazione dei servizi. Quest’azione ha suscitato una forte reazione da parte dei sindacati. Secondo Fim, Fiom e Uilm, la decisione di esternalizzare rappresenterebbe una violazione degli accordi stipulati sia nel contratto quadro del 6 luglio che nell’accordo di programma del 29 luglio. Tali accordi miravano a garantire la salvaguardia delle attuali configurazioni industriali e lavorative almeno fino al 31 dicembre 2027. La proposta di esternalizzazione è vista come un’ulteriore minaccia alla stabilità della sede di Trieste, già colpita da precedenti delocalizzazioni, e potrebbe gravare sulla forza lavoro dell’intero gruppo.

Reazione dei sindacati

I rappresentanti sindacali hanno espresso forte preoccupazione riguardo alla volontà di Wärtsilä di attenuare ulteriormente i legami con il territorio triestino. “È inaccettabile che l’azienda, dopo aver già trasferito produzione all’estero, ora intenda ridurre ulteriormente la propria presenza in Italia,” hanno affermato i sindacati, sottolineando la gravità di una scelta simile. Per cercare di sensibilizzare i lavoratori sulla situazione attuale, sono previste assemblee informative nei prossimi giorni per discutere le possibili strategie di azione. L’obiettivo è ottenere un mandato per avviare campagne di contrasto nel caso in cui la multinazionale confermasse la volontà di procedere con l’esternalizzazione.

Dati occupazionali di Wärtsilä Italia

In aggiunta alle discussioni sull’esternalizzazione, l’incontro ha fornito anche un aggiornamento sui dati occupazionali attuali all’interno di Wärtsilä Italia. Al momento, l’azienda impiega 795 persone in totale, con la maggior parte, 620, localizzate a Trieste. Altri dipendenti sono distribuiti tra Genova , Napoli e Taranto . È stato ribadito anche l’impegno a ripristinare il turnover per le uscite legate a pensionamenti o dimissioni volontarie in tutte le sedi. Questa conferma è stata presentata come una misura per garantire la stabilità e la continuità operativa dell’azienda nei vari stabilimenti.

A partecipare all’incontro, vi era anche il nuovo amministratore delegato, Gianluca Bertossi, il quale ha messo in evidenza la necessità di un dialogo continuo e produttivo tra l’azienda e le rappresentanze sindacali, con l’intento di trovare soluzioni che possano avvantaggiare entrambe le parti. L’andamento della situazione sarà monitorato con attenzione nei prossimi giorni, in attesa di ulteriori sviluppi.

Ultimo aggiornamento il 31 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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