La città di Trieste si trova ad affrontare problematiche gravose che mettono in evidenza la fragilità delle fasce più deboli della popolazione. Nella conferenza stampa di fine anno del sindacato Usb, i rappresentanti hanno sollevato questioni di grande rilevanza, come la mancanza di sostegno alle famiglie in difficoltà , l’urgente crisi industriale e la crescente emergenza abitativa. Questi temi richiedono attenzione e interventi decisivi da parte delle istituzioni.
Le criticità legate al sostegno alle fasce deboli
Massimiliano Generutti, membro dell’Esecutivo Usb Lavoro privato Trieste, ha descritto una situazione drammatica in cui il Governo sembra concentrarsi su misure contro i poveri piuttosto che affrontare il problema della povertà in termini sistemici. Con il ricalcolo dell’ISEE, coloro che già si trovano in una posizione economica difficile subiranno un ulteriore colpo, aggravato dall’annullamento del reddito di cittadinanza. Queste misure non solo alimentano la precarietà , ma aumentano la frustrazione tra chi vive quotidianamente con difficoltà economiche.
La crisi industriale a Trieste è un tema altrettanto rilevante. Generutti ha elencato situazioni critiche come quelle di Flex e Tirso, che richiedono un intervento nazionale concreto. La mancanza di un progetto industriale da parte dello Stato si fa sentire, lasciando le industrie senza una direzione chiara. Le promesse fatte durante il passato, come nei casi di Electrolux, restano irrimediabilmente disattese. La situazione attuale lascia intravedere un Governo che si mostra inadeguato nella gestione delle necessità lavorative del territorio, mentre l’attenzione si sposta sempre più su ammortizzatori sociali piuttosto che su iniziative imprenditoriali e industriali durevoli.
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Emergenza abitativa e precarietà lavorativa
Un altro aspetto critico sollevato durante la conferenza è quello dell’emergenza abitativa, a cui ha fatto riferimento Francesca Martinelli di Usb Trieste. L’aumento degli sfratti e l’inefficienza nella gestione dell’edilizia pubblica costituiscono una realtà difficile da accettare per molti triestini. L’assenza di accessibilità agli alloggi rappresenta una barriera insormontabile per numerosi cittadini, già provati da anni di difficoltà lavorative.
Dall’analisi emerge che molti appartamenti rimangono sfitti, mentre il mercato degli affitti privati è dominato da proposte turistiche che soffocano le possibilità di chi cerca una casa per viverci. Questo fenomeno accentua la crisi abitativa, rendendo impossibile per le famiglie trovare soluzioni stabili. Usb ha avanzato la proposta di introdurre un testo unico sui canoni di locazione, finalizzato a rendere il diritto alla casa una priorità da tutelare con maggiore serietà .
Il quadro generale tracciato da Usb illustra una Trieste in difficoltà , dove le politiche attuali non sembrano rispondere in modo adeguato alle crescenti esigenze della popolazione. È necessario, quindi, un cambio di rotta che consideri seriamente la situazione, garantendo un supporto concreto alle comunità più vulnerabili della città .