Torna a Torino il movimento Fridays for Future: manifestazione per la giustizia climatica

Torna a Torino il movimento Fridays for Future: manifestazione per la giustizia climatica

A Torino, circa mille persone hanno partecipato al “Fridays for Future” per chiedere azioni concrete contro il cambiamento climatico, unendo giovani e anziani in una mobilitazione per la giustizia ambientale.
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Torna a Torino il movimento Fridays for Future: manifestazione per la giustizia climatica - Gaeta.it

Torino si è accesa di nuovo grazie ai Fridays for Future, che hanno sfilato per le vie del centro in occasione dello Sciopero per la giustizia climatica. Circa mille persone, tra cui studenti e sostenitori di diverse sigle sindacali, hanno affollato piazza Statuto, esprimendo il loro discontento e le loro richieste. La mobilitazione, che ha richiamato l’attenzione di tutta la città, coincide con un tema sempre più urgente: la lotta contro il cambiamento climatico e la richiesta di azioni concrete da parte delle istituzioni.

Una folla colorata e determinata

La manifestazione ha visto la partecipazione di una vasta gamma di attivisti, dai giovani studenti delle scuole medie fino ai rappresentanti dei collettivi universitari. Accanto a loro, diverse sigle sindacali e il comitato ‘Giù le mani dal Meisino’ hanno preso parte all’iniziativa. Un’azione decisamente significativa, proprio ora che la giunta di centrosinistra, guidata da Lo Russo, punta alla realizzazione di un Centro per l’educazione sportiva e ambientale all’interno del parco nella periferia settentrionale della città. Un tema controverso che ha fatto discutere e che ha spinto i manifestanti a far sentire la propria voce. “Stiamo saltando le lezioni per darne una a voi”, riporta un cartello tenuto da un gruppo di alunni, un chiaro messaggio di protesta che riassume l’urgenza della questione climatica.

L’esperienza dei nonni per il clima

Non solo giovani attivisti però; c’era anche uno striscione con la scritta ‘Nonni insieme per il clima’. Questo gruppo di anziani ha deciso di unirsi ai loro nipoti, dimostrando che la lotta per il pianeta non ha età. “Manifestiamo con i nostri nipoti per il loro futuro”, hanno dichiarato. Nelle loro parole si legge preoccupazione e amarezza per il fatto che, nonostante gli anni di lotta e di attenzione ai temi ambientali, la situazione sembra non essere migliorata. “Le problematiche sono aumentate”, segnalano, lasciando trasparire una certa frustrazione. Alcuni esempi calzanti arrivano dall’estero, come il disastro che si sta verificando in Florida, dove i cambiamenti climatici stanno portando a conseguenze devastanti.

Chiare le richieste dei giovani

Alice e Gaia, due studentesse di scienze forestali, sono tra i tanti volti che animavano il corteo. “È una vergogna che da anni parliamo sempre delle stesse cose”, hanno affermato con fermezza. Ai loro occhi, le azioni concrete da parte delle autorità sembrano ancora lontane. Questa frase rivelatrice parla di una frustrazione che aleggia nell’aria, un’accusa diretta alla politica che, secondo i manifestanti, non sta prestando la giusta attenzione alla questione climatica. “Dobbiamo continuare a lottare”, affermano, evidenziando la determinazione di una generazione che non si arrende e che continua a chiedere risposte e soluzioni rette dall’urgente bisogno di proteggere il nostro pianeta.

La manifestazione di Torino, quindi, non rappresenta solo un rito di protesta, ma una chiamata all’azione per tutti, per affrontare le difficoltà legate ai cambiamenti climatici e per riaccendere il dibattito su una delle questioni più cruciali del nostro tempo.

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