Terno D'isola: la testimonianza di un ragazzo minacciato dal 30enne Moussa Sangare prima dell'omicidio

Terno D’isola: la testimonianza di un ragazzo minacciato dal 30enne Moussa Sangare prima dell’omicidio

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Terni: la testimonianza di un ragazzo minacciato dal 30enne Moussa Sangare prima dell'omicidio - Gaeta.it
Terno D’isola nell’area bergamasca, si sta svolgendo un’indagine delicata riguardante l’omicidio di Sharon Verzeni, avvenuto la notte tra il 29 e il 30 luglio. Le testimonianze raccolte dai carabinieri di Bergamo sono fondamentali per fare luce su questo triste episodio di cronaca. Uno dei due adolescenti minacciati da Moussa Sangare, un 30enne, ha parlato con gli investigatori rivelando dettagli inquietanti sul comportamento dell’uomo. Questa testimonianza potrebbe risultare cruciale per ricostruire le dinamiche che hanno portato al tragico evento.

Il racconto della minaccia

Descrizione del fatto

Il giovane testimone, un ragazzo di 15 anni originario di Chignolo d’Isola, ha riferito agli inquirenti di aver vissuto un’esperienza estremamente angosciosa. Secondo il suo racconto, mentre si trovava in compagnia di un amico, si è avvicinato nei pressi un uomo, identificato successivamente come Moussa Sangare. Il ragazzo ha narrato che il 30enne si è dapprima soffermato a commentare in modo ambiguo la maglietta che indossava, un gesto che aveva inizialmente destato la loro curiosità e ilarità.

L’escalation della situazione

Tuttavia, il tono di Sangare è rapidamente cambiato, trasformandosi da apparentemente innocuo a minaccioso. Mentre si allontanava, infatti, ha mostrato un coltello, un atto che ha immediatamente suscitato timore nei due ragazzi. La minaccia percepita ha portato il 15enne a temere per la propria incolumità, un sentimento che si è rivelato fondato alla luce degli eventi successivi. La descrizione fornita dal giovane è stata valutata dai carabinieri, che l’hanno confermata con quella di Sangare, incrementando così l’urgenza delle indagini.

Le indagini in corso

Ricostruzione della dinamica

Il caso ha attirato l’attenzione non solo degli investigatori ma anche dei media locali e della comunità diTerno D’isola . La ricostruzione degli avvenimenti è complicata, ma ogni dettaglio è essenziale. Sangare era già noto alle forze dell’ordine, e la sua condotta prima e dopo l’incontro con i ragazzi sta suscitando preoccupazione tra i residenti. Al momento, gli investigatori stanno esaminando diverse piste per comprendere come si sia svolto il passaggio dall’atto intimidatorio all’omicidio di Sharon Verzeni.

Prossimi passaggi nell’iter investigativo

La situazione è monitorata attentamente e i carabinieri stanno programmando di ascoltare il secondo ragazzo coinvolto, il quale sarà convocato nei prossimi giorni. La sua testimonianza potrebbe rivelarsi fondamentale per chiarire ulteriormente i dettagli di quella notte. Inoltre, le autorità stanno cercando di raccogliere altre prove da eventuali testimoni e di analizzare le immagini delle telecamere di sorveglianza nella zona per ottenere una visione più chiara della sequenza degli eventi.

L’attenzione pubblica rimane alta e ci si attende con interesse l’evolversi dell’indagine, mentre la comunità cerca di fare i conti con la brutalità di un omicidio che ha scosso profondamente la cittadina.

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