Una nuova operazione della polizia amministrativa della questura di Crotone ha portato al sequestro di tre apparecchi da gioco illegali a Isola Capo Rizzuto. Le macchinette, nascoste in un locale pubblico, violavano le norme sul gioco e le scommesse. Il titolare del bar è stato multato con una sanzione di 30 mila euro dopo il ritrovamento delle slot machine nascoste dietro a una porta con chiusura elettronica. L’intervento si inserisce in un piano di controlli più ampio sul territorio della provincia.
I controlli del questore panvino e le sanzioni per il titolare
L’operazione si inserisce nel piano di interventi decisi dal questore Renato Panvino per contrastare il gioco illegale nella provincia di Crotone. Le verifiche hanno interessato varie località oltre a Isola Capo Rizzuto, con lo scopo di identificare e fermare ogni forma di macchinette abusive e somme criminali legate al mercato nero del gioco. Le forze dell’ordine si sono concentrate su bar, locali pubblici e altri esercizi dove possono nascondersi queste attività .
Con il sequestro dei tre apparecchi illegali, gli agenti hanno anche emesso un verbale amministrativo a carico del titolare del bar, che dovrà pagare una multa di 30 mila euro. “Questo importo deriva dalla normativa che punisce chi mette a disposizione servizi di gioco senza autorizzazione.” Il provvedimento economico rappresenta un deterrente volto a scoraggiare la diffusione di macchinette irregolari sul territorio, dove spesso si registrano fenomeni di dipendenza e sfruttamento.
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La confisca degli apparecchi è il primo passo verso il blocco di questi circuiti illegali. Le sanzioni sono state decise per garantire il rispetto delle regole di controllo e per proteggere la legalità economica e sociale nel settore del gioco pubblico. Il controllo proseguirà nelle prossime settimane in tutta la provincia, con particolare attenzione ai locali che mostrano segni di attività sospette.
Il ritrovamento delle slot machine nascoste nel bar di isola capo rizzuto
Gli agenti della polizia amministrativa hanno individuato tre slot machine collocate in una sala chiusa a chiave all’interno di un bar di Isola Capo Rizzuto. I dispositivi erano schermati da una porta dotata di serratura elettronica, azionabile tramite un interruttore nascosto dietro il bancone. Questo sistema consentiva ai titolari di accendere le macchinette mediante un pulsante magnetotermico di elevata complessità tecnica. L’uso di tali apparecchi è vietato dalla normativa in vigore che regola le attività di gioco e scommesse, proprio per evitare l’evasione fiscale e il gioco fuori controllo. Le slot abusive erano quindi pronte all’uso, ma la presenza di protezioni elettroniche ne garantiva l’accesso limitato soltanto a chi gestiva il locale.
La sofisticazione del sistema di occultamento indica una precisa volontà di eludere i controlli e sottrarre l’attività al monitoraggio da parte delle autorità competenti. Questo tipo di apparecchi illegali crea un circuito di gioco parallelo, privo di regole e spesso collegato a fenomeni di criminalità . Il luogo del ritrovamento, una sala riservata del bar, sottolinea come in certi contesti si creino ambienti nascosti destinati a questi giochi non autorizzati.
Il fenomeno del gioco illegale nella provincia di crotone
Il caso di Isola Capo Rizzuto è parte di un più ampio fenomeno che riguarda la provincia di Crotone. Il territorio registra la presenza di situazioni irregolari legate al gioco senza autorizzazioni ufficiali. Questi giochi illegali si sviluppano spesso in ambienti nascosti, dove si tenta di eludere i controlli e le normative statali. Nei bar e nei locali pubblici, l’installazione di slot non dichiarate crea un doppio circuito di gioco, lontano dai canali ufficiali e dai sistemi di monitoraggio fiscale.
Le slot machine illegali rappresentano un rischio non solo economico, ma anche sociale. L’uso incontrollato favorisce la dipendenza dal gioco e alimenta il sommerso, implicando spesso anche altre forme di criminalità organizzata. Le operazioni della polizia di Crotone, coordinate dal questore, mirano a spezzare queste reti e riportare la situazione sotto il controllo delle istituzioni.
Diverse azioni sono già state avviate per individuare e smantellare altre postazioni di gioco irregolare, considerando i danni che questo tipo di attività può provocare nelle comunità locali. Il contrasto al fenomeno coinvolge più attori, compresi i gestori degli esercizi pubblici che devono seguire precise norme e assicurare la trasparenza delle attività nel loro locale.
Gli sforzi delle forze dell’ordine continuano, con l’obiettivo di bloccare l’espansione del gioco fuori legge e recuperare il controllo di un settore attentamente regolato dallo stato italiano.