Tragedia in Treviso: uomo di 64 anni muore per malaria dopo un viaggio in Zambia

Tragedia in Treviso: uomo di 64 anni muore per malaria dopo un viaggio in Zambia

La morte di Gary Petrin, 64 anni, dopo un viaggio in Zambia evidenzia il rischio di malaria e l’importanza della prevenzione per i viaggiatori verso aree endemiche.
Tragedia In Treviso3A Uomo Di 6 Tragedia In Treviso3A Uomo Di 6
Tragedia in Treviso: uomo di 64 anni muore per malaria dopo un viaggio in Zambia - Gaeta.it

La notizia della morte di un uomo di 64 anni, a causa di un’infezione di malaria contratta durante un viaggio in Zambia, ha scosso la comunità di Susegana, in provincia di Treviso. La vicenda getta un’ombra su un tema di salute pubblica che merita attenzione: il rischio di contrarre malattie infettive durante viaggi in alcune aree del mondo.

La dinamica dei fatti

La vittima, identificata come Gary Petrin, è stata trovata priva di vita nella sua abitazione martedì, dopo essere tornato da un soggiorno nello Zambia. Circa poche ore prima, sua sorella, che lo aveva accompagnato nel viaggio, era stata ricoverata in ospedale con sintomi gravi. La donna, sessantenne, è stata diagnosticata con sospetta malaria, una malattia trasmessa da punture di zanzare infette. È emerso che entrambi avevano trascorso alcuni giorni nel paese africano, dove le infezioni da malaria rappresentano un rischio elevato, soprattutto senza adeguate misure preventive.

Nel momento del ricovero, la sorella ha contattato immediatamente i medici per segnalare il potenziale contagio del fratello. Purtroppo, la rapidità dell’evoluzione della malattia è stata letale per Gary, che non ha avuto il tempo necessario per ricevere la cura adeguata.

La reazione dei servizi sanitari

Nonostante la gravità dell’episodio, l’Ulss 2 di Treviso ha comunicato di non aver intrapreso misure di igiene pubblica, poiché la malaria non è considerata una malattia trasmissibile da persona a persona. Questa posizione ha suscitato interrogativi tra i cittadini riguardo alla gestione delle malattie infettive, in particolare collegata ai viaggi internazionali in aree endemiche. La malaria continua a rappresentare una rilevante minaccia per la salute in molte parti del mondo, e il ritorno di viaggiatori provenienti da tali località la pone come un rischio anche sul suolo italiano.

Le autorità sanitarie, quindi, consigliano sempre di seguire protocolli di prevenzione nei viaggi verso paesi ad alto rischio, che includono l’adozione di repellenti per insetti e, in alcuni casi, una profilassi farmacologica. La morte di Gary Petrin potrebbe servire da monito, non solo per chi viaggia, ma anche per le istituzioni sanitarie su quanto sia fondamentale comunicare e gestire i rischi associati ai viaggi internazionali.

Malaria: informazione e prevenzione

La malaria è una malattia seria causata da parassiti trasmessi attraverso le punture di zanzare infette. Ogni anno, si registrano milioni di casi nel mondo, con un’alta incidenza in Africa, Asia e alcune parti dell’America Latina. È fondamentale essere informati sui sintomi, che includono febbre, brividi e sudorazione, ma anche su come prevenirne il contagio.

La protezione dai morsi di zanzara è cruciale. Vanno indossati abiti a maniche lunghe, utilizzati repellenti cutanei e installate zanzariere in luoghi di pernottamento. Prima di partire, è utile consultare un medico esperto in malattie tropicali per ricevere indicazioni sulla profilassi farmacologica.

La triste vicenda di Gary Petrin e di sua sorella evidenzia l’importanza di una buona informazione e di misure adeguate per chi decide di recarsi in paesi dove la malaria è diffusa. Solo una corretta consapevolezza può contribuire a ridurre il numero di casi gravi e a garantire la salute dei viaggiatori.

Change privacy settings
×