La crisi dei prezzi del riso in Giappone ha provocato un terremoto politico con le dimissioni del ministro dell’Agricoltura, Taku Eto. I costi del cereale hanno toccato livelli inattesi, rendendo più difficile il bilancio delle famiglie. La situazione ha aggravato una fase già difficile per l’economia giapponese, sotto pressione anche per l’inflazione crescente.
La gaffe di taku eto e la reazione politica
Domenica scorsa, durante una raccolta fondi della sezione locale del suo partito, il ministro Taku Eto ha fatto una battuta che ha scatenato un immediato contraccolpo. Ha detto, con tono quasi divertito, “di non comprare più riso perché gli veniva regalato in grande quantità dai suoi sostenitori, tanto da poterne persino vendere.” Questo commento è stato percepito come fuori luogo, soprattutto nel momento in cui molte famiglie faticano a sostenere il prezzo del riso, che è raddoppiato nell’ultimo anno.
L’episodio è avvenuto in un momento delicato, dopo che il ministero aveva predisposto il rilascio di scorte di riserva fino a luglio, con l’obiettivo di calmierare i costi. La dichiarazione non ha aiutato, anzi ha aumentato il malcontento sia tra l’opinione pubblica che tra le forze politiche, tanto che il premier Shigeru Ishiba è stato costretto a gestire una crisi interna e politica.
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L’impatto politico sulle elezioni e la popolarità del governo
Le dimissioni di Taku Eto arrivano a poche settimane dalle elezioni per il rinnovo del Senato, previste per luglio. In questo contesto, il premier Ishiba si trova ad affrontare una fase complicata: la sua popolarità è ai minimi storici e la gaffe sul riso ha fornito un nuovo motivo di critica all’opposizione. I partiti del Paese, uniti nella richiesta di dimissioni del ministro, hanno usato questo caso per mettere pressione sul governo.
L’aumento dei prezzi del riso, alimentato da fattori come la crescente inflazione generale, rappresenta un problema reale per molte famiglie giapponesi. La crisi della ricezione non è solo economica ma ha anche un impatto politico, dato che molte fazioni sfruttano la situazione per guadagnare consensi in vista delle votazioni estive.
Il possibile successore shinjiro koizumi e il futuro del ministero
Secondo fonti locali, il nome più probabile per sostituire Taku Eto è Shinjiro Koizumi, 44 anni, figlio dell’ex premier Junichiro Koizumi. Shinjiro ha già esperienza ministeriale come ex titolare dell’Ambiente e lo scorso anno ha tentato invano di diventare presidente del Partito Liberale Democratico. La sua nomina potrebbe rappresentare un cambio di rotta rispetto alla gestione attuale.
Prospettive per il nuovo esecutivo
Koizumi ha una figura giovane all’interno della scena politica e un cognome che ancora mantiene un certo peso, nonostante la sconfitta recente alle primarie del partito. Il governo giapponese, dopo questo episodio, dovrà trovare nuove strategie per affrontare la questione dei prezzi alimentari e ristabilire un dialogo più attento con i cittadini.
La situazione rimane tesa e il passaggio di consegne al ministero dell’Agricoltura sarà un passaggio decisivo per il futuro politico di Ishiba e del suo esecutivo, con l’obiettivo di fermare la perdita di consenso in vista della tornata elettorale di luglio.