Teatro Ariston di Gaeta ospita "Mai più": un evento dedicato alla memoria di Anna Frank

Teatro Ariston di Gaeta ospita “Mai più”: un evento dedicato alla memoria di Anna Frank

Il Teatro Ariston di Gaeta ospita il 23 gennaio la rassegna “Mai più”, con la prima dello spettacolo “Dedicato a Anna Frank”, che esplora vita e testimonianza della giovane durante la guerra.
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Teatro Ariston di Gaeta ospita "Mai più": un evento dedicato alla memoria di Anna Frank - Gaeta.it

Sotto l’egida della Giornata della memoria, il Teatro Ariston di Gaeta accoglie il 23 gennaio la rassegna “Mai più”, organizzata dal Teatro Bertolt Brecht di Formia. L’evento, previsto per la stagione “La scuola va a teatro” in collaborazione con l’Ariston e l’ATCL, segna la prima assoluta di “Dedicato a Anna Frank“. La pièce, diretta da Maurizio Stammati, esamina la vita e le esperienze di una delle testimoni più significative della seconda guerra mondiale.

Un viaggio attraverso il dramma della guerra e la testimonianza di Anna Frank

Dedicato a Anna Frank” si configura come un’opera che non si limita a raccontare la storia di una giovane ragazza costretta a nascondersi dalle atrocità della guerra, ma si propone di esplorare il contesto di paura e speranza che ha segnato la sua breve vita. Lo spettacolo presenta una combinazione di recitazione dal vivo e proiezioni multimediatiche, per offrire allo spettatore un’esperienza coinvolgente. In scena ci saranno talentuosi artisti come Peter Ercolano e Gianluca Cangiano, insieme a Chiara Laudani, Sara Petrone, Anna Maggiacomo, Roberto Zottola e Rinaldo Di Marco.

La scenografia è arricchita dalla musica dal vivo di Raffaello Simeoni, mentre le immagini proiettate da Marco Mastantuono contribuiscono a ricreare l’atmosfera della Amsterdam occupata dai nazisti. Il disegno luci di Marco De Cesare gioca un ruolo cruciale nel sottolineare il percorso emotivo dei personaggi. Attraverso un’accurata drammaturgia, la narrazione si snoda tra i ricordi e le riflessioni della gioventù, facendosi portavoce di un messaggio universale di pace.

Chi ha tradito Anna Frank? Un interrogativo centrale

Uno dei temi centrali che pervade lo spettacolo è la questione del tradimento: chi ha rivelato la posizione della famiglia Frank? Con riferimento alle ricerche e ai dibattiti storici che circondano questa vicenda, il nipote di uno dei collaboratori di Otto Frank, padre di Anna, offre spunti di riflessione. Il confronto con la storia invita il pubblico a riflettere su come gli eventi del passato continuino a influenzarci nel presente.

Questo interrogativo si intreccia con una serie di flashback cinematografici e canzoni pacifiste che hanno segnato il dopoguerra. Gli inserti musicali offrono un contrasto tra le componenti tragiche della narrazione e un messaggio di speranza e unità. Lo spettacolo si fa portavoce delle voci di chi ha vissuto la guerra, alimentando un dialogo tra le generazioni sulla memoria e sulla necessità di evitare il ripetersi di simili atrocità.

Una rappresentazione che unisce realtà e immaginazione

A rendere unico “Dedicato a Anna Frank” è la capacità dei protagonisti di oscillare tra la realtà e il sogno. Le aspettative dello spettatore vengono sfidate da inserimenti iconici come quello del Grande Dittatore di Charlie Chaplin, che introduce un’ironica ma profonda critica ai totalitarismi. Anche Totò, una figura emblematicamente rappresentativa della cultura italiana, avrà il suo momento nel finale, accostando comicità e realtà storica in un’ottica di riflessione.

L’approccio artistico del collettivo Brecht riesce a coniugare elementi di tragicità e leggeri sprazzi di umorismo, permettendo una fruizione che può toccare le corde più delicate dell’animo umano. Ogni gesto e parola sulla scena portano con sé un peso significativo, facendo di questo spettacolo un evento importante nel contesto della commemorazione della memoria storica.

In programma anche una replica a Fondi il 5 febbraio, la rassegna “Mai più” invita tutti a partecipare e a riflettere su una storia che resta attuale, ponendo in luce le esperienze che attraversano le generazioni.

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