I lavori per il Tunnel del Brennero, uno dei progetti ferroviari più ambiziosi d’Europa, continuano a fare notizia. In Baviera, però, si registra un importante stop ai piani di accesso che potrebbe influenzare non solo i tempi di realizzazione, ma anche il budget previsto. La CDU e la CSU, i principali partiti della coalizione al governo in Germania, hanno bocciato il tracciato di 54 chilometri proposto da Deutsche Bahn tra Monaco e Kufstein. La richiesta di rielaborazione del progetto, che includerebbe ulteriori gallerie e l’attraversamento del fiume Inn, fa presagire a nuovi aumenti nei costi e a ritardi nella messa in funzione della galleria. Le aspettative avevano inizialmente fissato il 2032 come anno per l’entrata in funzione della galleria, ma per la tratta bavarese, il traguardo potrebbe slittare oltre il 2050 se non arriveranno approvazioni dalla capitale tedesca entro il 2025.
Problemi di progetto e richieste della politica bavarese
L’approvazione del progetto per la tratta bavarese si complica a causa delle obiezioni espresse dalla CDU e dalla CSU. I partiti, già preoccupati per l’assetto logistico della regione e l’impatto ambientale delle opere, hanno fatto leva su una proposta che richiede un intervento più robusto e ambizioso. Tra le richieste più significative c’è l’inserimento di ulteriori gallerie nel progetto originario, oltre all’essenziale sottoattraversamento del fiume Inn, che avrebbe implicazioni significative sulla sicurezza e sull’impatto visivo e ambientale della nuova infrastruttura.
Le motivazioni dietro queste richieste non riguardano solo questioni tecniche, ma allargheranno il dibattito politico bavarese. Infatti, potrebbe emergere una discussione su come le modifiche al progetto possano influenzare il traffico non solo a livello regionale, ma anche su scala europea. Ogni modifica potrebbe comportare un allungamento delle tempistiche per una realizzazione che ha già visto slittamenti diversi, aumentando la sensazione di insoddisfazione nei confronti del piano di sviluppo delle infrastrutture.
Il traffico merci su rotaia in calo e le conseguenze economiche
Mentre si susseguono le polemiche riguardo il progetto, il traffico merci su rotaia attraverso il Brennero ha mostrato un importante calo, scendendo al di sotto del 27%. Questi dati potrebbero avere ripercussioni significative sull’economia della regione, già fragile. Secondo la ministra ambiente Leonore Gewessler, il rincaro dei costi energetici per i treni è stato più impattante rispetto a quello del gasolio per i mezzi su strada, contribuendo a una attrattività economicamente inferiore per l’utilizzo del trasporto su rotaia.
L’obiettivo di Vienna di far passare il 40% delle merci su rotaia entro il 2040 appare ora più difficile da raggiungere. Le difficoltà legate alla realizzazione delle infrastrutture necessarie, unite a un calo del traffico, fanno sorgere preoccupazioni sulle strade future del trasporto merci in Europa centrale. Il panorama attuale implica che si possano solo aspettare miglioramenti significativi delle condizioni economiche, insieme a risposte politiche pragmatiche per sostenere il trasporto ecologico e incentivare investimenti nelle ferrovie.
L’evoluzione degli eventi sul Tunnel del Brennero continuerà a essere attentamente monitorata, non solo per le implicazioni locali ma anche per quelle che avranno sul traffico ferroviario europeo, riflettendo le sfide di un sistema di trasporti sempre più interconnesso e in evoluzione.