Il teatro Totò di Napoli si prepara a vivere un importante traguardo nel 2025, celebrando 30 anni di attività con una stagione ricca di spettacoli che intrecciano tradizione e nuovi volti della scena teatrale. La programmazione punta su un’offerta che coinvolge artisti affermati e giovani attori emergenti, riflettendo un percorso culturale costruito nel tempo con una scelta netta: puntare su una proposta autentica e vicina al pubblico, senza inseguire facili successi di botteghino.
Una storia di trent’anni tra scelte coraggiose e passione per le nuove generazioni
Gaetano Liguori, fondatore e direttore artistico del teatro Totò, racconta una vicenda segnata da una linea precisa: “evitare la popolarità a tutti i costi per mantenere uno spazio aperto a chi ha qualcosa di nuovo da dire.” La sua priorità è stata portare alla luce giovani autori e interpreti, dando respiro a storie e voci diverse, sia nel campo della comicità che in quello del dramma. Questa filosofia ha segnato una strada non semplice ma coerente, che ha ridimensionato la tentazione di affidarsi a nomi sicuri e più commerciali. Liguori ha guardato al teatro come a un luogo vivo, capace di trasformarsi attraverso le generazioni pur mantenendo un rapporto stretto con il pubblico.
Il suo impegno è chiaro: mettere al centro persone, emozioni e temi vicini a chi frequenta la sala. Mentre il cartellone offre spettacoli con volti noti, viene dato spazio a comici e attori emergenti, chiamati a conquistare il pubblico con il loro talento e personalità. In questo modo, il teatro Totò non si limita a celebrare se stesso, ma rinnova continuamente la sua identità culturale, mantenendo fede a un progetto di lunga durata.
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Un’accademia e un nuovo spazio per sostenere i giovani
L’esperienza del teatro Totò si estende anche grazie all’Accademia di Recitazione Totò, che da due anni ha allargato il suo raggio d’azione con un secondo spazio teatrale di circa cento posti. Questo nuovo ambiente, previsto per essere intitolato a Salvatore Liguori, diventa un luogo di incontro e crescita per chi desidera affacciarsi al mondo dello spettacolo con strumenti concreti. La collaborazione con figure come Davide Ferri ed Enzo Liguori ha permesso di migliorare la proposta artistica e organizzativa in vista della stagione 2025-2026.
La presenza di questo secondo spazio consente di mettere in scena produzioni più intime e sperimentali, così da offrire ai giovani artisti un luogo dove mostrare il proprio lavoro davanti a un pubblico attento. L’esperienza dell’accademia si lega dunque al teatro Totò con un rapporto diretto, facendo emergere emergenti che presto diventeranno protagonisti.
Il cartellone 2025-2026 tra tradizione napoletana e nuovi autori
La stagione partirà il 24 ottobre con “Nati 80” di Claudio Tortora, uno spettacolo che osserva con ironia e affetto la generazione degli anni Ottanta, con Gianni Ferreri e Daniela Morozzi diretti da Antonello Ronga. Dopo questo debutto, ci sarà “È asciuto pazzo ‘o parrucchiano” di Oscar Di Maio, classico della comicità napoletana che richiama la tradizione.
Sul palco troverà spazio anche la Compagnia Stabile del Totò con produzioni nate in casa, tra cui “Tutto in una notte” con Davide Ferri, Peppe Laurato e Edoardo Guadagno, e “Tombolata Show”, lo spettacolo natalizio con Emilio Massa. L’attenzione per i nuovi talenti prosegue con “Piano piano”, interpretato da Antonio Orefice sotto la direzione di Gennaro Scarpato.
Testo e regia di Giacomo Rizzo tornano con “Due cuori…e una capanna”, riflessione divertita sui sentimenti e la convivenza. Fra le novità firmate dal trio Ferri-Laurato-Guadagno ci sono “Porno subito” e “Patrimonio all’italiana”, commedie dirette da Liguori stesso. Tra gli eventi attesi si segnalano “Vico Sirene” con Gigi e Ross per la scrittura e la regia di Fortunato Calvino, “La cicogna del vicino” con Ciro Esposito e Rosario Minervini, e “Fatti un amico” di Marco Lanzuise e Salvatore Turco.
Uno spazio particolare spetta anche a Ciro Ceruti con “I nuovi poveri”. Inoltre, la programmazione dedica alcuni appuntamenti speciali agli abbonati, come “Giornalisti quasi disoccupati” di Ettore Massa e Massimo Carrino, con Lucio Pierri alla regia, e “Mia cara città” con Francesca Marini accompagnata da Roberto Criscuolo per la direzione musicale.
Eventi speciali per gli abbonati e il legame con grandi protagonisti
Tra gli appuntamenti riservati agli abbonati saranno in programma due spettacoli con data unica: “Benvenuti in casa Esposito” il 9 dicembre, con Giovanni Esposito e Nunzia Schiano, tratto da una commedia firmata da Siani, Caiazzo e Imperatore. Il 18 marzo è atteso “Buonasera a tutti”, spettacolo-confessione di Peppe Barra, diretto da Francesco Esposito.
Un racconto vuole ricordare l’incontro con Alessandro Siani, avvenuto nel 2002 al teatro Totò con il suo debutto “Fiesta”. Oggi, quel legame si rinnova attraverso un’altra giovane promessa segnalata dallo stesso Siani a Gaetano Liguori: Antonio Orefice. Dopo esperienze televisive e cinematografiche, Orefice si prepara a calcare il palco con “Piano piano”, abbracciando la tradizione di un teatro che sa guardare al futuro.
La programmazione 2025-2026 prosegue così la tradizione di un teatro che ha scelto di costruire la propria storia sospesa tra i grandi del passato, la realtà napoletana e la ricerca di voci nuove. Il teatro Totò resta un luogo dove talento e passione vengono messi in primo piano, e dove il pubblico può trovare spettacoli pensati per durare nel tempo.