Tentativo di suicidio ad Ancona: la polizia interviene e salva un uomo disperato

Tentativo di suicidio ad Ancona: la polizia interviene e salva un uomo disperato

Un uomo ucraino di 56 anni tenta il suicidio ad Ancona per mancanza di lavoro; grazie all’intervento del 112 e della polizia, la situazione si risolve senza conseguenze fatali.
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Tentativo di suicidio ad Ancona: la polizia interviene e salva un uomo disperato - Gaeta.it

A Ancona, una drammatica chiamata al numero dei soccorsi ha messo in moto la macchina dei soccorsi ad alta intensità. Un uomo di origine ucraina di 56 anni ha contattato il 112 manifestando l’intenzione di togliersi la vita a causa della disperazione legata alla mancanza di lavoro. Grazie alla prontezza dell’operatore e all’efficace intervento della polizia, la situazione si è risolta senza conseguenze fatali.

La chiamata disperata al 112

Nella mattinata di oggi, l’allerta è scattata quando l’uomo ha composto il numero di emergenza. Le sue parole hanno rivelato uno stato di profonda angoscia e impotenza: “Mi voglio uccidere, senza lavoro sono disperato”. La situazione richiedeva un intervento immediato e l’operatore del 112 ha avuto un ruolo cruciale nel mantenere la calma del chiamante. Attraverso una conversazione empatica, è riuscito a stabilire un contatto umano fondamentale.

Fornendo supporto psicologico e cercando di farlo riflettere sui motivi per cui non dovesse compiere un gesto così estremo, l’operatore ha creato un legame di fiducia. Questo è stato determinante per assicurarsi che l’uomo rimanesse in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine, fondamentale per la sua sicurezza.

L’intervento della polizia

Mentre l’operatore continuava a conversare con l’uomo, le volanti della polizia si sono attivate rapidamente per raggiungere il luogo indicato, all’altezza di via De Gasperi. L’urgenza della situazione ha reso necessaria una corsa contro il tempo, poiché ogni secondo contava per evitare che l’uomo mettesse in atto il suo intento.

Quando la polizia è arrivata sul posto, il personale ha trovato l’uomo visibilmente scosso. Grazie alla circolazione di informazioni accurate fornite dall’operatore, gli agenti sono stati in grado di affrontare la situazione con delicatezza e competenza, parlandogli in modo rassicurante e cercando di difenderlo da eventuali impulsi autolesionistici.

Affidamento agli operatori sanitari

Dopo un confronto costruttivo e una serie di tentativi per dissuadere l’uomo dal compiere il gesto estremo, l’intervento della polizia ha portato ad una svolta positiva. L’uomo è stato infine messo in sicurezza e affidato agli operatori sanitari del 118 che si sono presentati immediatamente sulla scena. Gli operatori sanitari hanno provveduto a fornirgli le cure necessarie, valutando la situazione e monitorando il suo stato di salute mentale.

Questo episodio evidenzia l’importanza dell’intervento tempestivo in situazioni di crisi e la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al tema della salute mentale, specialmente in periodi di difficoltà economica e sociale. La prontezza dell’operatore del 112 e la rapidità dei poliziotti hanno diritto di aver salvato una vita in un momento di vulnerabilità estrema.

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