Torino ospita il ciclo di proiezioni "Quattro passi nel delitto" dedicato al giallo di Dürrenmatt

Torino ospita il ciclo di proiezioni “Quattro passi nel delitto” dedicato al giallo di Dürrenmatt

La Mediateca di Torino presenta “Quattro passi nel delitto”, una rassegna dedicata a Friedrich Dürrenmatt, con la proiezione di “Il giudice e il suo boia” il 25 marzo 2025.
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Torino ospita il ciclo di proiezioni "Quattro passi nel delitto" dedicato al giallo di Dürrenmatt - Gaeta.it

Il fascino del genere giallo continua a corrispondere con l’interesse del pubblico, un aspetto che si può notare con il ciclo di proiezioni organizzato dalla Mediateca di Torino in collaborazione con Rai Teche. La rassegna, che si svolgerà per tutta la durata del 2025, è incentrata sulla figura di Friedrich Dürrenmatt, uno dei più rilevanti drammaturghi di lingua tedesca del ventesimo secolo. La rassegna ha preso avvio con eventi che celebrano l’evoluzione del genere poliziesco, e il prossimo appuntamento, fissato per martedì 25 marzo alle ore 18, presenterà al pubblico “Il giudice e il suo boia”, la prima puntata della trasposizione televisiva del romanzo di Dürrenmatt.

Dettagli dell’evento: “Quattro passi nel delitto”

Il ciclo “Quattro passi nel delitto” si è rivelato un’ottima opportunità per gli appassionati di gialli e per chi desidera avvicinarsi a opere significative del genere. La proiezione di “Il giudice e il suo boia” si svolgerà presso il Palazzo della Radio, situato in via Verdi 31, dove gli spettatori avranno accesso all’ingresso gratuito previo accordo di prenotazione via mail a mediateca.torino@rai.it.

La presentazione del filmato avrà come relatrice la docente dell’Università degli Studi di Torino, Giuliana Galvagno, che fornirà un’introduzione sul percorso evolutivo del genere poliziesco, analizzando le differenze e le diversità tra romanzo e adattamento televisivo. Sarà un momento ideale per comprendere come questi due mezzi si siano influenzati a vicenda nel corso degli anni.

Il romanzo e la trasposizione televisiva

“Il giudice e il suo boia” è stato inizialmente pubblicato come romanzo e successivamente adattato per la televisione italiana nel 1972 da Dürrenmatt stesso. Questa trasposizione è stata diretta da Daniele D’Anza, segnando il congiungimento di una narrazione profonda e avvincente con le tecniche televisive dell’epoca. Nel ruolo del commissario Hans Barlach, troviamo Paolo Stoppa, il quale si distingue per un’interpretazione che mette in evidenza il carattere unico e complesso di questo personaggio.

Oltre a Paolo Stoppa, il cast si arricchisce della presenza di figure storiche della televisione italiana degli anni Settanta, come Glauco Mauri, che interpreta il nemico storico di Barlach, Ugo Pagliai, Adolfo Celi e Franco Volpi. Questi attori hanno contribuito a dare vita a un’atmosfera che rispecchia sia il contesto tendenzioso dell’epoca, sia le sfide morali e sociali presenti nei racconti di Dürrenmatt.

La figura del commissario Hans Barlach

La figura del commissario Hans Barlach rappresenta un distacco sorprendente dai tradizionali detective della letteratura e della televisione. A differenza dei suoi illustri predecessori, come il dinamico Nero Wolfe, il più umano Maigret o l’impassibile Sherlock Holmes, Barlach è un personaggio in stato di declino fisico e mentale. Lanciato in una battaglia contro il tempo, il commissario è anziano, malato e preferisce il ragionamento logico alla violenza.

Questa caratteristica lo rende un investigatore peculiare, la cui deduzione non si basa su intuizioni immediate o colpi di fortuna, ma piuttosto su un rigoroso metodo logico. La sua instancabile lotta contro il tempo e la sua dedizione al lavoro di investigazione servono non solo a risolvere i casi, ma anche a mantenere vivo il suo spirito in un momento della vita in cui altri avrebbero già abbandonato.

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