Paesaggi Sonori festeggia dieci anni portando ancora una volta la musica in luoghi naturali unici dell’Abruzzo. La rassegna si svolge tra altopiani, rovine antiche e foreste, proponendo concerti al tramonto accessibili solo a piedi o con mezzi sostenibili. Sette eventi tra luglio e settembre segnano la decima edizione di questa manifestazione che intreccia musica, paesaggi e storia.
La partenza a collepietro con clarissa connelly: folk sperimentale tra gran sasso e maiella
Il primo evento si tiene domenica 6 luglio a Collepietro, un piccolo borgo tra le montagne abruzzesi. Qui la cantautrice scozzese Clarissa Connelly proporrà un concerto intimo e intenso. La sua musica è un mix di folk sperimentale intrecciato a riferimenti letterari che trasformano ogni canzone in una narrazione visiva e sonora.
Il palco sarà immerso in un paesaggio dotato di vista sul Gran Sasso e la Maiella, elementi simbolo dell’Abruzzo, che si uniscono al suono in un’esperienza irrinunciabile per chi ama la musica dal vivo. La formula al tramonto amplifica l’effetto emozionale della performance, lasciando che il pubblico viva l’incontro con la natura e la musica in una dimensione sospesa.
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Clarissa Connelly è nota per la capacità di far emergere mondi interiori con la voce e la chitarra, creando atmosfere rare. Questa data segna anche l’occasione per scoprire un’artista capace di coniugare tradizione e ricerca sonora, perfettamente a suo agio in una cornice naturale.
I concerti di luglio e agosto: dalla elettronica mediterranea ai suoni coreani e nordici
Il cartellone prosegue il 18 luglio in cima a Forca di Castiglione con La Niña, cantautrice e produttrice di Napoli. La sua musica fonde elettronica, sonorità mediterranee e meditazioni pop. Qui, tra boschi di faggi e cavalli selvaggi, il pubblico potrà ascoltare un repertorio ricco di energia e contaminazioni che riflette le radici e le influenze globali dell’artista.
Due giorni dopo, il 20 luglio, arriva a Gessopalena il duo coreano Dal:um. La loro musica unisce elementi tradizionali coreani a sperimentazioni contemporanee, sfruttando spazi sonori ampi come il teatro naturale di Pietralucente. Il risultato è un suono originale, capace di sviluppare un dialogo stretto con l’ambiente circostante.
Ad agosto la rassegna conferma la varietà di linguaggi con la presenza di Erica Mou, il 3 agosto alla Rocca di Calascio. L’artista torna nel luogo dove aveva fatto il suo debutto dieci anni fa aprendo proprio Paesaggi Sonori. La sua interpretazione personale, raffinata e meditativa, dialogherà con l’architettura e i panorami mozzafiato della fortezza medievale.
Il 10 agosto si esibirà Sturle Dagsland a Piano di Fugno. Il musicista norvegese miscela folk nordico con elettronica e strumenti non convenzionali. La location, immersa nel silenzio della natura, sarà lo scenario perfetto per la sua musica che spazia tra atmosfere rarefatte ed energia pulsante.
La decima edizione e il tema i/o: un dialogo tra identità e ambiente
Paesaggi Sonori 2025 celebra il suo primo decennio con un programma fitto di appuntamenti dedicati all’incontro tra persone e natura. Il tema scelto per questa edizione è “I/O”, simbolo del punto di contatto tra identità individuale e mondo esterno, tra ascolto personale e cambiamento. Lo scenario naturale dà una dimensione fisica a questo dialogo, portando il pubblico a esperienze sonore immersivi.
L’idea di spostare i concerti in contesti meno convenzionali ha trasformato il concetto del festival. Lontano dalle arene tradizionali lo spettatore cammina, si muove lentamente, partecipa in modo attivo. Ogni luogo della manifestazione, dalla provincia dell’Aquila fino a Gessopalena in provincia di Chieti, viene scelto per la sua capacità di stimolare emozioni e accendere la sensibilità di chi ascolta.
Un elemento imprescindibile è la sostenibilità: gli spostamenti avvengono a piedi o con mezzi ecologici, preservando l’ambiente e mantenendo intatto il legame tra musica e natura. Ogni evento si svolge al tramonto, regalando scenografie naturali inedite, dalla luce che cala dietro le montagne agli spazi verdi dove la musica si espande naturale.
I concerti di metà agosto e la collaborazione con l’università dell’aquila
Il 17 agosto le rovine di Peltuinum a Prata d’Ansidonia ospitano il collettivo Les Amazones d’Afrique, gruppo pan-africano femminile noto per le voci potenti e per temi sociali in prima linea. Il loro concerto richiama l’attenzione a questioni di pari opportunità e a sensibilizzare sul problema della violenza di genere. La scelta del luogo, un sito archeologico abruzzese, crea un forte contrasto tra storia e presente, evidenziando la necessità di cambiamento.
L’edizione 2025 di Paesaggi Sonori si chiude a settembre, con un evento nato dalla collaborazione con la professoressa Doriana Legge e l’Università dell’Aquila. Quest’appuntamento arricchisce il calendario con un approfondimento culturale che introduce un momento di riflessione su musica e ambiente in ambito accademico. Questa sinergia rappresenta un passo ulteriore nella costruzione di un festival che intreccia natura, arte e sapere.
Paesaggi Sonori conferma così la sua capacità di far dialogare scena musicale e spazi naturali, mantenendo l’impegno a valorizzare luoghi poco conosciuti dell’Abruzzo attraverso la musica dal vivo che accompagna sentieri e tramonti. Ogni appuntamento costruisce un’esperienza inedita, capace di lasciare un segno forte nei partecipanti.