Il teatro Verdi di Trieste ha svelato il cartellone della stagione lirica e di balletto 2025-2026, che promette una serie di appuntamenti con sette opere e spettacoli di danza. Al centro della programmazione, quattro nuove produzioni nate direttamente a Trieste e collaborazioni con alcuni dei principali teatri italiani. La stagione prende avvio a fine novembre e si estende fino all’estate del 2026, con opere famose e appuntamenti di grande richiamo per gli appassionati.
Il programma del balletto e le opere del 2026
A gennaio 2026 il teatro Verdi proporrà anche una serata dedicata al balletto, con un programma che comprende coreografie firmate da Petit, Wheeldon e Pastor. Questi tre artisti sono tra i più riconosciuti nella danza contemporanea e classica, e la serata rappresenta un’occasione per scoprire nuovi modi di raccontare storie attraverso il movimento, con un richiamo importante al pubblico di appassionati di danza.
Dal 30 gennaio, invece, il cartellone ospiterà Aufstieg und fall der stadt Mahagonny, ovvero l’ascesa e la caduta della città di Mahagonny, un’opera che unisce dramma musicale e riflessione sociale. Questo titolo porta con sé un’impronta più moderna rispetto ai classici della stagione, offrendo uno spaccato diverso agli spettatori, stimolando attraverso una trama di grande impatto emotivo e un’ambientazione particolare.
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L’apertura tra barbiere di siviglia e le nozze di figaro
Il primo appuntamento sul palcoscenico del teatro Verdi sarà il 28 novembre con il Barbiere di Siviglia. Il giorno successivo, il 29 novembre, saliranno invece sul palco le Nozze di Figaro. Questi due titoli verranno alternati per tutta la durata della prima parte della stagione, offrendo al pubblico la possibilità di vedere entrambe le opere durante i week end che vanno fino al 14 dicembre. Un’iniziativa particolare, che punta a valorizzare due capolavori legati tra loro per protagonisti e tematiche, riflettendo una scelta ben precisa da parte della direzione artistica.
Questa doppia apertura non è solo un omaggio alle opere di Mozart e Rossini, ma anche una sfida organizzativa importante, che mira a creare un evento unico per la città di Trieste. L’idea è offrire ai residenti e ai visitatori una sequenza ravvicinata di spettacoli di alto livello, in un periodo tradizionalmente ricco di eventi culturali. La messa in scena di due produzioni in contemporanea richiederà una gestione precisa e un lavoro accurato da parte di tutti gli operatori teatrali coinvolti.
Iscrizioni e campagna abbonamenti per la stagione 2025-2026
Il teatro Verdi ha comunicato che la campagna per gli abbonamenti alla nuova stagione lirica e di balletto partirà il 3 giugno 2025. Gli spettatori potranno quindi assicurarsi i posti per assistere ai sette titoli in programma, comprese le nuove produzioni e le proposte di balletto. Questa modalità punta a fidelizzare il pubblico, consolidando un legame stabile tra la città e il teatro.
L’apertura anticipata delle vendite mira a facilitare la partecipazione, offrendo anche agevolazioni per gli abbonati rispetto all’acquisto di biglietti singoli. Chi sceglie l’abbonamento avrà modo di seguire l’intero percorso artistico proposto dal teatro, con un’offerta varia che copre diversi generi e stili. La comunicazione diretta con gli spettatori sarà fondamentale per fare in modo che la stagione si confermi una tappa significativa nel calendario culturale di Trieste.
La gestione delle prenotazioni si farà attraverso canali digitali e sportelli fisici, per raggiungere un pubblico largo e diversificato. Il teatro mostra così un’attenzione crescente verso i nuovi modi di avvicinare la gente alla lirica e al balletto, puntando a una presenza più partecipata e continua nel tessuto sociale cittadino.
Le collaborazioni con altri teatri e il ruolo del sovrintendente giuliano polo
La stagione 2025-2026 riflette un lavoro di rete importante tra il teatro Verdi e alcune tra le più grandi istituzioni culturali italiane. Giuliano Polo, sovrintendente del teatro, ha sottolineato come questa stagione rafforzi intensamente i rapporti esistenti, costruendo progetti condivisi e valorizzando risorse comuni. Il dialogo con le grandi fondazioni mira a distribuire i costi, ma anche ad ampliare l’offerta culturale e a garantire la qualità degli spettacoli.
Polo ha evidenziato la disponibilità del Verdi a collaborare rispettando le esigenze del pubblico e dell’impegno pubblico verso la cultura. Dietro ogni produzione infatti si cela una responsabilità verso la comunità, con obiettivi chiari: portare a Trieste spettacoli di rilevanza nazionale, con una regia attenta e artisti di spessore. La sinergia con altri teatri permette scambi di idee, personale tecnico e artistico, oltre ad arricchire i programmi con eventi che intercettano gusti diversi.
Questa rete di cooperazione aiuta il teatro a rafforzare la propria presenza nel circuito lirico nazionale, proponendo un calendario che attrae pubblico da tutta la regione e dà visibilità internazionale a Trieste come città di cultura. Polo ha ribadito il ruolo centrale dell’ente allo scopo di offrire occasioni di spettacolo che fondano intrattenimento e riflessione.