La situazione lavorativa in quel di Terracina si fa sempre più intricata, con la Uiltucs di Latina che torna a lanciare accuse pesanti contro la gestione dell’Azienda Speciale. Dopo il recente intervento della Corte dei Conti, che ha emesso condanne per danno erariale ai vertici dell’azienda, l’attenzione si concentra su un tema cruciale: le condizioni lavorative degli impiegati, che si trovano ad affrontare uno stipendio inadeguato e un trattamento inaccettabile.
la condizione dei lavoratori dell’azienda speciale
I lavoratori dell’Azienda Speciale di Terracina stanno vivendo una drammatica realtà, con salari che si attestano a soli 800 euro al mese, a fronte di un orario lavorativo di sole 19 ore settimanali. Questa situazione ha destato l’indignazione della Uiltucs, che sottolinea come questi dipendenti, con tutta evidenza, non possano avere una vita dignitosa con compensi simili. Molti di loro hanno fatto richiesta di un aumento dell’orario di lavoro e delle ore retribuite, chiedendo di avere la priorità sulle nuove assunzioni. Tuttavia, l’Azienda continua a ignorare le loro esigenze e i diritti di chi già lavora. In particolare, il periodo delle campagne elettorali ha reso ancor più evidente lo sfruttamento del posto di lavoro, con un proliferare di assunzioni a scapito degli attuali dipendenti.
La situazione si aggrava ulteriormente considerando che, mentre i lavoratori lamentano la mancanza di opportunità e di stagioni lavorative dignitose, i vertici aziendali continuano a beneficiare di compensi e di quei posti di lavoro precarizzati. Questa gestione, decisamente discutibile, ha portato a ricorsi che i lavoratori hanno presentato attraverso la Uiltucs, arrivando al punto di rivendicare il diritto di lavorare più ore e di essere riconosciuti come componenti essenziali della struttura.
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le condanne e le responsabilità della dirigenza
Le controversie legate alla gestione dell’Azienda Speciale non si limitano esclusivamente alle condizioni dei lavoratori. Recentemente, il direttore generale, Carla Amici, è stata condannata a risarcire 110mila euro per danno erariale, una cifra imposta per i compensi ricevuti tra il 2016 e il 2020, derivanti da consulenze inappropriate e incarichi extra. Inoltre, il sindaco di Terracina, Giuseppe Giannetti, e l’assessore ai servizi sociali sono stati condannati a pagare 32mila euro, con responsabilità dirette sulle scelte gestionali che hanno portato le casse pubbliche a subire un disastro finanziario.
Queste condanne gettano un’ombra pesante non solo sulla dirigenza dell’azienda stessa, ma anche sulla credibilità degli amministratori locali, che si trovano ora a dover fare i conti con una situazione di emergenza che potrebbe minare seriamente la loro posizione. Gli amministratori hanno disatteso le numerose segnalazioni riguardanti l’operato dell’Azienda, continuando a consentire una gestione che ha gravemente danneggiato sia i lavoratori che la comunità. Gli effetti di queste scelte ricadono sulla collettività, ostacolando il buon funzionamento dei servizi essenziali, come quelli per i disabili e per gli asili nido.
le lotte della uiltucs e il futuro dei lavoratori
Gli attivisti della Uiltucs non si danno per vinti e rimarcano l’importanza di continuare la propria battaglia a supporto dei lavoratori. Hanno denunciato un disastro contabile e gestionale, che ha portato alla sottrazione di fondi vitali per il pagamento degli stipendi. Gli impiegati erano già in difficoltà prima di questo debacle, e ora trovano la loro situazione ulteriormente aggravata, scivolando verso una condizione di precarietà insostenibile.
Questa lotta mira non solo a ottenere miglioramenti economici tangibili per i lavoratori, ma anche a garantire un trattamento equo e giusto a chi opera all’interno dell’Azienda. Le segnalazioni riguardo pratiche fuorilegge, come l’affidamento delle spiagge pubbliche ai bagnini non in regola, e il quasi sfruttamento di dipendenti disponibili a lavorare in cambio di una parte del loro stipendio, hanno alimentato un’atmosfera di sfiducia nei confronti della dirigenza.
Mentre il percorso legale intrapreso dalla Uiltucs prosegue, la speranza è che finalmente giustizia venga fatta e che la dignità dei lavoratori venga ripristinata. L’auspicio è di vedere una correzione di rotta che conduca a un futuro in cui i diritti dei lavoratori siano rispettati e valorizzati, contribuendo così a un tessuto sociale e lavorativo più sano e giusto per la comunità di Terracina.