Il 2025 ha visto un altro capitolo teso nelle relazioni tra Regno Unito e Russia, con il governo di Keir Starmer che ha intrapreso un’azione diplomatica significativa. Oggi, l’ambasciatore russo a Londra è stato convocato dal governo britannico in segno di protesta contro l’espulsione di due diplomatici britannici da parte di Mosca. Questi ultimi sono stati accusati di coinvolgimento in attività di spionaggio, una giustificazione che il Regno Unito ha definito “infondata“. Questo episodio è solo l’ultimo in una lunga serie di tensioni che caratterizzano il rapporto tra i due paesi, indicando un clima sempre più ostile.
Espulsione dei diplomatici britannici: la versione russa
Il governo russo ha dichiarato di aver espulso due diplomatici britannici sulla base di presunti comportamenti illeciti legati allo spionaggio. Secondo le autorità russe, queste espulsioni fanno parte di una strategia per tutelare la sicurezza nazionale, accusando i diplomatici britannici di attività legate a interessi clandestini. L’ambasciata britannica in Russia ha contestato tale affermazione, sottolineando che non ci sono prove solide a supporto delle accuse. La tensione è aumentata ulteriormente, dato che il Regno Unito si è schierato chiaramente in difesa del proprio personale diplomatico e delle operazioni che svolge.
Reazione del governo britannico e delle istituzioni
Il governo di Keir Starmer ha risposto con fermezza alla mossa russa, convocando l’ambasciatore russo per esprimere ufficialmente il proprio dissenso. Una fonte del Foreign Office ha dichiarato che il Regno Unito considera questa espulsione come l’ennesima prova di una campagna di “molestie” contro i propri diplomatici. Tale strategia rientra in un contesto più ampio di tensioni diplomatiche, accentuate dalla guerra in Ucraina, che ha visto Mosca e Londra contrapporsi su vari fronti. Il governo britannico intende proteggere i propri funzionari e mantenere attiva la presenza diplomatica nel paese, nonostante le avversità.
Il contesto geopolitico e le conseguenze
Questo episodio di espulsione si colloca in un periodo già carico di sfide per le relazioni tra Regno Unito e Russia. Negli ultimi anni, i due paesi hanno assistito a un’escalation di tensioni e rappresaglie, un fenomeno che si è intensificato con l’inizio della guerra in Ucraina. Le sanzioni reciproche, oltre a espulsioni diplomatiche, hanno caratterizzato questo periodo, rendendo le relazioni tra le due nazioni sempre più precarie. Londra e Mosca sembrano trovarsi su posizioni inconciliabili, il che non prefigura un allentamento delle tensioni a breve termine. Le azioni del governo di Keir Starmer sembrano dunque mirate a rafforzare la posizione britannica a fronte di comportamenti percepiti come aggressivi da parte della Russia.
La mossa di convocare l’ambasciatore russo a Londra sottolinea l’impegno del governo britannico nel proteggere la propria diplomazia e i diritti dei propri funzionari. Conflitti come questi non fanno altro che evidenziare la complessità della situazione geopolitica attuale, dove le relazioni tra i vari attori internazionali continuano a essere messe alla prova.