Tre uomini di origine indiana denunciati a sabaudia per rapina aggravata e tentata estorsione

Tre uomini di origine indiana denunciati a sabaudia per rapina aggravata e tentata estorsione

A Sabaudia i Carabinieri denunciano tre cittadini indiani per rapina in concorso e un quarto per tentata estorsione, dopo un’aggressione avvenuta a maggio ai danni di un connazionale.
Tre Uomini Di Origine Indiana Tre Uomini Di Origine Indiana
A Sabaudia, i carabinieri hanno denunciato tre cittadini indiani per rapina in concorso e un quarto per tentata estorsione ai danni di una vittima della stessa comunità. - Gaeta.it

A sabaudia, nella mattinata di giovedì 15 maggio 2025, i carabinieri della locale stazione hanno portato a termine un’operazione che ha condotto alla denuncia di tre cittadini indiani, accusati di rapina in concorso. Il lavoro degli investigatori ha preso spunto da una segnalazione riguardante un episodio avvenuto pochi giorni prima, l’8 maggio, quando una persona del loro stesso Paese era stata aggredita e derubata. I dettagli emersi dall’indagine gettano luce su dinamiche criminali che hanno coinvolto anche un quarto individuo, anch’egli protagonista di minacce alla vittima.

Le circostanze della rapina a sabaudia e l’identificazione degli indagati

La vicenda ha avuto origine la sera del 5 maggio 2025, quando un cittadino indiano residente a sabaudia è stato vittima di un’aggressione in cui sono stati sottratti contante e un gioiello in oro. I carabinieri, intervenuti dopo la denuncia, hanno subito avviato un’indagine focalizzata su testimonianze e immagini raccolte sul luogo del fatto. L’attività investigativa ha consentito di risalire all’identità di tre uomini, tutti di età compresa tra i 21 e i 30 anni, che risultano coinvolti nella rapina in concorso. Secondo le ricostruzioni fornite dagli investigatori, i tre avrebbero assalito la vittima per sottrargli i beni con violenza.

Riconoscimento degli indagati e formalizzazione della denuncia

Il riconoscimento degli indagati è avvenuto anche grazie alla collaborazione della vittima e di altri soggetti a conoscenza dei fatti. La denuncia è stata quindi formalizzata nella mattinata di giovedì, quando i carabinieri li hanno sottoposti a procedimento penale in stato di libertà. Le accuse precise parlano di rapina in concorso, un reato che prevede l’aggressione fisica e la sottrazione dei beni sotto minaccia, in questo caso una somma in contanti e una catenina in oro. Le operazioni di identificazione hanno escluso per il momento altre persone direttamente coinvolte nell’aggressione.

Il ruolo di un quarto indiano accusato di tentata estorsione a danno della vittima

L’inchiesta non si è limitata a identificare gli autori materiali della rapina. Durante le attività investigative, i carabinieri hanno raccolto elementi che puntano verso un quarto cittadino indiano, 27 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti violazioni. Quest’ultimo sarebbe responsabile di un reato diverso ma collegato ai fatti avvenuti: la tentata estorsione. Secondo quanto riferito dagli investigatori, il 27enne avrebbe agito in concorso con uno dei tre denunciati, minacciando la vittima con l’intento di ottenere una somma di denaro pari a 2mila euro.

Modi e minacce usate per tentare l’estorsione

L’estorsione si sarebbe consumata attraverso l’intimidazione rivolta a far circolare un video dell’aggressione sui social network. I due avrebbero avvertito la persona offesa che, “se non avesse consegnato la somma richiesta, il filmato sarebbe stato reso pubblico, esponendo così la vittima a ulteriori danni di immagine e personali.” Il tentativo non è riuscito, grazie al tempestivo intervento delle autorità che hanno raccolto le prove necessarie per contestare queste nuove accuse.

Gli inquirenti hanno proseguito nelle verifiche per accertare ulteriori responsabilità e chiarire ogni aspetto della vicenda. Le lettere di contestazione sono state consegnate senza necessità di arresto in flagranza, ma con un procedimento penale aperto che potrà evolversi nelle prossime settimane. Il quartetto coinvolto si trova ora sotto la lente dei magistrati di latina, che valuteranno l’andamento della causa secondo le norme vigenti.

Un fenomeno che intreccia criminalità e comunità straniere

L’episodio a sabaudia rappresenta un esempio di come azioni criminose possano intrecciarsi anche fra persone appartenenti alla stessa comunità straniera. Seguire le tracce di questi reati permette alle forze dell’ordine di affrontare un fenomeno, quello della criminalità minorile o giovanile extra comunitaria, che in certi territori emerge con caratteristiche proprie. Lo scenario resta sotto osservazione e nuove misure di prevenzione potranno essere messe in campo per arginare simili episodi.

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