Tassi di smaltimento dei ricorsi e situazione organici nelle corti tributarie italiane nel 2025

Tassi di smaltimento dei ricorsi e situazione organici nelle corti tributarie italiane nel 2025

Le corti tributarie italiane nel 2025 mostrano resilienza nonostante la riduzione degli organici; il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria avvia concorsi per magistrati tributari professionali per migliorare la gestione dei ricorsi.
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Nel 2025 le corti tributarie italiane mostrano resilienza nonostante carenze di organico e aumento dei ricorsi, con il concorso per nuovi magistrati tributari che punta a migliorare efficienza e tempi di gestione. - Gaeta.it

L’andamento dei ricorsi nelle corti tributarie italiane nel 2025 mostra segnali di resilienza nonostante le difficoltà legate alla riduzione degli organici e all’aumento dei fascicoli da gestire. Durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario nella sede della regione Friuli Venezia Giulia, Carolina Lussana, presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, ha evidenziato i risultati sulla capacità di smaltimento dei procedimenti e le criticità più rilevanti in ambito organizzativo.

Andamento dei ricorsi e capacità di smaltimento nelle corti

Negli ultimi anni, le corti tributarie hanno dovuto affrontare una crescita costante nel numero dei ricorsi presentati. Allo stesso tempo, la riduzione degli organici degli uffici giudiziari ha rappresentato un limite nelle risorse disponibili. Nonostante questo, il sistema è riuscito a mantenere un buon equilibrio tra ricorsi pervenuti e casi definiti.

La situazione nelle corti di primo grado appare più complicata, con maggiori difficoltà nello smaltire i fascicoli, a confronto con le corti di secondo grado. In questo senso, la corte secondaria di Trieste ha registrato una performance particolarmente positiva, riconducibile a una gestione efficiente degli uffici e al lavoro intenso di giudici e magistrati.

Riflessi della complessità dei casi e organizzazione interna

Questa differenza tra primo e secondo grado riflette anche la complessità dei casi trattati e l’organizzazione interna degli uffici. Questi dati sottolineano la necessità di rafforzare le strutture di primo grado per evitare accumuli di pendenze che possono rallentare il percorso processuale complessivo.

Carenze negli organici e strategie di reclutamento

Le difficoltà nell’assunzione e nel mantenimento del personale giudiziario rappresentano un problema non limitato alle corti tributarie, ma diffuso in tutte le magistrature italiane. La carenza di organici impatta direttamente sulla capacità di rispondere con tempestività alle richieste di giustizia e sul carico di lavoro dei magistrati.

Carolina Lussana ha indicato il tema del reclutamento come centrale per la giustizia tributaria. Per questo motivo il Consiglio di presidenza ha avviato il primo concorso per magistrato tributario professionale, una misura che punta a incrementare l’organico specializzato entro i prossimi anni.

Il processo selettivo è già in corso: il 29 maggio 2025 si svolgeranno le prove scritte, dopo una fase pre-selettiva già conclusa. L’obiettivo previsto è assumere i primi magistrati tributari professionali entro il 2027. Questo inserimento mirato dovrebbe migliorare la capacità di gestione dei ricorsi e ridurre i tempi di attesa nei processi tributari.

Focus sulle tempistiche di selezione e inserimento

La fase pre-selettiva già conclusa e le prove scritte programmate per maggio rappresentano tappe fondamentali per il rafforzamento degli organici entro i tempi previsti.

Impatti e prospettive per la giustizia tributaria

L’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario a Udine ha confermato come l’attuale sistema, pur con limiti evidenti, continui a garantire una gestione accettabile dei procedimenti. La crescita del numero di ricorsi richiede però risposte concrete, a partire dal potenziamento del personale.

L’esperienza della corte secondaria di Trieste dimostra che un’organizzazione efficace può fare la differenza. La sfida più urgente resta quindi l’incremento degli organici, attraverso concorsi mirati e una strategia di reclutamento continuativa.

Il bilancio di questo avvio del 2025 fa emergere una fase di transizione, dove l’efficienza dipende ancora fortemente dalla capacità di rinnovarsi e sostenere il lavoro quotidiano dei magistrati tributari. I prossimi mesi saranno decisivi per vedere se le nuove assunzioni riusciranno davvero a incidere sulla qualità del servizio giudiziario tributario.

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