Toscana, turismo in bilico dopo la ripresa del 2024: segnali di rallentamento nei primi mesi del 2025

Toscana, turismo in bilico dopo la ripresa del 2024: segnali di rallentamento nei primi mesi del 2025

Il turismo in Toscana nel 2024 cresce grazie ai visitatori internazionali, mentre nel 2025 si registra stagnazione e calo del mercato interno a causa delle difficoltà economiche delle famiglie italiane.
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Nel 2024 il turismo in Toscana ha superato i livelli pre-pandemia grazie agli stranieri, mentre nel 2025 la domanda interna resta debole a causa della crisi economica. Le istituzioni puntano su sostenibilità e accessibilità per bilanciare i flussi e rilanciare il settore. - Gaeta.it

La Toscana ha mostrato un forte recupero nel turismo durante il 2024, grazie in gran parte ai visitatori internazionali che hanno superato i livelli pre-pandemia. Il quadro nei primi mesi del 2025 però segnala una certa instabilità, in particolare nel mercato interno che continua a soffrire a causa delle difficoltà economiche delle famiglie italiane. Questo articolo esamina i dati più recenti, le dinamiche dei flussi turistici e le reazioni delle istituzioni regionali.

Andamento del turismo in toscana nel 2024: una crescita trainata dagli stranieri

Il 2024 ha rappresentato un anno di ripresa e crescita per il turismo in Toscana. Gli arrivi sono aumentati del 5,9% rispetto all’anno precedente, con le presenze in crescita del 4,1%. Questi numeri indicano il raggiungimento e il superamento dei livelli registrati prima della pandemia, segno di un mercato tornato competitivo e attrattivo. Non a caso l’incremento delle presenze straniere è stato significativo, con un +10,3%, trainato dai mercati extraeuropei che hanno segnato una crescita addirittura del 17,5%, e da quelli europei con un +6,9%.

Al contrario, la domanda interna italiana ha mostrato un calo del 3,4%, per via della continua riduzione del potere d’acquisto delle famiglie. Questo fenomeno riguarda sia i turisti provenienti dal sud del paese sia quelli dalle principali regioni del nord, tradizionalmente clienti importanti della Toscana. Si tratta quindi di una dinamica che riflette difficoltà economiche accumulate negli anni, accentuate dagli effetti della pandemia e dall’inflazione degli ultimi due anni.

La distribuzione territoriale delle presenze si è mantenuta variegata, con un buon rilancio anche nelle città d’arte e nelle campagne, confermando il valore turistico diffuso del territorio toscano.

Primi mesi del 2025: segni di stagnazione e calo nel turismo nazionale

Nei primi quattro mesi del 2025 si assiste a un andamento più incerto e meno positivo rispetto all’anno precedente, con una stagnazione delle presenze che segnano un lieve calo dello 0,4%. A maggio il trend di rallentamento si è confermato.

L’area più colpita è quella balneare, che ha subìto una diminuzione del 15%. Questo dato rappresenta un elemento preoccupante per un comparto fondamentale della Toscana. Le città d’arte hanno mantenuto una tenuta più stabile, con una variazione positiva del 4%. Anche le zone di campagna hanno resistito abbastanza bene, mentre le località montane hanno accusato un leggero calo dell’1,4%.

Da segnalare una conferma della prevalenza della domanda extraeuropea, che ha messo a segno un +9,2% anche in queste prime fasi del 2025, evidenziando l’attrattiva internazionale che continua a premiare la Toscana.

Il mercato nazionale registra invece un’ulteriore flessione dell’8,6%. La crisi si fa sentire particolarmente nelle destinazioni costiere che dipendono molto dalla clientela europea, con un calo del 6,8%, soprattutto dei turisti provenienti da paesi di lingua tedesca.

Posizioni e strategie di istituzioni e operatori sul futuro del turismo toscano

Di fronte a questi dati, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha sottolineato la vitalità del turismo come uno dei settori chiave per l’economia regionale, ma ha riconosciuto l’impatto negativo sulla domanda interna dovuto alla situazione economica di molte famiglie italiane. Ha indicato la necessità di riflettere e lavorare su un’offerta turistica che sappia rispondere in modo più sostenibile, anche da un punto di vista economico.

L’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras ha evidenziato il ritorno ai livelli pre-pandemia nel 2024 come un risultato importante, frutto di uno sforzo collettivo tra operatori, istituzioni e imprese. Ha però espresso preoccupazione per la fragilità dell’equilibrio attuale, messo alla prova dalle incertezze internazionali e dai cambi valutari.

Tra le questioni aperte, Marras ha indicato la necessità di ripensare l’offerta per rendere il turismo più accessibile agli italiani, senza dimenticare di sfruttare la riapertura di mercati strategici come quello asiatico. Ha richiamato infine il valore del nuovo “testo unico” regionale che introduce nuovi strumenti per gestire la sostenibilità, l’accessibilità e la collaborazione tra territori nell’organizzazione delle offerte turistiche, un tema cruciale in vista di un 2025 che sarà decisivo per valutare l’efficacia di queste misure.

Bilanci e contesti: l’impatto della crisi economica sulla domanda turistica interna

Il turismo domestico toscano soffre nel lungo termine a causa di un potere d’acquisto ridotto, un problema che risale alla crisi del 2008 e che è stato aggravato prima dalla pandemia e poi dall’inflazione del 2022-23.

La contrazione della spesa disponibile da parte delle famiglie italiane si riflette nella minore presenza nei luoghi tipicamente frequentati dai turisti nazionali. Il confronto con il settore straniero mette in evidenza una spaccatura netta tra mercati. Il turista straniero, in particolare quello extraeuropeo, resta attratto dalla Toscana, mentre quello italiano riduce i suoi viaggi.

Questo fenomeno modifica anche la composizione degli spostamenti all’interno della regione, con una contrazione delle presenze provenienti dal sud Italia e dalle regioni più ricche del nord ad alta vocazione turistica. Di conseguenza, alcune località, specie costiere, subiscono cali più marcati, mentre città d’arte e campagne mostrano una maggiore capacità di tenuta.

Prospettive e nuove sfide per il turismo in toscana nel 2025

Il 2025 emerge come un anno di verifica fondamentale per il territorio. Le prime indicazioni segnalano una fase di incertezza e stagnazione nei flussi, specie per la componente interna.

Le istituzioni regionali puntano sull’applicazione del nuovo testo unico sul turismo, che vuole offrire strumenti per una gestione più sostenibile delle destinazioni, con una maggiore attenzione all’accessibilità economica e alla qualità dell’offerta.

L’obiettivo è bilanciare la forte domanda internazionale, che continua a sostenere la Toscana, con una ripresa del mercato nazionale, per evitare squilibri che possano penalizzare la stagione turistica.

In questo contesto, il lavoro con gli operatori, la valorizzazione del territorio e l’adattamento dell’offerta risultano fattori chiave per mantenere competitività e attrattiva. La capacità di rispondere a mutati scenari economici e alle attese dei diversi profili di visitatori determinerà gli sviluppi futuri del settore.

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