Il festival Sopravènto torna a Fanò per la seconda edizione, dal 23 al 25 maggio 2025, con un programma che unisce musica, incontri e momenti dedicati alla cultura locale. La manifestazione si svolge in spazi simbolo della città marchigiana, tra il porto e il centro storico, proponendo concerti in ambienti suggestivi e dialoghi sul rapporto tra musica e territorio. La direzione artistica affidata a Colapesce e Dimartino guida la selezione degli artisti e l’organizzazione delle attività.
La programmazione musicale e le location del festival
Il cuore del festival sarà l’ex chiesa di san Francesco, spazio dedicato ai concerti principali. La prima serata, il 23 maggio, vedrà l’esibizione di Dente, cantautore noto per la sua sensibilità lirica. Il 24 maggio saliranno sul palco Any Other e Francesco di Bella, con stili che variano dal soul al cantautorato napoletano. Il 25 maggio la chiusura spetta a La Niña, progetto che mescola influenze elettroniche e pop.
Altri eventi si svolgeranno in luoghi caratteristici legati alla marineria fanese. La darsena borghese ospiterà “musica dal barchino”, performance che vedranno alcuni artisti su una tradizionale imbarcazione ormeggiata. Questo connubio tra musica e paesaggio marino vuole valorizzare l’identità culturale della città.
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L’atmosfera raccolta e intima, scelta dai direttori artistici, distingue Sopravènto da altre manifestazioni musicali di maggiori dimensioni. La città si trasforma infatti in un palcoscenico diffuso, dove ogni spazio dialoga con i suoni proposti, offrendo un’esperienza immersiva.
Gli appuntamenti culturali e gli incontri con artisti e comunità
Oltre ai concerti, il festival prevede momenti di confronto e riflessione. Il 24 maggio alle 17.30, presso il circolo El Gugul, il biologo marino Raffaele Di Placido guiderà un incontro con gli artisti, i direttori artistici Colapesce e Dimartino e i residenti del quartiere. L’obiettivo è approfondire il legame tra ambiente marino e creatività musicale.
Il 25 maggio la giornalista Cristiana Colli presenterà il suo libro “Adriatico. Mare d’inverno” . Questa iniziativa arricchisce il festival di un contributo letterario legato al mare e alle stagioni. Sempre nella stessa giornata, si terrà un incontro nella darsena dei pescherecci, con la partecipazione del cantautore Nicolò Carnosi e dei pescatori fanesi. Qui si intrecciano le storie della comunità locale con le narrazioni degli artisti.
Questi momenti creano un dialogo tra arte, natura e territorio, valorizzando il contesto storico e sociale di Fanò. Il festival diventa così un’occasione per conoscere meglio le tradizioni della marineria e le nuove forme di espressione artistica.
Il significato di sopravènto e il ruolo dei direttori artistici
Il termine “sopravènto”, usato in marineria, indica la parte rivolta verso la direzione del vento. Questa immagine è stata scelta dagli organizzatori Mattia Priori e Serena Pierfranceschi, di Rebel House, per descrivere ciò che accade durante i tre giorni del festival: l’emergere delle emozioni e delle esperienze.
Colapesce e Dimartino, noti cantautori e produttori, curano la direzione artistica mettendo insieme artisti che rappresentano diverse sfumature del cantautorato italiano nel 2025. La loro idea è proporre eventi intimi, lontani da grandi raduni, per far risaltare le caratteristiche dei luoghi in cui si esibiscono.
Tra le novità di questa edizione, un concerto all’alba di Massimo Silverio, artista che ha guadagnato attenzione negli ultimi anni. Questo evento speciale si svolgerà in una location particolare, non indicata nel programma ufficiale, proprio per rispondere a un’idea di musica come esperienza legata al tempo e allo spazio.
Il sostegno istituzionale e la visione per fanò
Luca Serfilippi, sindaco di Fanò, ha definito la direzione artistica di Colapesce e Dimartino come “una garanzia di qualità e visione”. L’amministrazione locale sostiene il festival come parte della valorizzazione della cultura cittadina e della sua storia marinara.
Il coinvolgimento degli abitanti e delle associazioni locali rappresenta un elemento chiave per la riuscita dell’evento. I luoghi scelti, vicini al mare e al centro storico, permettono di mantenere vive le tradizioni e avvicinare residenti e turisti alle proposte culturali.
Sopravènto, con il suo programma, sottolinea la volontà di creare un evento che rispecchi l’identità di Fanò e promuova la musica come mezzo di condivisione e riscoperta del territorio. La durata di tre giorni permette di scoprire più aspetti della città e di vivere l’esperienza con continuità.