Tradizione e comunità: il fuoco di San Tommaso riaccende la memoria a San Salvo

Tradizione e comunità: il fuoco di San Tommaso riaccende la memoria a San Salvo

L’accensione del fuoco di San Tommaso a San Salvo segna l’inizio delle celebrazioni natalizie, unendo la comunità attraverso tradizioni storiche e momenti di condivisione e speranza.
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Tradizione e comunità: il fuoco di San Tommaso riaccende la memoria a San Salvo - Gaeta.it

L’accensione del fuoco di San Tommaso è un evento che segna ogni anno l’inizio delle celebrazioni natalizie a San Salvo, una manifestazione ricca di significato spirituale e culturale. Questo rito racconta la storia dell’arrivo delle reliquie di San Vitale, martire e patrono della città, nel 1745. La celebrazione unisce i cittadini, rinvigorendo il senso di appartenenza e riscoprendo le tradizioni locali che contribuiscono a fare della comunità sansalvese un luogo unico nella sua identità.

La cerimonia di accensione: un momento di speranza

La cerimonia ha avuto luogo in piazza San Vitale, dove il parroco della chiesa di San Giuseppe, Don Raimondo Artese, ha officiato la benedizione del fuoco, accompagnato dal sindaco Emanuela De Nicolis. Questo grande fuoco è descritto da Don Raimondo come un “simbolo di luce e speranza”. La sua benedizione è un augurio di serenità in vista delle festività, sottolineando l’importanza del fuoco come elemento che illumina le vite. Il parroco ha desiderato che il Natale porti pace e rinnovamento della fede a tutti i presenti, un messaggio che si è diffuso tra i cittadini.

Il sindaco De Nicolis ha aperto il suo intervento ringraziando i numerosi partecipanti per la loro presenza, sottolineando il valore della comunità e le radici che collegano i sansalvesi a San Vitale. Ha voluto ricordare come l’evento riunisce le persone attorno a tradizioni condivise. Con un caloroso augurio di gioia e unione familiare, ha fatto eco all’importanza di mantenere viva la memoria storica di una comunità orgogliosa e coesa.

La rievocazione storica: un viaggio nel passato

Successivamente, la manifestazione ha visto protagonista la rievocazione storica dell’arrivo delle reliquie di San Vitale, un momento che ha affascinato gli spettatori grazie alla collaborazione della compagnia Grande Sipario d’Argento, degli Amici delle Tradizioni, delle Protezioni Civili e dei cavalieri della Horsemen Team. In questo modo, il pubblico ha potuto assistere a un viaggio indietro nel tempo, riscoprendo le origini di una tradizione che continua a essere vita nel cuore della città.

Al termine della rievocazione, è stata celebrata una messa in onore di San Vitale. Durante questo rito, è tradizione distribuire i Taralli di San Vitale e anche un pasto simbolico ai cittadini presenti, un gesto che rappresenta l’unità e la condivisione della comunità. Questo momento di condivisione è un modo per rafforzare legami e ricreare un senso di famiglia tra i partecipanti.

Musica e danza: la festa continua in piazza

A chiudere la giornata di celebrazioni è stata l’esibizione dell’Orchestra Popolare del Saltarello, che ha portato musica e danza nel cuore di piazza San Vitale. Questo spettacolo vibrante non solo ha intrattenuto gli astanti, ma ha anche fatto rivivere le antiche tradizioni abruzzesi, facendo rivivere momenti di convivialità e gioia.

Maria Travaglini, consigliera delegata alla cultura, ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita dell’evento. La parrocchia di San Giuseppe, la Horsemen Team, la Pro Loco San Salvo e altri gruppi locali hanno unito le forze per rendere possibile una manifestazione che celebra non solo la storia, ma anche l’essenza della comunità sansalvese, contribuendo a far brillare i legami tra le persone e a mantenere vive le tradizioni locali.

Questo evento, ricco di storia e simbolismo, si conferma così un appuntamento imprescindibile per la comunità di San Salvo, un momento per riflettere e ritrovare la propria identità.

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