Un’operazione di ricerca nella pittoresca Val Rendena si è conclusa in modo tragico con il ritrovamento di un uomo, residente a Brescia, che era scomparso mentre cercava funghi nella zona di Pinzolo. La vicenda, che ha commosso la comunità locale, ha avuto inizio nella serata di ieri quando la moglie ha denunciato la sua assenza. Le squadre di soccorso hanno lavorato instancabilmente fino a mezzanotte per cercarlo tra le foreste, ma purtroppo il suo corpo è stato rinvenuto senza vita.
L’allerta e l’attivazione dei soccorsi
Il ruolo della moglie nel segnalare la scomparsa
Intorno alle 20:20 di ieri, un allerta giunto al Numero Unico per le Emergenze 112 ha attivato una rete di soccorso. La moglie dell’uomo ha reso noto il suo mancato rientro, ben consapevole di quanto fosse insolita la situazione. L’uomo, classe 1960, era solito recarsi in cerca di funghi in quella specifica area, rendendo la sua scomparsa ancora più allarmante.
L’inizio delle ricerche
Immediatamente dopo la segnalazione, i soccorsi hanno preso vita dalla località Ponte Canale, dove l’uomo aveva parcheggiato la propria auto. Qui, gli operatori della Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino hanno avviato le ricerche con il supporto dei Vigili del Fuoco di diverse località, tra cui Pinzolo, Carisolo e Giustino. Le operazioni si sono ampliate con l’intervento del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Tione, Carabinieri e guardie forestali. È stato attivato anche un protocollo anti orso, considerando le possibili insidie di un’area montana.
Le operazioni di ricerca e il ritrovamento
Ricerca nei boschi e terreni accidentati
Le squadre di ricerca hanno perlustrato i sentieri forestali e i pendii circostanti per ore, sottoponendo a vaglio ogni possibile traccia del cercatore di funghi. Ogni minuto contava, e la determinazione dei soccorritori è stata palpabile in ogni fase dell’intervento. Nel corso della notte, attrezzature specializzate e una serie di risorse sono state utilizzate per garantire che niente fosse trascurato.
Il tragico esito delle ricerche
Verso le 23:00, gli operatori hanno inizialmente rinvenuto alcuni oggetti appartenenti all’uomo. Questo sviluppo ha suscitato una crescente preoccupazione tra i partecipanti alla ricerca. Purtroppo, nel prosieguo delle operazioni, il corpo senza vita del cercatore di funghi è stato trovato in un ripido canalone nella zona Ruìne di Berghem. La prima analisi delle circostanze suggerisce che l’uomo potrebbe essere scivolato lungo un pendio ripido, riportando gravi traumi.
Le procedure successive al ritrovamento
Dichiarazione di decesso e recupero della salma
Una volta trovato il corpo, le autorità competenti hanno dichiarato il decesso e ottenuto il nullaosta per la rimozione della salma. I soccorritori hanno affrontato la difficile operazione di recupero, allestendo un ancoraggio per calare la barella fino alla strada sottostante, un’operazione necessaria per garantire il trasferimento del corpo alle autorità.
Il trasferimento alla cappella mortuaria di Pinzolo
Dopo il recupero, il corpo è stato trasferito presso la cappella mortuaria di Pinzolo. La comunità locale è rimasta profondamente colpita dalla tragedia, un tragico promemoria dei rischi collegate a tali attività nella natura selvaggia. Le operazioni di soccorso, che hanno coinvolto ogni settore della comunità, hanno messo in luce il valore e la dedizione degli operatori di emergenza, il cui impegno può essere considerato un esempio di professionalità in situazioni di crisi.
La vicenda del cercatore di funghi di Brescia si conclude nella triste consapevolezza della vita fragilità e della bellezza delle montagne, luogo di passione e, talvolta, di dramma.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2024 da Donatella Ercolano