Treviso e Belluno al top: l’analisi delle performance ambientali in Veneto

Il report di Legambiente “Ecosistema Urbano 2024” evidenzia le disparità ambientali in Veneto, con Treviso e Belluno in cima alla classifica, mentre Padova, Venezia e Vicenza affrontano sfide significative.
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Treviso e Belluno al top: l'analisi delle performance ambientali in Veneto - Gaeta.it

Nel cuore del Veneto, un recente report di Legambiente ha messo in luce un quadro contrastante delle performance ambientali nelle città della regione. La classifica “Ecosistema Urbano 2024” ha esaminato 106 capoluoghi di provincia, svelando differenze significative tra le varie località. Mentre Treviso e Belluno si pongono ai vertici della classifica, altre città come Padova, Venezia e Vicenza mostrano difficoltà, mentre Rovigo e Verona si trovano in una situazione critica.

Treviso e Belluno: esempi di virtù ecologiche

Treviso si colloca al sesto posto nella graduatoria generale e si distingue per i suoi progressi nella raccolta differenziata, che nel 2023 ha raggiunto l’87,1%. Questo risultato rappresenta un importante passo avanti per la città, contribuendo a un ambiente più pulito e a un utilizzo più sostenibile delle risorse. Non solo la raccolta differenziata, ma anche la rete ciclabile di Treviso ha registrato crescite significative, raggiungendo 27 metri di piste ogni 100 abitanti, favorendo una mobilità più sostenibile tra i cittadini.

Belluno raccoglie ottimi risultati, piazzandosi al 19° posto, e anch’essa ha mostrato progressi nella gestione dei rifiuti. L’attenzione verso una mobilità alternativa è un aspetto comune a queste due città; oltre alla ciclabilità, entrambe si sono impegnate anche nel potenziamento del trasporto pubblico. Una sostanziale critica alle performance di queste città, tuttavia, è rappresentata dalla qualità dell’aria e dalla gestione della risorsa idrica, dove sia Treviso che Belluno devono compiere ulteriori passi avanti.

La sfida delle città venete: Padova, Venezia e Vicenza

Su un altro fronte, Padova, Venezia e Vicenza mostrano risultati meno soddisfacenti. Padova occupa il 42° posto e ha faticato a mantenere il passo, nonostante delle buone performance nel solare fotovoltaico sui edifici pubblici. La città ha spesso avuto difficoltà nel migliorare la qualità dell’aria e nella raccolta differenziata, quesiti che richiedono un intervento maggiore per promuovere uno sviluppo urbano più sostenibile.

Passando a Venezia, che si posiziona al 39° posto, la situazione è critica: la città ha subito un calo di ben 28 posizioni rispetto allo scorso anno. La gestione della qualità dell’aria rimane un problema significativo, affiancato da scarsi risultati nella gestione delle risorse idriche e una carenza nell’utilizzo efficiente del suolo. Inoltre, Venezia ha visto un arretramento nella ciclabilità e nella promozione delle energie rinnovabili, provando a gestire l’inevitabile impatto del turismo di massa.

Vicenza, invece, si trova al 51° posto, mostrando delle performance migliorabili in diversi ambiti cruciali per la sostenibilità. Potenziare e rivitalizzare le performances ambientali di queste tre città dovrebbe diventare una priorità, per garantire un futuro più sostenibile e vivibile per i cittadini.

I punti critici nel panorama veneto

Una costante nel rapporto è l’emergere di indicatori critici in tutta la regione. Nessuna città veneta risulta nelle prime 20 posizioni riguardo a qualità dell’aria e gestione del suolo. Questi aspetti rappresentano vere e proprie sfide da affrontare urgentemente. Una particolare attenzione va riservata alla lotta contro lo smog e all’uso efficiente del suolo, elementi chiave per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini veneti.

Legambiente sottolinea la necessità di una “rivoluzione ecologica” in Veneto, evidenziando come le città della regione necessitino di interventi più rapidi e decisi. È vitale che gli amministratori locali trovino soluzioni pratiche e puntuali per affrontare le problematiche ambientali e migliorare le condizioni di vita dei cittadini.

Venezia: un caso studio urgente

Venezia, in particolare, rappresenta un caso studio che richiede attenzione immediata. Il presidente di Legambiente Veneto, Luigi Lazzaro, ha evidenziato come la città soffra di grave congestione dovuta al turismo, a spese della qualità della vita dei residenti e della salute ambientale. Lazzaro chiede un piano d’azione ambizioso che ponga al centro della strategia la sostenibilità ambientale. Senza un’azione decisa, gli impatti negativi della monocoltura turistica rischiano di compromettere il futuro della città.

Le sfide di Venezia non sono uniche, ma riflettono una tendenza più ampia in molte città venete, dove è fondamentale unire le forze per trasformare la direzione d’azione verso un percorso più verde e responsabile. Garantire un futuro prospero richiederà l’impegno di tutti, rendendo le città venete più sostenibili e vivibili per le generazioni future.

Ultimo aggiornamento il 28 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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