Il festival dedicato al fumetto d’autore torna a Ravenna dopo un anno di attesa, portando in città artisti internazionali e italiani, incontri e mostre. La quarta edizione del Coconino fest si svolgerà dal 13 al 29 giugno 2025, proponendo un programma che attraversa la storia del fumetto e guarda avanti, con una riflessione su come la narrazione visiva può raccontare il futuro. Protagonisti saranno albi, strisce e tavole originali di grandi nomi dal passato e contemporanei. Il festival è organizzato da Coconino Press in collaborazione con enti culturali locali.
La storia e il tema della quarta edizione del coconino fest
Il Coconino fest riprende un percorso iniziato con le prime tre edizioni, ognuna incentrata su un tema forte. Il 2023 aveva segnato “love”, un omaggio al legame affettivo con un territorio duramente colpito dall’alluvione. L’anno successivo si è concentrato su “freedom”, sfida la libertà di espressione e di autodeterminazione davanti all’avanzare di spinte autoritarie. Ora il 2025 cala tutto su “future”, parola chiave scelta nel momento in cui Coconino Press celebra i 25 anni di attività. Si tratta di un momento che invita a guardare avanti, alla società e all’arte del fumetto.
Il festival non solo esplora la narrazione per immagini come forma espressiva, ma fa un bilancio anche della crescita della casa editrice. L’obiettivo è far riflettere sui cambiamenti storici e culturali, mettendo in dialogo passato e futuro. Nel proporre questo tema, il festival costruisce un ponte fra diverse generazioni di autori e lettori, con l’intento di suggerire nuovi scenari per la nona arte, vista come strumento di racconto del mondo che verrà.
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La presenza di george herriman e la nascita di un’icona del fumetto
Tra i protagonisti della mostra inaugurale spicca George Herriman, autore americano riconosciuto come una pietra miliare del fumetto. Herriman ha dato vita a Krazy Kat, una striscia del 1913 in cui uno strano gatto inseguiva un topo chiamato Ignatz. Lo sfondo di queste storie è proprio la contea di Coconino, nell’Arizona, da cui prende nome la casa editrice e il festival. Le avventure di Krazy Kat sono note per la loro originalità e surrealismo, con dialoghi e situazioni che hanno ispirato generazioni di fumettisti in tutto il mondo.
Herriman ha segnato una svolta innovativa nella storia della nona arte, avvicinando il fumetto a nuove sperimentazioni narrative e visive. Il festival di Ravenna mette in mostra documenti e tavole originali che raccontano la genesi di queste strisce diventate cult, offrendo così l’occasione di riscoprire questa figura centrale. Insieme alle opere di Herriman, il festival offre spunti per comprendere la radice storica del medium e l’importanza di guardare indietro per costruire il futuro.
Gli ospiti internazionali: david b. e maruo suehiro in primo piano
Gli spettatori del Coconino fest potranno vedere anche tavole originali di David B., uno degli autori più noti della bande dessinée francese contemporanea. Arriva a Ravenna con una mostra dedicata al suo capolavoro “Il grande male”, opera che combina storia personale e racconto collettivo in un linguaggio grafico elaborato. David B. ha conquistato un posto di rilievo nel panorama europeo per la sua capacità di narrare drammi storici attraverso la forza visiva del fumetto.
Altro nome internazionale è quello di Maruo Suehiro, artista giapponese celebre per il suo stile unico che mescola elementi erotici e visioni grottesche. La sua mostra espone tavole originali tratte da “Paradiso”, racconto che fonde horror e surrealismo. Maruo rappresenta un punto di riferimento per chi ama il fumetto come arte capace di spingersi oltre le convenzioni estetiche, con un linguaggio forte e provocatorio.
Queste esposizioni sono parte di un programma vario che abbraccia stili e territori diversi, con l’intento di mostrare la pluralità della nona arte e i suoi potenziali futuri. Gli ospiti internazionali dialogano con artisti italiani, per rendere più ricca e complessa la riflessione.
La scena italiana: autori e incontri tra fumetto e cultura
Accanto alla presenza internazionale, il Coconino fest propone un ricco cast di autori italiani, protagonisti di incontri e performance. Tra loro compaiono Zuzu, Alessandro Tota, Daniele Kong, Roberto Grossi, Cleo Bissong e Chiara Fazi. Ognuno di loro porterà in festival la propria esperienza, confrontandosi sul tema del futuro e sull’evoluzione del racconto per immagini in Italia.
Il festival si svolge in diversi spazi culturali della città, tra cui il MAR, il Museo d’arte di Ravenna, la Biblioteca Classense e l’Hana-bi. Nei fine settimana dedicati agli eventi sono previsti dialoghi con il pubblico, presentazioni di nuovi lavori e performance legate al fumetto. Il confronto diretto con gli autori alimenta il dialogo culturale e permette ai visitatori di approfondire le tecniche e i temi emersi.
Questo articolato calendario ambisce a coinvolgere appassionati e neofiti, offrendo occasioni di scambio e scoperta. Il Coconino fest si conferma così una tappa importante per chi segue il fumetto d’autore e vuole capire dove può condurre questa forma d’arte.
Programma e impegno istituzionale per la valorizzazione della nona arte a ravenna
Il Coconino fest nasce da una collaborazione stretta tra la casa editrice Coconino Press e enti locali come l’amministrazione comunale e il MAR. Questi partner hanno lavorato insieme per allestire otto mostre che compongono il nucleo centrale della manifestazione. Gli spazi scelti, disseminati per la città, contribuiscono a far vivere Ravenna come un luogo di cultura fertile e aperto.
Il festival lo sappiamo non è solo un contenitore di esposizioni ma anche un momento di confronto sul ruolo del fumetto nelle realtà sociali e culturali odierne. La presenza della Biblioteca Classense e dell’Hana-bi permette di creare momenti di studio e approfondimento che vanno oltre la semplice visione. Inoltre, le iniziative previste nel weekend inaugurale, dal 13 al 15 giugno, rappresentano un’occasione per assistere a eventi e performance inedite.
La scelta del tema future fa da filo rosso per tutto il programma e invita la città a interrogarsi sul valore della narrazione per immagini come strumento per leggere i cambiamenti della società. Anche quest’anno il Coconino fest conferma la centralità di Ravenna nel panorama culturale italiano, consolidando un’offerta che spazia dal passato al presente, guardando avanti senza perdere le radici.